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crisi tra papato e impero

22/9/2022

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I due momenti più importanti per il papato sono stati:
1. La cattività avignonese, la definizione del periodo che va dal 1309 al 1377 in cui

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1. La cattività avignonese, la definizione del periodo che va dal 1309 al 1377 in cui

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I due momenti più importanti per il papato sono stati: 1. La cattività avignonese, la definizione del periodo che va dal 1309 al 1377 in cui la sede papale fu spostata da Roma ad Avignone. 2. lo scisma d'oriente che durò quarant'anni, Con il ritorno della sede papale a Roma con Gregorio XI ne seguì una ferita ancora più devastante, lo scisma d'Occidente, che divise la cristianità d'occidentale, nel conclave, l'assemblea che leggeva il Papa, i vescovi francesi non accettarono la decisione della maggioranza poiché ritenevano fosse condizionata dalle pressioni dei romani, e elessero un altro Papa che poi andò a risiedere ad avignone. la crisi dei due poteri universali aveva fatto crescere i soggetti politici locali. nel 1294 fu eletto Celestino V,che dalle forti pressioni, dopo sei mesi abdicò,e nel 1295 venne eletto Bonifacio VIII, Che aveva un suo piano teocratico basata sulla supremazia del papato, come aveva già fatto Innocenzo III con la teoria dei due soli, il fallimento di questi suoi progetti ci mostra come fosse cambiato il clima politico. Il Papa si scontrò con Filippo IV il bello,re di Francia, E revocò l'immunità fiscale di cui godeva il clero francese, Filippo aveva la necessità di trovare denaro per mantenere l'esercito, e lo prendeva dalle banche e tassando la Chiesa, nel 1296 il...

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Didascalia alternativa:

Papa proibì ai sacerdoti di pagare imposte senza il suo consenso e Filippo blocco le entrate delle proprietà ecclesiastiche. Bonifacio VIII nel 1300 indice il giubileo,che si rivelò un successo, per ottenere l'indulgenza plenaria. Filippo IV nel 1302 convocò gli Stati generali, formati dai tre ordini della società, i nobili, il clero e il terzo Stato (la borghesia), in cui affermano che il potere del sovrano proviene da Dio e non ha bisogno della mediazione papale, questo indicava che i due poteri potevano separarsi, la decisione degli Stati generali fu votata anche dalla popolazione quindi anche il popolo ammetteva che il sovrano discende da Dio, ed è una cosa nuova poiché è il popolo stesso che riconosce la superiorità dell'imperatore. Bonifacio VIII risponde con una bolla "Unam Sanctam", in cui sosteneva la superiorità del Papa su quella di qualsiasi altro potere terreno. Bonifacio VIII non era riuscito a scomunicare Filippo IV, che cattura Bonifacio, e si dice che sia stato schiaffeggiato, detto schiaffo di Anagni, per umiliarlo e dimostrare la debolezza papale e dopo un mese morì. Filippo richiese l'elezione di Clemente V, che venne eletto e trasferì la sede papale ad Avignone, che diventerà un centro culturale e economico. con la morte di Clemente V nel 1314, il conclave rimase bloccato per due anni poiché i vescovi francesi non volevano che la sede pontifica tornasse a Roma, ed elessero Papa Giovanni XXII che rimase ad Avignone. Il fallimento del progetto di Federico II di un governo unitario ebbe conseguenze sull'impero, dopo la sua morte ci fu una fase detta "grande interregno", in cui la carica imperiale rimase vuota. in Germania il sovrano doveva essere eletto. Nel 1273 venne eletto Rodolfo D'Asburgo, Che si dedicò a rafforzare il patrimonio della sua famiglia, ed abbandonò ogni progetto in Italia. E nel 1312 lo successe Enrico VII di Lussemburgo, che regnò per soli due anni, dopo di lui ci furono due pretendenti: Federico d'Asburgo, duca d'Austria, e Ludovico, duca di Baviera, Nel 1322 Federico fu sconfitto, Ludovico voleva il titolo di re dei romani, ma Papa Gregorio XXII, non si mostrò disposto ad accettare e Si riaprì la contesa fra papato e impero. dopo la cattività avignonese che si concluse nel 1377 con Gregorio XI, ci fu lo scisma d'Occidente, ovvero la divisione della cristianità occidentale che durò quarant'anni. I vescovi francesi non accettarono il Papa che era destinato Per la successione di Gregorio XI, poiché credevano fosse condizionata dalle pressioni della nobiltà romana, e contro il Papa eletto, ne elessero un altro che andò a risiedere ad Avignone. dal 1378 al 1409 ci furono due pontefici, si diffusero delle posizioni conciliaristiche, che affermavano che il Papa non era il capo assoluto della Chiesa, ma solo colui che la governa su mandato del concilio: è il concilio, l'assemblea dei vescovi, a rappresentare l'autorità dei cristiani. Il concilio di Pisa si riunì nel 1409 che dichiarava deposti sia il Papa di Avignone sia quello romano ed elessero Alessandro V, ma il risultato fu solo un papà in più,poiché gli altri due si rifiutarono di deporre. Alla morte di Ludovico lo successe Carlo IV legato alla bolla d'oro emanata nel 1356, che stabiliva la procedura per conferire il titolo imperiale e che al tempo stesso confermava che l'autorità imperiale aveva perso il suo carattere universale e si è ridotta a un ambito tedesco. la bolla d'oro stabiliva che la scelta dell'imperatore fosse data da sette grandi elettori: tre ecclesiastici e quattro laici. anche se l'autorità dell'imperatore veniva circoscritto alla Germania, continuava a portare il titolo di imperatore del sacro Romano Impero. Venne convocato un concilio a Costanza dal 1414 al 1418, dopo i primi tre anni il concilio arrivo alla ricomposizione dello scisma, i tre papi furono istituiti e venne eletto Martino V, con lui la Chiesa torno ad essere unitaria. il concilio affermò la sua superiorità sul potere del Papa. la Chiesa cercò di riacquistare la sua autorità che era stata messa in dubbio dalle dottrine conciliariste,e quando confermarono un nuovo concilio nel 1431 a Basilea, papa Eugenio IV trasferì la sede prima a Ferrara e poi a Firenze, fu poi alla fine Papa Pio II con una bolla nel 1459, che proclamò la superiorità del pontefice sul consiglio. Nel 1439 la corona tornò agli Asburgo che continuarono un ampliamento territoriale grazie anche a una strategia matrimoniale messa in atto da Massimiliano I, che grazie ai matrimoni intrecciò legami dinastici con la Spagna, la Boemia e l'Ungheria, facendo degli Asburgo la maggiore potenza europea.