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Storia /
gli anni di Pompeo e Crasso
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appunti sull' ascesa e la situazione romana del I secolo a. c.
2ªl
Appunto
Gli anni di Pompeo e Crasso La crisi della repubblica Fondamentalmente il tema della storia romana nel I secolo a.c. è la crisi delle istituzioni repubblicane, sulle quali Roma aveva costruito la sua forza. Si possono sintetizzare le cause principali di questa crisi così: • L'incapacità del senato di regolare i conflitti tra due grandi fazioni interne alla stessa classe dirigente, gli ottimati (optimates) e i popolari (populates); L'ascesa degli uomini nuovi, come Mario Gaio, alle più alte magistrature. Il peso politico dell'esercito che cresceva e del rapporto fra truppe e i loro comandanti. La trasformazione delle istituzioni repubblicane in strumenti di potere personale. L'ascesa di Pompeo Silla aveva cercato di ridare stabilità alle istituzioni senza ottenere la pace per la repubblica, poiché il senato non era in grado di esercitare una guida salda ed era obbligato a sopportare gli uomini forti e popolari come Pompeo Gneo, il quale era nobile e ricco e un abile comandate con svariati riconoscimenti, per esempio il senato gli affido l' incarico di stroncare in Etruria il tentativo di sedizione del console Marco Emilio Lepido, che voleva sfruttare una sommossa popolare nella località in cui era per ottenere potere. Un altro esempio che gli conferisce una grande fama fu il successo in Spagna, dove venne inviato per frenare il generale Quinto Sertorio che aveva creato una sorta...
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di potere alternativo a quello di Roma. La rivolta di Spartaco Ai successi di Pompeo si aggiunse quello con Crasso Marco Licinio. I due futuri consoli domarono la guerra servile attuata da Spartaco, il quale creò un vero esercito formato da schiavi. Per reprimere la rivolta, il senato assegnò il comando di dieci legioni a Crasso. Lo scontro avvenne in Lucania nel 71 a.c. e finì con la sconfitta degli schiavi, tra cui Spartaco che morì. I pochi che riuscirono a salvarsi scapparono a nord ma furono intercettati e annientati dalle truppe di Pompeo che stavano tornando dalla Spagna. Pompeo e Crasso consoli Grazie ai successi e alla forza militare, Pompeo e Crasso riuscirono a diventare consoli, nonostante non avessero I età richiesta e non avessero compiuto il prescritto cursus honorum (percorso obbligatorio di cariche pubbliche che occorreva ricoprire per entrare nelle magistrature più alte), sfruttando il clima antisenatorio creato dagli scandali consolidarono il loro potere alleandosi con i popolari e i cavalieri. Una volta avuto la carica smantellarono le riforme di Silla più detestate restituendo, per esempio, pieni poteri al tribunato della plebe. La lotta contro i pirati Il fenomeno della pirateria era molto frequente e ben pagato,l pirati razziavano uomini per poi rivenderli come schiavi. Finchè Roma aveva bisogno di schiavi fu un affare, ma poi diventò un problema poiché non ne ebbe più necessità e iniziò a subire solo danni. Proprio per questo Pompeo fu inviato nel 67 a.c. nell' oriente per risolvere la situazione della pirateria nel Mediterraneo. Pompeo vittorioso in Oriente A Pompeo vennero conferiti pieni poteri su tutte le terre affacciate sul Mediterraneo e sui mari a 80km dalla costa.Comandando una grande forza militare anniento velocemente i pirati. L'anno successivo ottenne nuovamente il potere assoluto per vincere contro Mitridate VI, re del Ponto, che nel frattempo aveva occupato Bitinia e Cappadocia (regioni sotto il controllo di Roma). In due anni Pompeo anniento Mitridate ampliando l' influenza romana in oriente.I successi incrementarono il ruolo di Pompeo, che creò nuove province e affidando i regni confinanti a dei suoi fedeli. La lotta politica e Roma In assenza di Pompeo, a Roma continuava la lotta politica. Crasso cercava di rafforzarsi ai danni di Pompeo, ma a lui si opponeva Catone, un conservatore di famiglia illustre. Più flessibile era la posizione di Cicerone, sostenitore di Pompeo, il quale raccomandava un' alleanza tra nobiltà e cavalieri come soluzione per la repubblica. Egli fu eletto console nel 63 a.c. Un altro ambizioso politico era Caio Giulio Cesare, che apparteneva ad una antica famiglia illustre caduta in rovina ed aveva sposato la figlia di un esponente marinaio.Per legami familiari apparteneva dunque alla fazione dei popolari.Con l' appoggio di Crasso, fu eletto edile nel 65 a.c., pontefice massimo nel 63 e pretore nel 62.
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gli anni di Pompeo e Crasso
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appunti sull' ascesa e la situazione romana del I secolo a. c.
23
Il regno di silla, il primo triumviratum e cicerone
21
Il primo triumvirato Giulio Cesare Pompeo Crasso
34
I gracchi, le riforme, Gaio Mario, guerra sociale e civile, Silla, Pompeo e Crasso, congiura di Catilina, primo triumvirato, le idi di marzo.
