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Sistema nervoso

3/11/2022

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serve a par comunicare le cellule (neuroni) tramite impulsi nervosi S sono una rete (Net) Il Sistema nervoso può essere diviso in SISTEMA NERVOSO CENTRALE (SNC) E SISTEMA NERVOSO PERIFERICO (SNP) S I NEURONI Il sistema nervoso corpo cellulare 6 contiene il nucleo Dendriti Ricevono informazioni da altri neuroni cellule di schwann ASSONE CD Trasporta informazioni in uscita NODO di Ranvier Riceve informazioni ed elabora risposte Bottoni sinaptici (sinapsi) producono mielina che fa da isolante (avvolta a spirale attorno all'asso e) I neuroni sono circondati da CELLULE GHILIALI che provvedono al nutrimento, rimuovono i cataboliti, accelerano la conduzione dell'impulso, hanno funzione di sostegno, isolamento, protezione ● POMPA SODIO-POTASSIO L'impulso nervoso può muoversi in un solo verso, ovvero è UNIDIREZIONALE (dai dendriti ai bottoni sinaptici) perciò esistono diversi tipi di neuroni per funzioni diverse TRASMISSIONE DELL'IMPULSO: IL POTENZIALE D'AZIONE S ● Neuroni SENSORIALI: Ricevono le informazioni dagli organi di senso (SNP) e le trasmettono al SNC INTERNEURONI: trasmettono segnali all'interno dell'encefalo e del midollo spinale ●Neuroni MOTORI: mandano gli impulsi dal SNC agli organi effettori (muscoli, ghiandole...) Tra la zona interna ed esterna all'assone vi è una DIFFERENZA DI POTENZIALE (CARICA) Questa differenza può essere misurata con due MICROELETTRODI (uno all'esterno e l'altro all'interno) Punti di collegamento tra assoni e il corpo cellulare di un altro neurone collega organi di senso a quelli effettori Dato dalla carica delle proteine (non passano attraverso la membrana) Dato dai cationi (tendenzialmente del primo gruppo) condizioni di riposo K+...

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Stefano S, utente iOS

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Susanna, utente iOS

Adoro questa app ❤️, la uso praticamente sempre quando studio.

Didascalia alternativa:

All'interno è 30 volte maggiore Na+ all'esterno è 10 volte maggiore La distribuzione degli ioni è regolata da 5 tipi di proteine di transmembrana: ● canali DI FUGA (sempre aperto) per sodio e per potassio ● canali A CONTROLLO DI POTENZIALE per sodio e potassio A contro gradiente di concentrazione V Funziona ad ATP (Energia dipendente) 6 1 ATP 3Na+ 2K+ Interno negativo Esterno positivo La differenza di potenziale tra interno ed esterno e di circa -60/-70 mv POTENZIALE DI RIPOSO Il potenziale elettrico dell'assone è determinato dalla differenza di concentrazioni degli ioni ai due lati della membrana Potassio (K+) e sodio (Na+) Esterno dell'assone (+) Interno dell'assone (-) si aprono e si chiudono in base alle variazioni del potenziale Esterno Interno Membrana polarizzata per gradiente di concentrazione se un assone è percorsa da uno stimolo, la carica interna diventa temporaneamente positiva rispetto all'esterno Inversione di polarità = POTENZIALE D'AZIONE Il suo procedere lungo Passone corrisponde all'impulso nervoso Anche se all'interno la concentrazione di potassio è maggiore questo non fuoriesce tramite i canali di flusso perché essendo positivo viene attirato dalle cariche negative all'interno dell'assone 1) La membrana dell'assone viene stimolata e si aprono i canali a controllo di potenziale del sodio nel sito dello stimolo Gli ioni Na+ (più concentrati all'esterno grazie alla pompa sodio potassio) passano all'interno secondo gradiente e attratti dalla carica negativa 6 Potenziale di membrana (millivolt) +40+ 0- -30- -70 Riposo Depolarizzazione Ripolarizzazione 3 Tempo Il potenziale d'azione si autopropaga La polarità della membrana viene invertita temporaneamente, diventando più positiva all'interno :DEPOLARIZZAZIONE Il Voltaggio diventa più negativo di quello di riposo (-80mv) 3) dopo la chiusura dei canali del potassio, grazie alla pompa sodio potassio il potenziale di riposo è ripristinato: RIPOLARIZZAZIONE L'impulso si propaga in un'unica direzione ✓ B viene generato il potenziale d'azione Differenza di potenziale passa da -70 mv a +40 mv 2) si aprono i canali a controllo di potenziale del potassio c'è una FASE POST-IPERPOLARIZZANTE Del potenziale d'azione Dato che rispetto all'inizio la concentrazione di potassio è maggiore all'esterno e quella di sodio all'interno, la pompa reinverte i cationi Nel momento di massima inversione di polarità gli ioni positivi passano nell'aria adiacente interna cariche positive (K+) si spostano fuori viene bilanciata