L'arte greca arcaica rappresenta un periodo fondamentale nello sviluppo della civiltà ellenica, caratterizzato da importanti innovazioni artistiche e culturali.
La polis greca costituiva il centro della vita sociale e politica nell'antica Grecia. Queste città-stato greche più importanti erano organizzate attorno all'acropoli, la parte alta e fortificata che ospitava i principali edifici religiosi, e all'agorà, la piazza principale dove si svolgevano le attività commerciali e politiche. La struttura urbanistica delle antiche città greche rifletteva l'organizzazione sociale e i valori della civiltà ellenica, con spazi pubblici ben definiti e una chiara distinzione tra aree sacre e civili.
Un elemento distintivo dell'arte greca è la ceramica greca antica, che ha lasciato una testimonianza straordinaria della vita quotidiana e della mitologia dell'epoca. I vasi greci venivano realizzati secondo tecniche raffinate e decorati con scene narrative che raccontavano storie di dei ed eroi. La produzione ceramica si distingueva in diverse tipologie, ciascuna con una funzione specifica: anfore per conservare olio e vino, crateri per mescolare il vino con l'acqua, kylikes per bere. La scultura arcaica si caratterizza invece per la ricerca della perfezione formale e l'evoluzione verso un maggiore naturalismo, come testimoniano le famose statue dei kouroi e delle korai. Questo periodo artistico getta le basi per lo sviluppo successivo dell'arte greca classica, che raggiungerà l'apice della perfezione formale e dell'equilibrio compositivo. Le innovazioni tecniche e stilistiche dell'epoca arcaica influenzarono profondamente non solo l'arte greca successiva ma anche quella romana e, attraverso questa, tutta l'arte occidentale.