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Edoardo Losole
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ecco il mio metodo di studio
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Mappa concettuale
+ Lezioni di metodo di studio 5 A A.S. 2022/23 Prof.ssa Chiara Bassanelli + A Cos'è il metodo di studio? È la strada per organizzare in modo ottimale il proprio lavoro! ---- Quanto si deve studiare? Non esiste una risposta giusta; sei tu a doverlo stabilire! di grande aiuto predisporre un quadro orario settimanale per programmare il lavoro. GOD Importante: Stare seduti molte ore a studiare non serve: è la QUALITA' che conta e non la QUANTITA'. Quindi cerca di sfruttare al meglio il tuo tempo evitando di mangiare, usare il cellulare, guardare la televisione, fare disegnini su libro e/o quaderno. Per alcune di queste attività ci sono già dei momenti dedicati nel corso della giornata! 1. 2. 3. 4. Regole d'oro: Stare attenti in classe: ciò diminuirà di molto il tempo di studio a casa. Seguire con attenzione le interrogazioni: ti accorgerai che le domande dei prof. spesso si ripetono! Prendere appunti per focalizzare gli aspetti più importanti della lezione sul quaderno della disciplina o su un block notes dedicato. Quando si è assenti, è necessario e doveroso informarsi con i compagni (meglio se più di uno) su ciò che è stato svolto a scuola. Inizio: a scuola Prestare attenzione Ascoltare Appuntare Partecipare Fasi di studio Proseguiment O: a casa - ▬ Programmare Organizzare Leggere Schematizzare - Consolidamen to e verifica: a casa - Rielaborare Ripassare Applicare a scuola Chiedere chiarimenti Produrre apprendimento: qual è il tud? -. 03 UDITIVO 1. Gli stili di 01 VISIVO VERBALE Impari meglio leggendo, prendendo appunti e studiando direttamente sul testo! 02 VISIVO NON VERBALE Impari meglio osservando figure, simboli, video, disegni, sulla base della tua memoria visiva! Impari meglio ascoltando, leggendo...
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ad alta voce e partecipando ad una discussione/ dibattito! 04 CINESTETICO Impari meglio attraverso esperienze dirette, muovendoti durante lo studio e realizzando ricerche, esperimenti, ecc.! ☆---- 2. Motivazione allo studio STUDIARE PERCHE' Compila la scheda "I motivi per cui studio". Li TI PIACE STUDIARE? Vo Indica 3 momenti in cui hai studiato volentieri e perchè; indica 3 momenti in cui hai studiato di malavoglia e perchè. 3. Organizzazione del lavoro 1 Leggi sul diario che cosa devi fare per domani e/o i giorni successivi e trascrivilo su un foglio/ block notes 2 Valuta quanto tempo dovrai dedicare ai compiti scritti e quanto allo studio. Procedi indicando: -Quando vuoi iniziare e quando pensi di finire -Quale ordine intendi seguire -Quando decidi di dedicare del tempo al ripasso. 3 Ricorda di impostare come al pt 2 tutto il lavoro settimanale. Indica con frecce ed evidenziatore i compiti più impegnativi. 4 Ci sono molte attività che non sono imposte dalla scuola, ad esempio leggere un libro, decidere di essere interrogati in una certa disciplina, seguire il proprio hobby, praticare uno sport. Elenca i tuoi impegni sul diario! 5 Ricorda di: -stabilire quali sono i giorni in cui hai più tempo libero; -segnare sul diario anche impegni extrascolastici; -decidere quanto tempo dedicare al tuo hobby; -anticipare qualche impegno scolastico per alleggerire alcune giornate. LUNEDÌ Compiti con ora di inizio e fine + pause intermedie Attività extra / hobby / tempo libero Planning MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ - # Immagini e didascalie 4. Uso dei sussidi Paragrafi e capitoli Colori e frecce ● Immagini e didascalie Spesso le immagini valgono più delle parole perché aiutano a rendere più concreto quello che le parole non chiariscono o, talvolta, complicano. Le parole servono per spiegare le immagini, ma, molto spesso, attraverso le immagini del libro di testo o la visione di un breve video, è possibile strutturare un discorso organico e personale. Facciamo un esempio pratico: prendiamo il libro di geografia da pag 4 