l'inversione di polarità Questa zona era ancora negativa e diventa parzialmente depolarizzata (da -70 mv - 50 mv) valore di SOGLIA che permette l'apertura dei canali del sodio a controllo di potenziale subito dopo il passaggio del potenziale d'azione c'è un breve PERIODO REFRATTARIO (O di latenza) in cui la membrana risulta iperpolarizzata (eccesso di cariche positive) In quell'intervallo l'assone non funziona (non risponde agli Stimoli) 4 I canali del sodio non si possono aprire quindi il potenziale d'azione può procedere in un'unica direzione I segnali sono trasmessi da un neurone all'altro attraverso delle giunzioni dette SINAPSI, che possono essere di due tipi: V ● Sinapsi ELETTRICHE: Il potenziale d'azione si trasmette senza interruzioni e con la stessa frequenza Giunzioni comunicanti Presenti solamente nel cuore e nel tubo digerente ● Sinapsi CHIMICHE: Non mette in contatto diretto i due neuroni Il messaggio attraversa questo spazio grazie a molecole segnale dette NEUROTRASMETTITORI comprende unO SPAZIO INTERSINAPTICO (20-40 nm) che separa la cellula presinaptica (trasmette) da quella postsinaptica (riceve) Neurone presinaptico Neurone postsinaptico Canali proteici loni Giunzioni comunicanti wwwwww Neurone presinaptico Di ioni calcio passano all'interno dell'assone e provocano la fusione delle vescicole sinaptiche con la membrana cellulare (esocitosi) Neurotrasmettitori vengono rilasciati nello spazio intersinaptico Neurone postsinaptico Neurotrasmettitori vengono sintetizzati dai singoli neuroni e impacchettati all'interno di vescicole che stanno nelle terminazioni assoniche Il potenziale d'azione provoca Papertura di canali a controllo di potenziale del calcio (ca 2+) Proteine di mebrana Vescicole sinaptiche Spazio sinaptico 1. Il potenziale d'azione arriva al terminale assonico 2.Si aprono i canali del Na; la depolarizzazione provoca l'apertura del canali del Ca voltaggio dipendenti Fessura sinaptica 3. Ca entra nella cellula e attiva la fusione delle vescicole Assone contenenti acetilcolina con la membrana presinaptica C la fessura sinaptica e si legano al recettori posti sulla membrana postsinaptica Nar 10 Recettore dell'acetilcolina 4. Le molecole di acetilcolina diffondono attraverso Cellula presinaptica (motoneurone) Terminale assonico Molecole diacetilcolina in una vescicola 7. L'acetilcolina viene scissa nelle parti costituenti, che vengono riassorbite dalla cellula presinaptica in questo modo l'acetilcolina e le vescicole sono riciclate Cellula postsinaptica Icellula muscolare) Potenziale d'azione 6. propagarsi della depolarizzazione attiva un potenziale d'azione nella membrana postsinaptica 5.I recettori attivati aprono i canali cationici (cioè di Na Ke Cale depolarizzano la membrana postsinaptica I neurotrasmettitori si combinano con specifici recettori posti sulla membrana della cellula postsinaptica L'attivazione dei recettori induce l'apertura dei canali a controllo di potenziale del sodio, portando ad un nuovo potenziale d'azione L'apertura dei canali può essere diretta oppure avvenire mediante Pintervento di un enzima che attiva un secondo messaggero (AMP Ciclico) → specifici enzimi o delle cellule gliali rimuovono i neurotrasmettitori captandoli o scindendoli in molecole più piccole I NEUROTRASMETTITORI RICAPTAZIONE: Neurotrasmettitori sono riassorbiti dalla terminazione presinaptica e vengono riciclati POTENZIALE GRADUATO: quantità e tipo di neurotrasmettitori possono dare origine a stimoli con intensità diverse se la depolarizzazione provocata non è sufficiente non parte nessun potenziale d'azione → Il primo punto in cui si manifesta il potenziale d'azione assonico è il CONO D'EMERGENZA Guaina mielinica serve a isolare la concentrazione di cariche e permettere il potenziale d'azione oltre alle sinapsi ECCITATORIE (che Stimolano l'apertura dei canali del sodio e la depolarizzazione) esistono anche sinapsi INIBITORIE Inibiscono il meccanismo del potenziale d'azione Fanno uscire il potassio e aprono i canali del cloro (Cl-), Pacendolo entrare rendendo la membrana ancora più negativa Iperpolarizzazione (inibitorio) Esistono solo per le sinapsi di tipo chimico, quelle di tipo elettrico non possono essere inibite ogni neurone riceve contemporaneamente migliaia di impulsi, sia inibitori che eccitatori ogni impulso viene elaborato e integrato con gli altri per fornire una risposta univoca: SOMMAZIONE Farmaci, droghe e altre sostanze possono interagire nel meccanismo Forma delle molecole simile ai neurotrasmettitori ES Caffeina: inibisce i neurotrasmettitori inibitori (sinapsi