La Digestione nell'Intestino Tenue e il Ruolo degli Organi Ausiliari
Le fasi del processo digestivo nell'uomo raggiungono un momento cruciale nell'intestino tenue, un organo straordinario lungo circa 6 metri e con un diametro di 2,5 centimetri. La sua struttura anatomica è perfettamente adattata alle sue funzioni: la parete presenta innumerevoli pieghe sulle quali si trovano i villi, piccole estroflessioni digitiformi che aumentano enormemente la superficie di assorbimento. Questi villi sono ulteriormente dotati di microvilli, che rendono ancora più efficiente il processo di assorbimento dei nutrienti.
Definizione: I villi intestinali sono proiezioni microscopiche della parete intestinale che aumentano la superficie di assorbimento di circa 600 volte, permettendo un'assimilazione ottimale dei nutrienti.
Le funzioni dell'apparato digerente umano nell'intestino tenue si articolano in tre sezioni principali: il duodeno, il digiuno e l'ileo. Il duodeno, collegato direttamente al piloro, è la sezione più corta ma fondamentale dove si completa la digestione. Nel digiuno e nell'ileo avviene circa il 90% dell'assorbimento delle sostanze nutritive, prima che il contenuto intestinale passi nell'intestino crasso attraverso lo sfintere ileo-cecale.
Gli enzimi digestivi e digestione chimica svolgono un ruolo cruciale in questo processo, con la partecipazione di due organi ausiliari essenziali: il fegato e il pancreas. Il fegato, pesante circa 1,4 kg in un adulto, è situato nella parte destra dell'addome sotto il diaframma e produce la bile, una sostanza fondamentale per la digestione dei lipidi.
Evidenziazione: La bile, pur non contenendo enzimi digestivi, svolge un ruolo fondamentale nell'emulsionare i lipidi, trasformando le grosse gocce di grasso in minuscole goccioline più facilmente digeribili.