a 9 e creiamo la NOSTRA PERSONALE presentazione orale, senza preoccuparci di seguire l'ordine con cui il libro presenta le informazioni: mescoliamole insieme! Le immagini rappresentano il "gancio", l'appiglio da cui far iniziare il nostro discorso. Aiutiamoci con una piccola scaletta di informazioni sul quaderno! go + ● Paragrafi e capitoli Talvolta si ha la tendenza ad entrare nel vivo di un testo o di un esercizio senza aver letto con cura quali informazioni importanti ci vengano fornite dalla CONSEGNA (di un esercizio), dal TITOLO del capitolo e dei paragrafi attraverso cui l'unità del libro di testo è strutturata. Facciamo un esempio pratico: prendiamo il libro di geografia da pag 10 a 15 e proviamo a scrivere una presentazione dell'argomento SOLO utilizzando le informazioni provenienti dai titoletti dei paragrafi e dalle parole in grassetto. Sicuramente il tuo discorso non sarà ampio e forse superficiale, ma ti permetterà di avere una panoramica sull'intero capitolo, senza rischiare di avere dei "vuoti". af + Colori I colori sono belli: rallegrano i nostri libri e ci invogliano a darci da fare. Attenzione però a non abusarne! I nostri testi non devono diventare degli arcobaleni o, peggio, essere cosparsi di evidenziatore da cima a fondo senza criterio. È importante mettere in risalto parole ed espressioni chiave, ma ciò va fatto nel giusto modo: 1) evitare evidenziatori troppo liquidi che sporcano le pagine (personalmente consiglio i pastelli fluo gialli o verdi); 2) non scrivere MAI sul libro con le penne ma utilizzare SEMPRE la matita. I libri sono preziosi: prendiamocene cura; 3) aggiungere post-it sulla pagina per approfondimenti o note personali. Facciamo un esempio pratico: ad un colpo d'occhio la nostra pagina sarà ben ordinata e già impostata per uno studio più facile! go + Frecce Le frecce sono uno strumento importante per alleggerire schemi e mappe dal momento che SOSTITUISCONO delle parole. Sai che non tutte le frecce hanno lo stesso VALORE e SIGNIFICATO? 1) freccia semplice:;. Indica i nessi logici, i rapporti di causa - effetto, le associazioni tra più elementi. 2) freccia "doppia" : Ha valore conclusivo e la si utilizza per indicare l'evento finale a coclusione di un procedimento o di un episodio. E' il culmine che non possiamo dimenticare! 3) freccia della conseguenza: E una freccia orientata ondulata, utilizzabile anche verso il basso, che introduce la conseguenza di quanto detto. Facciamo un esempio pratico: a partire dallo schema fornito dall'insegnante, prova a VERBALIZZARE sul quaderno le informazioni, trasformando le frecce nelle parole "nascoste" corrispondenti. ܛܘ ܕ + 6. Elaborazione attiva del materiale 1. Distinguere te info importanti da quelle ehe-la sono meno. Farsi domande 2. Riformulare con parole proprie un concetto, una definizione. 3. Trasformare e organizzare le info in modo personale. 4. Attraverso immagini /video creare un "gancio" per ricordare a distanza di tempo. 5. NON-SI DEVE MAL STUDIARE-A MEMORIA. O "Io so già..." Strategie 43 Farsi domande Dopo aver letto un testo / un capitolo, poniti delle domande o sfrutta le domande guida offerte dall'insegnante o dal tuo stesso libro di testo. Qualora mancassero delle informazioni alle 5 W (what, when, where, who, why), potrai fare una piccola indagine personale o sottoporre le tue domande in classe. Facciamo un esempio pratico a partire dal tuo libro di testo! "lo so già..." Nelle diverse discipline è possibile incontrare argomenti che, in modo superficiale o approfondito, tu già conosci perché letti, studiati o incontrati nella vita quotidiana. Quindi, a tua scelta, prima o dopo la lettura di un argomento, annota su un post-it le tue conoscenze pregresse così da integrarle con le nuove. Facciamo un esempio pratico a partire dal tuo libro di testo! 1. 9 - Strategie Leggere ad alta voce. Quali sono gli aspetti positivi? 2. Sottolineare. E' molto importante non lasciare bianca, e quindi "non vissuta", la pagina del tuo libro poiché sarà fondamentale, in fase di revisione come aiuto alla memoria, avere un "appiglio" visivo. 