23
sintesi
19
Il tramonto della repubblica di Roma, partendo da Pompeo, Crasso e Cesare fino alla morte di Cesare
45
Tiberio e Gaio Gracco, Gaio Mario e la guerra sociale, la guerra civile e la dittatura di Silla, Roma verso una nuova guerra civile, il primo triumvirato e la conquista della Gallia, la morte di Giulio Cesare.
Gli anni di Pompeo e Crasso La crisi della repubblica Fondamentalmente il tema della storia romana nel I secolo a.c. è la crisi delle istituzioni repubblicane, sulle quali Roma aveva costruito la sua forza. Si possono sintetizzare le cause principali di questa crisi così: • L'incapacità del senato di regolare i conflitti tra due grandi fazioni interne alla stessa classe dirigente, gli ottimati (optimates) e i popolari (populates); L'ascesa degli uomini nuovi, come Mario Gaio, alle più alte magistrature. Il peso politico dell'esercito che cresceva e del rapporto fra truppe e i loro comandanti. La trasformazione delle istituzioni repubblicane in strumenti di potere personale. L'ascesa di Pompeo Silla aveva cercato di ridare stabilità alle istituzioni senza ottenere la pace per la repubblica, poiché il senato non era in grado di esercitare una guida salda ed era obbligato a sopportare gli uomini forti e popolari come Pompeo Gneo, il quale era nobile e ricco e un abile comandate con svariati riconoscimenti, per esempio il senato gli affido l' incarico di stroncare in Etruria il tentativo di sedizione del console Marco Emilio Lepido, che voleva sfruttare una sommossa popolare nella località in cui era per ottenere potere. Un altro esempio che gli conferisce una grande fama fu il successo in Spagna, dove venne inviato per frenare il generale Quinto Sertorio che aveva creato una sorta...
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di potere alternativo a quello di Roma. La rivolta di Spartaco Ai successi di Pompeo si aggiunse quello con Crasso Marco Licinio. I due futuri consoli domarono la guerra servile attuata da Spartaco, il quale creò un vero esercito formato da schiavi. Per reprimere la rivolta, il senato assegnò il comando di dieci legioni a Crasso. Lo scontro avvenne in Lucania nel 71 a.c. e finì con la sconfitta degli schiavi, tra cui Spartaco che morì. I pochi che riuscirono a salvarsi scapparono a nord ma furono intercettati e annientati dalle truppe di Pompeo che stavano tornando dalla Spagna. Pompeo e Crasso consoli Grazie ai successi e alla forza militare, Pompeo e Crasso riuscirono a diventare consoli, nonostante non avessero I età richiesta e non avessero compiuto il prescritto cursus honorum (percorso obbligatorio di cariche pubbliche che occorreva ricoprire per entrare nelle magistrature più alte), sfruttando il clima antisenatorio creato dagli scandali consolidarono il loro potere alleandosi con i popolari e i cavalieri. Una volta avuto la carica smantellarono le riforme di Silla più detestate restituendo, per esempio, pieni poteri al tribunato della plebe. La lotta contro i pirati Il fenomeno della pirateria era molto frequente e ben pagato,l pirati razziavano uomini per poi rivenderli come schiavi. Finchè Roma aveva bisogno di schiavi fu un affare, ma poi diventò un problema poiché non ne ebbe più necessità e iniziò a subire solo danni. Proprio per questo Pompeo fu inviato nel 67 a.c. nell' oriente per risolvere la situazione della pirateria nel Mediterraneo. Pompeo vittorioso in Oriente A Pompeo vennero conferiti pieni poteri su tutte le terre affacciate sul Mediterraneo e sui mari a 80km dalla costa.Comandando una grande forza militare anniento velocemente i pirati. L'anno successivo ottenne nuovamente il potere assoluto per vincere contro Mitridate VI, re del Ponto, che nel frattempo aveva occupato Bitinia e Cappadocia (regioni sotto il controllo di Roma). In due anni Pompeo anniento Mitridate ampliando l' influenza romana in oriente.I successi incrementarono il ruolo di Pompeo, che creò nuove province e affidando i regni confinanti a dei suoi fedeli. La lotta politica e Roma In assenza di Pompeo, a Roma continuava la lotta politica. Crasso cercava di rafforzarsi ai danni di Pompeo, ma a lui si opponeva Catone, un conservatore di famiglia illustre. Più flessibile era la posizione di Cicerone, sostenitore di Pompeo, il quale raccomandava un' alleanza tra nobiltà e cavalieri come soluzione per la repubblica. Egli fu eletto console nel 63 a.c. Un altro ambizioso politico era Caio Giulio Cesare, che apparteneva ad una antica famiglia illustre caduta in rovina ed aveva sposato la figlia di un esponente marinaio.Per legami familiari apparteneva dunque alla fazione dei popolari.Con l' appoggio di Crasso, fu eletto edile nel 65 a.c., pontefice massimo nel 63 e pretore nel 62.