Le Olimpiadi antiche Grecia rappresentano uno dei più importanti eventi sportivi e culturali della storia dell'umanità.
Le prime Olimpiadi antiche nacquero nel 776 a.C. nella città di Olimpia, in Grecia, come celebrazione religiosa in onore di Zeus. I Giochi Olimpici nell'antica Grecia includevano diverse discipline come la corsa, il lancio del disco, la lotta e il pugilato. Solo gli uomini liberi greci potevano partecipare, mentre le donne erano escluse dalle competizioni e persino dalla possibilità di assistere come spettatrici. Durante i giochi veniva proclamata la "tregua sacra", un periodo di pace tra le città-stato greche che permetteva agli atleti di viaggiare in sicurezza.
Le Olimpiadi moderne furono ripristinate nel 1896 ad Atene grazie all'iniziativa del barone Pierre de Coubertin. Questa nuova era olimpica ha visto numerosi cambiamenti significativi, tra cui l'inclusione delle donne alle Olimpiadi a partire dal 1900 a Parigi, anche se inizialmente solo in poche discipline come il tennis e il golf. Un momento storico importante fu rappresentato dalle Olimpiadi del 1936 a Berlino, dove nonostante il contesto politico complesso, si affermarono atleti come Jesse Owens. Nel corso del XX secolo, i Giochi si sono evoluti includendo sempre più discipline e aprendo le porte ad atleti di ogni nazionalità. Oggi le Olimpiadi rappresentano non solo una competizione sportiva ma anche un simbolo di pace e unità tra i popoli, culminando con l'introduzione dei Giochi Paralimpici che promuovono l'inclusione degli atleti con disabilità. Le moderne Olimpiadi mantengono vivi molti dei valori originari dei giochi antichi, come l'eccellenza sportiva e la fratellanza tra i popoli, pur essendosi adattate alle esigenze e ai valori della società contemporanea.