continua a funzionare) ciclo di veglia (controllato dall'epifisi) trasmette il segnale della stanchezza ma viene inibito Prodotti nel bottone sinaptico e nel corpo cellulare e trasportati con delle vescicole Ancorati ai microfilamenti si staccano per azione del calcio Alcuni vengono recuperati dal bottone sinaptico →→→AMMINOACIDI Neurotrasmettitori più diffusi nel cervello له Acido y-amminobutirrico (GABA): Neurotrasmettitore inibitorio che attenua la propagazione dell'impulso nervoso Acido glutammico: Eccitatorio promuove la propagazione dello stimolo nervoso →AMMINE BIOGENE concentrazione cerebrale bassa Azione più lenta e meno marcata, ma più persistente catecolamine Manifestazioni comportamentali, processi cognitivi, emozioni Dopamina: regolazione di comportamenti (Situazioni di pericolo) Noradrenalina: reazioni a emergenze e risposte allo stress DEPRESSIONE FELICITA IIKUTI Dopamine Larefonina Ossitocina AMORE Acetilcolina (ACH): trasmissione dell'impulso nervoso A Modifica la composizione dei recettori e apre i canali superato il livello di soglia viene spezzata dall'acitelcolinasi per chiudere i canali permette la propagazione del potenziale d'azione nelle cellule muscolari generando la contrazione ANSIA IIHII Dopamina Serotonina Ossitocina Dopamina Serotonina Ossitocina serotonina (Pelicità): sensazione di ansia, ciclo sonno-veglia e controllo della temperatura corporea Ansiolitici: introducono molecole mancanti (serotonina, ossitocina, dopamina) D Eppetto veloce ● Antidepressivi: Stimolare l'organismo a produrre la giusta quantità di neurotrasmettitori Processo molto lungo per smettere di prenderli ci vuole molto tempo e va fatto gradualmente serve la terapia per rimuovere le cause del malfunzionamento nella produzione →→→NEUROPEPTIDI Molecole proteiche (da 3 a 36 amminoacidi) Encefaline, endorfine, sostanza P, neurotensina.... fo Funzione analgesica: Ganglio della- radice dorsale POSSono essere rilasciati anche da cellule presenti nell'intestino, nel cuore e nel pancreas controllo di funzioni fisiologiche e comportamenti complessi (es situazioni di piacere o di porte dolore) Neurone sensoriale prodotte dall'ipofisi NEUROTRASMETTITORI GASSOSI - POSsono diffondere a distanza SISTEMA NERVOSO PERIFERICO ossido nitrico (NO): Partecipa al processo di apprendimento e di immagazzinamento della memoria Monossido di carbonio (CO): Favorisce la sintesi dei secondi messaggeri sistema nervoso centrale (SNC): encepalo e midollo spinale Sistema nervoso periferico (SNP): tutto quello che si dirama dal SNC Il segnale nervoso è unidirezionale quindi i neuroni devono specializzarsi: ● NEURONI SENSORIALI (portano informazioni dal SNP al SNC) ● NEURONI MOTORI (ricevono informazioni dal SNC) Radice dorsale Nel frattempo che entra in azione vengono usati ansiolitici Maggior concentrazione presente nel midollo spinale dove arrivano le Fibre nervose sensoriali (Stimoli dolorifici) -Radice Penetrano all'interno delle cellule per diffusione semplice prendono nomi diversi a seconda che siano collegati all'encefalo o al midollo spinale nervi CRANICI (12 paia) ventrale →sistema nervoso motorio Interneurone Neurone motorio somatico ● Le fibre sensoriali entrano nel midollo spinale dalla RADICE DORSALE POSSONO formare delle sinapsi con gli interneuroni oineuroni motori o salire verso il cervello D Autonomo Fasci di assoni: NERVI insieme di corpi cellulari : GANGLI INTERNEURONI li mettono in comunicazione Nervi SPINALI (31 paia) I corpi cellulari si trovano nei gangli della radice dorsale (esternamente al midollo spinale) Nel midollo spinale i neuroni sensoriali, quelli motori e gli interneuroni sono spesso connessi tra loro mediante ARCHI RIFLESSI Le Pibre dei neuroni motori entrano dalla RADICE VENTRALE corpi cellulari si trovano all'interno circuiti neuronali che permettono una risposta agli stimoli semplice e rapida Riflessi Risposte avvengono prima che il cervello abbia avuto il tempo di elaborare lo stimolo ES togliere il piede dopo aver pestato un vetro simpatico parasimpatico Ricevono impulsi da interneuroni e neuroni sensoriali A seconda del tipo di controllo che esercita sulla diverse aree, il sistema nervoso motorio si divide in: ● Sistema nervoso SOMATICO: svolge funzioni che implicano un controllo volontario -DES. Attività dei muscoli scheletrici fo Informazioni derivano da neuroni che controllano i cambiamenti dell'ambiente esterno Neuroni hanno i corpi cellulari localizzati all'interno del SNC e assoni molto lunghi che corrono fino ai muscoli scheletrici • sistema nervoso AUTONOMO: Azioni legate alla