Lo Scisma d'Occidente e la Crisi dell'Impero
Con la fine della cattività avignonese nel 1377, si aprì una nuova fase di crisi: lo Scisma d'Occidente. Questo periodo, durato quarant'anni, vide la cristianità occidentale divisa tra due (e poi tre) papi rivali.
Definizione: Lo Scisma d'Occidente fu un periodo di divisione nella Chiesa cattolica, durante il quale più papi rivendicavano contemporaneamente l'autorità pontificia.
La situazione si complicò ulteriormente con il Concilio di Pisa del 1409, che tentò di risolvere lo scisma eleggendo un terzo papa, ma finì per aggravare la situazione.
Highlight: Il Concilio di Pisa, invece di risolvere lo scisma, portò all'elezione di un terzo papa, complicando ulteriormente la situazione.
Parallelamente, l'impero attraversava una profonda crisi. Dopo la morte di Federico II, l'impero entrò in una fase detta "grande interregno", con la carica imperiale vacante. L'elezione di Rodolfo d'Asburgo nel 1273 segnò un cambiamento di rotta, con un focus sul rafforzamento del patrimonio familiare piuttosto che sui progetti in Italia.
Vocabolario: Il "grande interregno" si riferisce al periodo in cui la carica imperiale rimase vacante dopo la morte di Federico II.
La Bolla d'Oro del 1356, emanata da Carlo IV, stabilì la procedura per l'elezione imperiale, confermando la perdita del carattere universale dell'autorità imperiale, ormai ridotta all'ambito tedesco.
Esempio: La Bolla d'Oro del 1356 stabilì che l'imperatore fosse scelto da sette grandi elettori: tre ecclesiastici e quattro laici.
Questi eventi segnarono la fine definitiva del sogno di un impero universale e la nascita di un nuovo ordine politico in Europa, caratterizzato dall'ascesa delle monarchie nazionali e dal declino dei poteri universali del papato e dell'impero.