La storia dell'arte veneziana del XVI secolo è profondamente segnata dall'opera di Tintoretto, uno dei più grandi maestri del Rinascimento italiano.
Tintoretto, il cui vero nome era Jacopo Robusti, sviluppò uno stile unico caratterizzato da pennellate rapide e drammatiche, uso innovativo della luce e composizioni dinamiche. La sua vita privata fu dedicata interamente all'arte, lavorando instancabilmente nella sua bottega veneziana insieme ai suoi figli, in particolare Marietta e Domenico. Tra le sue opere più celebri spicca l'Ultima Cena, conservata nella Chiesa di San Giorgio Maggiore a Venezia, dove il maestro realizza una delle interpretazioni più drammatiche e innovative di questo soggetto sacro, caratterizzata da una prospettiva ardita e un uso rivoluzionario della luce.
Un altro importante capitolo dell'arte veneta è rappresentato dalla Villa Barbaro a Maser, capolavoro dell'architettura palladiana. Gli affreschi di Villa Barbaro realizzati da Paolo Veronese rappresentano uno dei cicli decorativi più importanti del Cinquecento veneto. La Sala a Crociera costituisce il cuore della villa, dove Veronese ha creato un programma iconografico complesso che unisce elementi mitologici e allegorici. La pianta della villa, progettata da Andrea Palladio, riflette perfettamente l'ideale rinascimentale di armonia tra architettura e natura. Gli affreschi creano un gioco illusionistico che amplia virtualmente gli spazi, popolandoli di figure mitologiche, paesaggi e scene di vita quotidiana. La descrizione degli ambienti rivela un programma decorativo che celebra la famiglia Barbaro e i loro interessi culturali, creando un perfetto equilibrio tra arte, architettura e natura che caratterizza l'ideale della villa veneta del Rinascimento.