vita vegetativa (azioni involontarie) →→→→sistema PARASIMPATICO: attività di recupero del corpo Sistema SIMPATICO: prepara il corpo all'azione (es. situazioni di emergenza) costrizione pupillare Stimolazione della salivazione ●Nervi pregangliari COLINERGICI ●Nervi postgangliari NORADRENERGICI (Utilizzano noradrenalina) → I diversi effetti sugli organi che hanno i due sistemi sono dovuti al tipo di mediatore chimico usato costrizione delle vie aeree SISTEMA PARASIMPATICO Rallentamento del battito cardiaco Stimolazione della digestione Riceve segnali anche da neuroni sensoriali che controllano cambiamenti all'interno del corpo corpi cellulari sempre all'interno del SNC Ma Formano sinapsi fuori da esso con altri neuroni motori che arrivano poi fino agli organi effettori Blanda stimolazione della captazione del glucosio e nella sintesi del glicogeno ASSONI PREGANGLIARI (da SNC a gangli) ● ASSONI POSTGANGLIARI (da gangli a effettori) Stimolazione dell'attività intestinale contrazione della vescica urinaria Asi trova prevalentemente a livello di cranio e osso sacro Gangli molto vicini o posti all'interno degli organi innervati Nervi COLINERGICI (Utilizzano acetilcolina come mediatore chimico) Erezione del pene o del clitoride Si localizza a livello toracico e lombare Tratto cervicale del midollo spinale Tratto toracico del midollo spinale Tratto lombare del midollo spinale Tratto sacrale del midollo spinale L catena del gangli ortosimpatici SISTEMA SIMPATICO Induzione della secrezione di adrenalina e noradrenalina Ganglio mesenterico inperiore Dilatazione pupillare Inibizione della salivazione Dilatazione delle vie aeree Accelerazione del battito cardiaco Inibizione della digestione catabolismo del glicogeno e rilascio del glucosio Inibizione dell'attività intestinale Rilassamento della vescica urinaria stimolazione dei processi alla base dell'orgasmo, contrazione vaginale → Neuroni noradrenergici (postgangliari) → Neuroni colinergici (pregangliari) → Neuroni colinergici (postgangliari) ANATOMIA DEL SNC sia l'encefalo che il midollo spinale sono avvolti e protetti da tre membrane chiamate MENINGI Tra le due vi è uno spazio subaracnoideo nel quale scorre il liquido cefalorachidiano (o liquor) Le ossa craniche e le vertebre, le meningi e il liquor sono i tre sistemi di difesa che il nostro corpo adotta per proteggere il sistema nervoso centrale da traumi e sbalzi di temperatura il SNC non può entrare in contatto con ioni che attiverebbero gli impulsi nervosi 6 Radice anteriore Ganglio spinale Radice posteriore Per questo i capillari nell'encefalo sono impermeabili alla maggior parte delle sostanze (passano solo acqua, glucosio e aminoacidi essenziali) canale centrale Esterna: dura madre → centrale: aracnoide ● Interna: pia madre - II MIDOLLO SPINALE rappresenta il collegamento tra l'encefalo e il resto del corpo la 3 settimane Prosencefalo suddiviso in : ● SOSTANZA GRIGIA: Mesencefalo sostanza bianca corno anteriore della sostanza grigia corno posteriore della sostanza grigia Romboencefalo Midollo spinale stretta relazione con le ossa del cranio e della colonna vertebrale percorsa da filamenti che si agganciano allo strato più interno sottile e ricca di capillari L'ENCEFALO - struttura dove avviene l'elaborazione delle informazioni 7 settimane Mesencefalo Prosencefalo Pia madre ▷ I capillari encefalici formano la barriera ematico-encefalica Aracnoide Tre principali regioni encefaliche: prosencefalo, mesencefalo e romboencefalo Romboencefalo Dura madre Nervi cranici → Anche l'encepalo è costituito da sostanza bianca e sostanza grigia ma, la sostanza bianca si trova all'interno uno dei primi organi che comincia a formarsi durante lo sviluppo embrionale a partire da una struttura cava, il TUBO NEURALE ● ROMBOENCEFALO: presiede alle funzioni fisiologiche essenziali Prosencefalo Dura madre Aracnoide Trabecole dell'aracnoide Formata da interneuroni, corpi cellulari dei neuroni motori, cellule gliali e Pibre nervose amieliniche ● corno dorsale o posteriore: contiene gli interneuroni corno ventrale o anteriore: Racchiude i motoneuroni SOSTANZA BIANCA: Costituita da assoni dei neuroni sensoriali e motori Mesencefalo Romboencefalo cordoni dorsali: contengono i pasci nervosi trasportano informazioni sensoriali all'encefalo cordoni laterali e ventrali: sia pasci ascendenti sensoriali sia pasci discendenti motori Prosencefalo Spazio subaracnoideo Mesencefalo (nascosto) Corteccia cerebrale Pia madre Arteria Cervelletto Midollo allungato CERVELLETTO: regola l'equilibrio e coordina i movimenti muscolari di precisione