3. Pensare ed immaginare. Durante lo studio è importante trasformarsi in piccoli critici, ponendosi in continuazione delle domande (es: Cosa aveva detto l'insegnante su questo punto? Cosa mi aveva colpito della spiegazione? Riesco a visualizzarmi ciò che sto leggendo? Quali domande potrei fare durante la prossima lezione?) Facciamo un esempio pratico a partire dal tuo libro di testo! 4. Scrivere quando si studia (la mia preferita!). Molte persone, mentre studiano, hanno la penna o la matita in mano per diversi motivi: - mantenere l'attenzione personalizzare lo studio focalizzare i concetti essenziali su un foglio attraverso una semplice mappa (vedi esempio fornito dall'insegnante) ragionare meglio sul testo, senza apprenderlo passivamente dal libro. E ■ 5. Ripassare. Cosa significa "ripassare"? Iniziare ogni volta a rileggere il capitolo del libro dalla prima parola del primo paragrafo? Naturalmente no! Il ripasso consiste nella revisione di tutto il lavoro personale creato e strutturato fino ad ora. Ciascuno può adottare la strategia che preferisce: da seduto o camminando; — - - nel pomeriggio o dopo cena; con il libro aperto o chiuso. Consiglio: alla fine del ripasso (soprattutto se per una verifica e quindi scandito su più giorni) è importante appuntarsi ciò che si sa meglio e ciò che invece ancora non si ha ben appreso così da poterlo riprendere il giorno successivo. Abbiamo parlato tanto di lettura, ma tu che lettore sei? LEPRE Lettura veloce, senza soffermarsi troppo sulle singole parole. TARTARUGA Lettura lenta, con analisi delle singole parole. RANA Lettura alterna, saltando alcune parti e focalizzandosi sulle più importanti (per esperti). Anche in questo caso non c'è un metodo corretto e uno sbagliato; ciascuno può adottare quello che preferisce in base alle circostanze (tempo a disposizione / obiettivo della lettura), a patto che comprenda sempre ciò che legge. Spero che le mie indicazioni teorico-pratiche vi siano servite per elaborare il vostro personale metodo! Buono studio!
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Ho fatto degli "appunti" su come studiare dal libro, spero possa esservi d'aiuto
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Studiare
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Suggerimenti, cosa scrivere e cosa non scrivere, revisione.
+ Lezioni di metodo di studio 5 A A.S. 2022/23 Prof.ssa Chiara Bassanelli + A Cos'è il metodo di studio? È la strada per organizzare in modo ottimale il proprio lavoro! ---- Quanto si deve studiare? Non esiste una risposta giusta; sei tu a doverlo stabilire! di grande aiuto predisporre un quadro orario settimanale per programmare il lavoro. GOD Importante: Stare seduti molte ore a studiare non serve: è la QUALITA' che conta e non la QUANTITA'. Quindi cerca di sfruttare al meglio il tuo tempo evitando di mangiare, usare il cellulare, guardare la televisione, fare disegnini su libro e/o quaderno. Per alcune di queste attività ci sono già dei momenti dedicati nel corso della giornata! 1. 2. 3. 4. Regole d'oro: Stare attenti in classe: ciò diminuirà di molto il tempo di studio a casa. Seguire con attenzione le interrogazioni: ti accorgerai che le domande dei prof. spesso si ripetono! Prendere appunti per focalizzare gli aspetti più importanti della lezione sul quaderno della disciplina o su un block notes dedicato. Quando si è assenti, è necessario e doveroso informarsi con i compagni (meglio se più di uno) su ciò che è stato svolto a scuola. Inizio: a scuola Prestare attenzione Ascoltare Appuntare Partecipare Fasi di studio Proseguiment O: a casa - ▬ Programmare Organizzare Leggere Schematizzare - Consolidamen to e verifica: a casa - Rielaborare Ripassare Applicare a scuola Chiedere chiarimenti Produrre apprendimento: qual è il tud? -. 03 UDITIVO 1. Gli stili di 01 VISIVO VERBALE Impari meglio leggendo, prendendo appunti e studiando direttamente sul testo! 02 VISIVO NON VERBALE Impari meglio osservando figure, simboli, video, disegni, sulla base della tua memoria visiva! Impari meglio ascoltando, leggendo...
