Le origini dell'elegia latina
L'elegia latina trova le sue radici nella poesia greca, derivando dal termine "eelegein" usato per i canti funebri. Durante l'età augustea, questo genere poetico raggiunge il suo apice nella letteratura latina, distinguendosi per il focus sulla vicenda amorosa del poeta.
I poeti elegiaci più importanti di questo periodo sono Gallo, Tibullo, Properzio e Ovidio. Ognuno di loro ha contribuito in modo significativo allo sviluppo e alla popolarità dell'elegia romana.
Definizione: L'elegia è un componimento poetico scritto in distico elegiaco, con l'amore come tema dominante.
Highlight: L'elegia romana augustea si distingue da quella greca per l'equilibrio unico tra elementi oggettivi (storie d'amore mitiche) e soggettivi (esperienze personali del poeta).
La vita e l'opera di Tibullo vengono presentate in dettaglio. Nato prima del 50 a.C. nei pressi di Roma, Tibullo fu l'esponente principale del circolo di Messalla. La sua opera principale, il Corpus Tibullianum, comprende due libri di elegie.
Esempio: Nel primo libro delle elegie di Tibullo, cinque componimenti sono dedicati all'amata Delia, mentre tre si riferiscono a un giovinetto, dimostrando la versatilità tematica del poeta.
Vocabolario: Poesia pederotica - poesia d'amore rivolta anche agli uomini, un aspetto distintivo della produzione di Tibullo.