e serve alle capacità di comunicazione e socializzazione MIDOLLO ALLUNGATO: Sede del controllo del ritmo respiratorio e cardiaco, del riflesso della deglutizione e del vomito PONTE: Vi passano numerose vie sensoriali MESENCEFALO: nella parte inferiore dell'encefalo e mette in comunicazione il prosencefalo con il romboencefalo Importante nelle funzioni di vista e udito (coordina il movimento degli occhi e la localizzazione dei suoni) Talamo EDIPISI cervelletto Midollo spinale Ponte Mesencepalo Midollo allungato Lobo prontale Solco laterale Lobo temporale corteccia cerebrale Ipotalamo -IPOPISI TELENCEFALO E CORTECCIA CEREBRALE corpo calloso solco centrale cervelletto ● IPOTALAMO: coordinano le attività associate al sesso, alla fame, alla sete, al piacere, al dolore e alla rabbia e funge da termostato del corpo PROSENCEFALO, formato da due parti ● EPIFISI: ghiandola che si trova in mezzo ai talami e produce melanina regolando i ritmi di sonno e veglia ● VENTRICOLI (1,2,3,4): Si innestano nel tronco-encefalico panno la struttura principale che collega il resto Nuclei lenticolari ● Nuclei caudati (parte dal ventricolo e si attacca al nucleo lenticolare) ● AMIGDALA (All'estremità del nucleo caudato) TELENCEFALO: Formato dal CERVELLO ·DIENCEFALO: regione in cui transita la maggior parte degli impulsi diretti al cervello ŕ Costituito da: Lobo parietale ● TALAMO: due masse ovoidali di materia grigia parte più esterna dei due emisferi è costituita dalla CORTECCIA CEREBRALE - Elabora e coordina le informazioni sottile strato di SOSTANZA GRIGIA Divisa in quattro LOBI: Frontale, parietale, temporale e occipitale Divisione determinata soprattutto da due SOLCHI: il SOLCO CENTRALE (Scissura di Rolando) e il SOLCO LATERALE (Scissura di Silvio) scissura LONGITUDINALE divide i due emisperi Lobo occipitale suddiviso in due emisperi cerebrali collegati tra loro dal CORPO CALLOSO (Massa compatta di fibre nervose) controlla le attività fisiologiche di tutto il corpo processi che identifichiamo come la "mente": Attività cosciente, percezione e comprensione delle informazioni, pensiero, memoria e emozioni Fa da stazione di smistamento delle informazioni provenienti dal resto del corpo I suoi neuroni selezionano le informazioni sensoriali e le inviano alle porzioni superiori del cervello perché siano elaborate Aree diverse della corteccia cerebrale svolgono funzioni diverse Regioni specifiche delle due cortecce corrispondono a distinte parti del corpo → Emisfero sinistro considerato quello dominante perché controlla il linguaggio e la mano più utilizzata CORTECCIA MOTORIA: Partono gli Stimoli destinati ai muscoli volontari e involontari CORTECCIA SENSORIALE: Riceve le informazioni sensoriali corteccia motoria Memoria Area dell'olfatto corteccia uditiva corteccia sensoriale Stimolando differenti aree della corteccia motoria: innescano contrazioni muscolari in diverse parti del corpo Stimolando varie zone del corpo viene prodotta attività elettrica in diverse parti della corteccia sensoriale ● CORTECCIA UDITIVA: centro di elaborazione dei segnali trasmessi dai neuroni sensoriali dell'orecchio CORTECCIA VISIVA: riceve informazioni dai nervi Ottici Area del gusto corteccia visiva Emispero sinistro AREA DI BROCA: controlla i MOVIMENTI DEI MUSCOLI delle labbra, della lingua, delle mandibole e delle corde vocali S un danno a quest'area causa un linguaggio lento e faticoso oppure l'impossibilità di parlare AREA DI WERNICKE: Responsabile della parte COSCIENTE del linguaggio se danneggiata consente un linguaggio fluente ma privo di senso e comporta una riduzione della comprensione scritta e orale EMISFERO SINISTRO E DESTRO - presentano modi diversi di elaborare le stesse informazioni ● EMISFERO SINISTRO S L'informazione è scomposta nei suoi elementi costitutivi per poi analizzare le relazioni esistenti tra questi elementi vengono decodificati gli elementi per poi analizzare i rapporti e ricavarne il senso spiccata capacità di analisi e sintesi Logica, matematica, elaborazione udito e vista Maggior contributo di uno dei due può influenzare lo stile di apprendimento EMISFERO DESTRO D Elabora le informazioni nella loro globalità consente un'interpretazione non letterale della prase, valutando eventuali doppisensi e ambiguità Favorisce la fantasia, l'apprendimento per immagini e predispone verso situazioni nuove percezione spazio, pensieri non verbali, riconoscimento volti, schemi... → se l'emisfero sinistro subisce dei danni, spesso quello destro svolge anche le funzioni dell'area danneggiata Gli emisferi sono formati, sotto la