La nascita della polis greca rappresenta uno dei momenti più significativi dell'antica civiltà greca, segnando il passaggio da piccoli villaggi a vere e proprie città-stato organizzate.
Le poleis greche si svilupparono principalmente tra il IX e l'VIII secolo a.C., quando diverse comunità iniziarono a unirsi attorno a un centro fortificato chiamato acropoli. Lo sviluppo economico della polis fu caratterizzato dall'intensificarsi dei commerci marittimi, dalla nascita della moneta e da un'agricoltura sempre più specializzata. Questo periodo vide anche l'emergere di una nuova classe di artigiani e commercianti che affiancò l'aristocrazia terriera nel governo della città.
Le forme di governo delle poleis antiche attraversarono diverse fasi evolutive: dalla monarchia originaria si passò all'aristocrazia, dove il potere era nelle mani delle famiglie più ricche e nobili. Successivamente, in molte città si affermò la tirannide, con un singolo governante che prendeva il potere con la forza, spesso sostenuto dal popolo contro gli aristocratici. Infine, in alcune poleis come Atene, si sviluppò la democrazia, dove i cittadini maschi adulti partecipavano direttamente al governo della città attraverso l'assemblea popolare. Ogni polis era autonoma e indipendente, con proprie leggi, moneta e istituzioni politiche, sebbene condividessero lingua, religione e cultura comune. Questa organizzazione politica e sociale influenzò profondamente lo sviluppo della civiltà occidentale, lasciando un'eredità che si riflette ancora oggi nei nostri sistemi democratici.