L'umero di ossidazione è la tendenza di un elemento a cedere o accettare elettroni. Il numero di ossidazione nell'ossigeno è sempre -2, tranne con il perossido che è -1. Con il fluoro, l'ossidazione è +2. Nell'idrogeno è sempre -1.
La nomenclatura è l'assegnazione a ciascun composto di un nome che consente di riconoscerlo rapidamente senza fraintendimenti. Fanno eccezione i composti con l'ossigeno, che vengono chiamati ossidi. I suffissi tradizionali sono -ico e -oso.
Nella nomenclatura IUPAC, si utilizza un prefisso seguito da "idruro" e il nome del metallo o del non metallo. Nella nomenclatura tradizionale, si usa il termine "idruro" seguito dal nome del metallo o del non metallo.
La nomenclatura IUPAC prevede l'uso del prefisso "perossido" seguito dal nome del metallo. La nomenclatura tradizionale dipende dallo stato di ossidazione dell'ossigeno.
Nella nomenclatura IUPAC si utilizza il prefisso seguito da "ossido di" e il nome del non metallo. Nella nomenclatura tradizionale, l'anidride è caratterizzata da suffissi come -ico e -oso.
L'idrossido è formato da un metallo, ossigeno e idrogeno. Esso deriva dalla reazione di un ossido basico con l'acqua. Molti ossidi non reagiscono con l'acqua, come ad esempio quelli contenenti alluminio, stagno, nichel e zinco.
Nella nomenclatura IUPAC dei idrossidi si utilizza un prefisso seguito da "idrossido" e il nome del catione. Nella nomenclatura tradizionale si aggiunge il suffisso -oso o -ico al nome del catione.
Questi sono solo alcuni dei concetti chiave nella nomenclatura degli ossidi, idruri, perossidi e anidridi, che sono essenziali per la comprensione della chimica inorganica.