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La Scuola Resa Facile
ad alta voce e partecipando ad una discussione/ dibattito! 04 CINESTETICO Impari meglio attraverso esperienze dirette, muovendoti durante lo studio e realizzando ricerche, esperimenti, ecc.! ☆---- 2. Motivazione allo studio STUDIARE PERCHE' Compila la scheda "I motivi per cui studio". Li TI PIACE STUDIARE? Vo Indica 3 momenti in cui hai studiato volentieri e perchè; indica 3 momenti in cui hai studiato di malavoglia e perchè. 3. Organizzazione del lavoro 1 Leggi sul diario che cosa devi fare per domani e/o i giorni successivi e trascrivilo su un foglio/ block notes 2 Valuta quanto tempo dovrai dedicare ai compiti scritti e quanto allo studio. Procedi indicando: -Quando vuoi iniziare e quando pensi di finire -Quale ordine intendi seguire -Quando decidi di dedicare del tempo al ripasso. 3 Ricorda di impostare come al pt 2 tutto il lavoro settimanale. Indica con frecce ed evidenziatore i compiti più impegnativi. 4 Ci sono molte attività che non sono imposte dalla scuola, ad esempio leggere un libro, decidere di essere interrogati in una certa disciplina, seguire il proprio hobby, praticare uno sport. Elenca i tuoi impegni sul diario! 5 Ricorda di: -stabilire quali sono i giorni in cui hai più tempo libero; -segnare sul diario anche impegni extrascolastici; -decidere quanto tempo dedicare al tuo hobby; -anticipare qualche impegno scolastico per alleggerire alcune giornate. LUNEDÌ Compiti con ora di inizio e fine + pause intermedie Attività extra / hobby / tempo libero Planning MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ - # Immagini e didascalie 4. Uso dei sussidi Paragrafi e capitoli Colori e frecce ● Immagini e didascalie Spesso le immagini valgono più delle parole perché aiutano a rendere più concreto quello che le parole non chiariscono o, talvolta, complicano. Le parole servono per spiegare le immagini, ma, molto spesso, attraverso le immagini del libro di testo o la visione di un breve video, è possibile strutturare un discorso organico e personale. Facciamo un esempio pratico: prendiamo il libro di geografia da pag 4 a 9 e creiamo la NOSTRA PERSONALE presentazione orale, senza preoccuparci di seguire l'ordine con cui il libro presenta le informazioni: mescoliamole insieme! Le immagini rappresentano il "gancio", l'appiglio da cui far iniziare il nostro discorso. Aiutiamoci con una piccola scaletta di informazioni sul quaderno! go + ● Paragrafi e capitoli Talvolta si ha la tendenza ad entrare nel vivo di un testo o di un esercizio senza aver letto con cura quali informazioni importanti ci vengano fornite dalla CONSEGNA (di un esercizio), dal TITOLO del capitolo e dei paragrafi attraverso cui l'unità del libro di testo è strutturata. Facciamo un esempio pratico: prendiamo il libro di geografia da pag 10 a 15 e proviamo a scrivere una presentazione dell'argomento SOLO utilizzando le informazioni provenienti dai titoletti dei paragrafi e dalle parole in grassetto. Sicuramente il tuo discorso non sarà ampio e forse superficiale, ma ti permetterà di avere una panoramica sull'intero capitolo, senza rischiare di avere dei "vuoti". af + Colori I colori sono belli: rallegrano i nostri libri e ci invogliano a darci da fare. Attenzione però a non abusarne! I nostri testi non devono diventare degli arcobaleni o, peggio, essere cosparsi di evidenziatore da cima a fondo senza criterio. È importante mettere in risalto parole ed espressioni chiave, ma ciò va fatto nel giusto modo: 1) evitare evidenziatori troppo liquidi che sporcano le pagine (personalmente consiglio i pastelli fluo gialli o verdi); 2) non scrivere MAI sul libro con le penne ma utilizzare SEMPRE la matita. I libri sono preziosi: prendiamocene cura; 3) aggiungere post-it sulla pagina per approfondimenti o note personali. Facciamo un esempio pratico: ad un colpo d'occhio la nostra pagina sarà ben ordinata e già impostata per uno studio più facile! go + Frecce Le frecce sono uno strumento importante per alleggerire schemi e mappe dal momento che SOSTITUISCONO delle parole. Sai che non tutte le frecce hanno lo stesso VALORE e SIGNIFICATO? 