corteccia, da SOSTANZA BIANCA TRATTI DI ASSOCIAZIONE: Pibre che mettono in comunicazione parti diverse dello stesso emispero TRATTI DI PROIEZIONE: Pibre che arrivano o sono dirette verso il midollo spinale CORPO CALLOSO : porzione di sostanza bianca centrale che mette in comunicazione i due emisferi L'ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI spessa lamina di fasci mielinici che collega aree corrispondenti presente solo nei mammiferi placentati e particolarmente sviluppata nei primati ogni regione dell'encefalo svolge funzioni specifiche Le varie aree possono influenzarsi a vicenda Lo scambio di informazioni tra le diverse regioni avviene grazie ai TRATTI DI ASSOCIAZIONE Fasci di assoni alla gestione e all'interpretazione degli Stimoli partecipano molte aree, che spesso hanno funzioni differenti Le regioni che partecipano all'elaborazione delle informazioni sono dette aree della corteccia associativa O AREE DI ELABORAZIONE INTRINSECA permettono l'integrazione dell'informazione sensoriale con le emozioni, l'organizzazione delle idee e la capacità di progettazione a lungo termine IL SISTEMA LIMBICO Metà di quest'area si trova nei lobi frontali (molto sviluppata nella nostra specie) Esiste anche una rete di interneuroni chiamata FORMAZIONE RETICOLARE I sistemi sensoriali inviano fibre a questa struttura, che discrimina i dati importanti da quelli che non lo sono ES. Dormire nel frastuono di un treno ma svegliarsi al pianto di un bambino comprende aree del telencepalo e il del diencefalo connette l'ipotalamo con la corteccia cerebrale, l'ipofisi e diverse altre strutture circuito mediante cui gli impulsi e le emozioni vengono tradotti in azioni complesse ES. Fame e sete tradotte in ricerca di cibo / Spamarsi e bere V coinvolto nella regolazione del sonno e del processo di consolidamento della memoria Durante il sonno il cervello è comunque attivo Quando sogniamo l'attività elettrica cerebrale è uguale a quella registrata durante la veglia sognare rappresenta la terza attività della mente, diversa dalla ragione cosciente (veglia) o dal dormire un sonno profondo Cinque stadi del sonno: sonno leggero Due Stadi intermedi (Sonno delta) sonno propondo ● sonno REM (Rapid Eye Movement) Rapidissimi movimenti oculari → Le cinque pasi si ripetono e le onde elettriche che le caratterizzano possono essere registrate in un ELETTROENCEFALOGRAMMA (EEG) Veglia mo Dal Sistema limbico dipendono anche le emozioni, la memoria e l'apprendimento Fase 1 Fase II Le visioni che sperimentiamo nei nostri sogni durante la fase REM forse derivano dall'attivazione e dalla modulazione dei neuroni encefalici (in verde) che fanno muovere gli occhi (in blu) e inviano segnali (in arancione) ai centri visivi del cervello superiore. → Il sogno si forma quando numerosi impulsi partono da zone profonde dell'encefalo e raggiungono la corteccia e alcune zone limbiche La corteccia deve interpretare gli impulsi assemblare nel modo più coerente i frammenti di immagini e sensazioni MEMORI A BREVE TERMINE: di breve durata, dura qualche minuto Molto più difficile da cancellare Fondamentale per comportamenti come la cura e l'allattamento del neonato e la creazione di legami affettivi Le relazioni tra emozioni e pensiero sono il risultato delle interazioni tra sistema limbico e CORTECCIA PREFRONTALE coinvolta nell'apprendimento complesso, nel ragionamento e nella caratterizzazione della personalità MEMORIA: capacità di immagazzinare e recuperare le informazioni ▷ AMIGDALA: riconoscimento del contenuto emotivo delle espressioni facciali e nel fissare i ricordi con una valenza emotiva Le cinque fasi del sonno umano. Il tracciato mette in evidenzia il ritmo caratteristico di ciascuna fase e anche una straordinaria somiglianza nelle fasi di veglia e REM. Fase III seleziona le informazioni da memorizzare associandole a un evento o un'emozione presente IPPOCAMPO: formazione e rievocazione dei ricordi se le informazioni vengono ripetute, vengono immagazzinate nella MEMORIA A LUNGO TERMINE MALATTIE NEUROLOGICHE Stati emotivi positivi o negativi o associazione dei nuovi dati con altri già acquisiti può facilitare l'immagazzinamento MEMORIA PROCEDURALE: attività motoria appresa mediante la ripetizione senza che vi sia un ricordo consapevole Azioni possono essere eseguite senza richiamare consapevolmente i singoli passaggi ES allacciarsi le scarpe o andare in bici ● L'ALZHEIMER - 1 persona su 100 in Italia EMPATIA: capacità di capire gli altri o di creare con loro un rapporto emotivo Dipende da particolari neuroni chiamati NEURONI SPECCHIO