La storia dell'astronomia rappresenta uno dei capitoli più affascinanti dell'evoluzione del pensiero scientifico umano.
La concezione dell'universo ha subito profondi cambiamenti nel corso dei secoli, partendo dalla teoria geocentrica, sostenuta da Aristotele e Tolomeo, secondo cui la Terra era immobile al centro dell'universo con tutti gli altri corpi celesti che le ruotavano attorno. Questa visione dominò il pensiero occidentale per oltre 1400 anni, fino a quando Niccolò Copernico non propose la rivoluzionaria teoria eliocentrica, che poneva il Sole al centro del sistema solare con i pianeti, inclusa la Terra, che gli orbitavano attorno. La Rivoluzione copernicana non fu solo una rivoluzione astronomica ma anche filosofica, che mise in discussione il ruolo centrale dell'uomo nell'universo.
Galileo Galilei diede un contributo fondamentale alla conferma della teoria eliocentrica attraverso le sue osservazioni astronomiche con il telescopio. Le sue scoperte, come le fasi di Venere e i satelliti di Giove, fornirono prove concrete a sostegno del modello copernicano, nonostante l'opposizione della Chiesa dell'epoca. Le differenze tra teoria geocentrica e eliocentrica non riguardavano solo la posizione dei corpi celesti, ma rappresentavano due diverse concezioni del cosmo: una basata sull'osservazione empirica e il metodo scientifico, l'altra ancorata a una visione teologica e filosofica medievale. Questo dibattito ha posto le basi per lo sviluppo dell'astronomia moderna e ha influenzato profondamente il pensiero scientifico successivo, come evidenziato anche nelle riflessioni filosofiche di Kant sulla Rivoluzione copernicana e nelle opere letterarie come quelle di Leopardi, che nella sua produzione ha spesso contemplato i temi astronomici.