1) freccia semplice:;. Indica i nessi logici, i rapporti di causa - effetto, le associazioni tra più elementi. 2) freccia "doppia" : Ha valore conclusivo e la si utilizza per indicare l'evento finale a coclusione di un procedimento o di un episodio. E' il culmine che non possiamo dimenticare! 3) freccia della conseguenza: E una freccia orientata ondulata, utilizzabile anche verso il basso, che introduce la conseguenza di quanto detto. Facciamo un esempio pratico: a partire dallo schema fornito dall'insegnante, prova a VERBALIZZARE sul quaderno le informazioni, trasformando le frecce nelle parole "nascoste" corrispondenti. ܛܘ ܕ + 6. Elaborazione attiva del materiale 1. Distinguere te info importanti da quelle ehe-la sono meno. Farsi domande 2. Riformulare con parole proprie un concetto, una definizione. 3. Trasformare e organizzare le info in modo personale. 4. Attraverso immagini /video creare un "gancio" per ricordare a distanza di tempo. 5. NON-SI DEVE MAL STUDIARE-A MEMORIA. O "Io so già..." Strategie 43 Farsi domande Dopo aver letto un testo / un capitolo, poniti delle domande o sfrutta le domande guida offerte dall'insegnante o dal tuo stesso libro di testo. Qualora mancassero delle informazioni alle 5 W (what, when, where, who, why), potrai fare una piccola indagine personale o sottoporre le tue domande in classe. Facciamo un esempio pratico a partire dal tuo libro di testo! "lo so già..." Nelle diverse discipline è possibile incontrare argomenti che, in modo superficiale o approfondito, tu già conosci perché letti, studiati o incontrati nella vita quotidiana. Quindi, a tua scelta, prima o dopo la lettura di un argomento, annota su un post-it le tue conoscenze pregresse così da integrarle con le nuove. Facciamo un esempio pratico a partire dal tuo libro di testo! 1. 9 - Strategie Leggere ad alta voce. Quali sono gli aspetti positivi? 2. Sottolineare. E' molto importante non lasciare bianca, e quindi "non vissuta", la pagina del tuo libro poiché sarà fondamentale, in fase di revisione come aiuto alla memoria, avere un "appiglio" visivo. 3. Pensare ed immaginare. Durante lo studio è importante trasformarsi in piccoli critici, ponendosi in continuazione delle domande (es: Cosa aveva detto l'insegnante su questo punto? Cosa mi aveva colpito della spiegazione? Riesco a visualizzarmi ciò che sto leggendo? Quali domande potrei fare durante la prossima lezione?) Facciamo un esempio pratico a partire dal tuo libro di testo! 4. Scrivere quando si studia (la mia preferita!). Molte persone, mentre studiano, hanno la penna o la matita in mano per diversi motivi: - mantenere l'attenzione personalizzare lo studio focalizzare i concetti essenziali su un foglio attraverso una semplice mappa (vedi esempio fornito dall'insegnante) ragionare meglio sul testo, senza apprenderlo passivamente dal libro. E ■ 5. Ripassare. Cosa significa "ripassare"? Iniziare ogni volta a rileggere il capitolo del libro dalla prima parola del primo paragrafo? Naturalmente no! Il ripasso consiste nella revisione di tutto il lavoro personale creato e strutturato fino ad ora. Ciascuno può adottare la strategia che preferisce: da seduto o camminando; — - - nel pomeriggio o dopo cena; con il libro aperto o chiuso. Consiglio: alla fine del ripasso (soprattutto se per una verifica e quindi scandito su più giorni) è importante appuntarsi ciò che si sa meglio e ciò che invece ancora non si ha ben appreso così da poterlo riprendere il giorno successivo. Abbiamo parlato tanto di lettura, ma tu che lettore sei? LEPRE Lettura veloce, senza soffermarsi troppo sulle singole parole. TARTARUGA Lettura lenta, con analisi delle singole parole. RANA Lettura alterna, saltando alcune parti e focalizzandosi sulle più importanti (per esperti). Anche in questo caso non c'è un metodo corretto e uno sbagliato; ciascuno può adottare quello che preferisce in base alle circostanze (tempo a disposizione / obiettivo della lettura), a patto che comprenda sempre ciò che legge. Spero che le mie indicazioni teorico-pratiche vi siano servite per elaborare il vostro personale metodo! Buono studio!