Fase IV PROCESSO DI MEMORIZZAZIONE: ● L'ippocampo e l'amigdala ricevono informazioni sensoriali dalla corteccia e le inviano ad altre parti del sistema limbico e alla corteccia prefrontale Il loro errato funzionamento è UNA delle cause dei disturbi dello SPETTRO AUTISTICO Il processo è completo quando i segnali ritornano nell'area della corteccia dove ha avuto origine la percezione sensoriale REM Quando si attivano creano sinapsi e liberano neurotrasmettitori come se fossimo noi stessi protagonisti degli eventi Descritta per la prima volta nel 1907 dal neurologo tedesco Alois Alzheimer caratterizzato da comportamenti ripetitivi e incapacità di comunicare, con difficoltà di relazione sociale Malattia NEURODEGENERATIVA: Processo cronico e selettivo di morte cellulare a carico dei neuroni si manifesta con una progressiva perdita di memoria Negli Stadi terminali sia una grave forma di DEMENZA che comprende l'incapacità di pensare, di parlare e di svolgere la maggior parte delle normali mansioni quotidiane cambiamenti biologici sono visibili nella BIOPSIA dei tessuti cerebrali delle strutture associate alla memoria, ovvero ippocampo e amigdala: ● Accumulo di filamenti proteici intrecciati nei corpi cellulari dei neuroni ● Presenza PLACCHE NEUTRICHE 7 Ammassi di terminazioni assoniche degenerate associati a un filamento proteico detto BETA-AMILOIDE Prima viene danneggiata la memoria breve termine, successivamente quella lungo termine ● Accumulo di beta-amiloide vicino e dentro le pareti dei vasi sanguigni carenza in alcune zone del neurotrasmettitore acetilcolina → POSSibili soluzioni - Farmaci inibitori delle proteasi Ippocampo sano Il frammento beta-amiloide si forma quando l'AMILOIDE (proteina) è tagliata in frammenti più piccoli da due PROTEASI ▷si forma in tutte le persone sane ma viene eliminata dalla velocità con cui è prodotta se non accade inizia la formazione delle placche ↳ L'eccessiva quantità sembra dipendere dal malfunzionamento di un gene presente sul cromosoma 21 vaccino che stimoli il sistema immunitario eliminare il beta-amiloide ● ENCEFALOPATIE SPONGIFORMI → Il quadro clinico è simile alla DEMENZA VASCOLARE, causata da disturbi circolatori del cervello Inizialmente disturbi Visivi, difficoltà di movimento e di deambulazione e terminano con totale incapacità di provvedere a se stessi → colpisce più di 15 differenti specie scrapie: Ovini Gruppo di malattie degenerative Provocate da PRIONI (glicoproteine presenti sulle membrane cellulari) che si diffondono in una forma anomala Periodo di incubazione anche di diversi anni V → negli esseri umani esiste una forma chiamata MALATTIA DI CREUTZFELDT-JAKOB Ippocampo malato comparsa di PLACCHE che riducono progressivamente l'attività del cervello, Innescano la morte dei neuroni e formano cavità all'interno della corteccia cerebrale (lacune corticali) Assume un aspetto spugnoso BSE (Malattia della mucca pazza): bovini - Epidemia in Gran Bretagna dal 1986 al 1992 ora considerata eradicata Placche neutriche causata dall'alimentazione di carni bovine contenenti tessuto nervoso con il prione ● MORBO DI PARKINSON Malattia degenerativa più diffusa dopo l'Alzheimer f Morte dei neuroni che producono dopamina, responsabile di un circuito che controlla il movimento caratterizzato da tremori, rigidità muscolare (BRADICINESIA) e lentezza dei movimenti solitamente si presenta attorno ai 60 anni provocata da una combinazione dei fattori ambientali e genetici Non esistono cure, solo trattamenti che possono aiutare a controllare i sintomi Eziologia non chiara Prione Disturbi di equilibrio, postura curva e impaccio nell'andatura una possibile cura potrebbe essere ottenere in laboratorio neuroni secernenti dopamina LA VISTA Iride- Cornea- Sclera Pupilla OTTICA ● Lente dritta (raggi perpendicolari) - Nessun cambiamento ● Lente CONVESSA da entrambi i lati (biconvessa) Lente spessa: punto focale vicino -Cristallino ● Lente CONCAVA da entrambi i lati (biconcava) ▷ Non c'è un punto focale, vengono ampliati gli angoli dei raggi -Fovea -Coroide -Retina Arteria e vena retinica centrale Nervo ottico Disco ottico (punto cieco) Cellule gangliari ▷ Raggi vengono rieratti due volte onde arrivano tutte in un PUNTO FOCALE Lente sottile: punto focale lontano Al centro dell'occhio vi è la pupilla dalla quale penetra la luce Corrente nervosa diretta verso il nervo ottico Cellule bipolari -Cellula amacrina Cellula orizzontale Coni Epitelio pigmentato Bastoncelli L'iride modifica il diametro della pupilla Pacendo entrare maggiore o minore quantità di luce Dopo la pupilla, la luce entra nel CRISTALLINO, Punica lente dell'occhio ● MIOPIA: non si riesce a mettere bene a fuoco gli oggetti lontani Bulbo oculare più lungo METTE A FUOCo la luce sulla RETINA, costituita da molti fotorecettori 4 = mettere sul punto focale, in modo da avere immagini non spocate per mettere a fuoco il cristallino si allarga per guardare gli oggetti vicini, mentre si restringe con gli oggetti lontani Anche la retina può spostarsi avanti e indietro (parte dietro dell'occhio è muscolare) I fotorecettori sono molto concentrati in un punto della retina, che corrisponde al campo visivo, chiamato FOVEA Non vi sono invece cellule recettrici nel PUNTO CIECO, dov'è il nervo ottico entra nell'occhio Il cristallino non può appiattirsi abbastanza per compensare, quindi mette a fuoco gli oggetti lontani davanti alla retina invece che sopra adesso corretta con una lente concava che va ad allungare il punto focale Nelle operazioni si assottiglia il cristallino con il laser ● IPERMETROPIA: non riesce a mettere bene a fuoco gli oggetti Vicini Bulbo oculare più corto Il punto focale va oltre la retina corretta con una lente convessa per restringere prima l'angolo dei raggi → Lo spessore delle lenti determina il giusto angolo di deviazione delle onde DIOTTRIA: unità di misura che indica il potere riprattivo delle lenti Reciproco della lunghezza focale in metri D= LA RETINA Numeri negativi: correggono la miopia -▷ Portano in avanti il punto focale Numeri positivi: correggono Pipermetropia - Portami indietro il punto focale → L'occhio umano, da solo, può spostare il fuoco di 40 - 60 diottrie sono presenti moltissimi recettori per onde elettromagnetiche e BASTONCELLI: estremamente sensibili alla luce e permettono di vedere con la luce pioca della notte Più concentrati nelle zone esterne della retina, completamente assenti nella fovea CONI: Stimolati dalla luce intensa e possono distinguere i colori, ma contribuiscono poco la visione notturna L'intensità luminosa: quantità di onde elettromagnetiche Intensità alta: si attivano sia bastoncelli che coni e vengono percepiti chiaramente i colori Intensità bassa: Si attivano sono i bastoncelli e si vede tutto con tonalità grigie ogni bastoncello e ogni cono presentano una serie di dischi membranosi contenenti PIGMENTI VISIVI Che assorbono la luce Quando questi pigmenti assorbono la luce, si modificano chimicamente e generano un potenziale, trasmettendo l'informazione ai fotorecettori e poi ai neuroni ● Bastoncelli contengono RODOPSINA Che assorbe la luce a bassa intensità coni contengono FOTOPSINE Che assorbono la luce intensa e colorata IL TATTO ▷ Tre tipi di coni che reagiscono a diverse lunghezze d'onda: blu, verdi e rossi Quando si attiva più di un cono sì ha anche altri colori MALATTIE ● CONGIUNTIVITE: infezione batterica -Trattata con antibiotici ● CATARATTA: perdita di trasparenza del cristallino Vista sfocata operazione: tolta una parte di cristallino o, nei casi peggiori, tolto completamente e sostituito con una lente di plastica ● GLAUCOMA: pressione all'interno dell'occhio danneggia la retina usate delle gocce oculari drenano il liquido e diminuiscono la pressione Usato anche il laser ● DALTONISMO: patologia genetica del cromosoma x (recessivo) Disfunzione delle cellule foto sensibili della retina Mancanza di recettori per il colore (coni), solitamente rosso o verde ES D= -2, P=0,5m segnali non arrivano all'encefalo ma al midollo spinale La pelle umana possiede numerosi recettori di diverso tipo, sia nel derma superficiale sia in quello che profondo superficie: terminazioni nervose libere che ricevono Stimoli di caldo e freddo, prurito e dolore CORPUSCOLI DI MEISSNER: terminazioni nervose incapsulate DISCHI DI MERKEL: Terminazioni nervose libere A Porma di ramificazione vengono attivati all'aumento PRESSIONE percezione del DOLORE Terminazioni nervose libere Nervi Percepiscono stimoli molto lievi concentrati soprattutto in mani, labbra, punta della lingua e genitali Ghiandola sudoripara Dendriti ricoperti da una capsula di connettivo Corpuscoli di Ruffini Dischi di Merkel Corpuscoli di Meissner Corpuscoli di Pacini Epidermide Derma ● Nel derma propondo invece vi sono terminazioni nervose incapsulate CORPUSCOLO DI RUFFINI: sensibile agli stiramenti della cute CORPUSCOLO DI PACINI: Percepisce cambi di pressione (barocettore) e vibrazioni RECETTORI TERMICI: percepiscono cambi di temperatura D caldo: il midollo risponde stimolando le ghiandole sudoripare Poi con il calore l'acqua cambia stato ed evapora Freddo: attiva i muscoli erettori e raddrizza i peli - Pelle d'oca