La vita di Tito Maccio Plauto è caratterizzata da molti aspetti interessanti che hanno influenzato il teatro romano antico.
Plauto nacque a Sarsina, nell'Umbria, intorno al 255 a.C. in una famiglia modesta. La sua carriera teatrale iniziò dopo varie esperienze lavorative, tra cui quella di attore in compagnie itineranti. Il suo talento come commediografo emerse quando iniziò ad adattare e riscrivere commedie greche per il pubblico romano, dando vita a quello che oggi conosciamo come il teatro plautino. L'autenticità delle commedie plautine è stata oggetto di numerosi studi: delle circa 130 opere a lui attribuite nell'antichità, solo 21 sono considerate autentiche dagli studiosi moderni.
La commedia plautina nella Roma antica rappresentava un genere teatrale molto popolare, caratterizzato da elementi distintivi come l'uso del latino colloquiale, personaggi stereotipati e trame basate su equivoci e inganni. Plauto aveva una straordinaria capacità di adattare le trame greche al gusto romano, inserendo riferimenti alla cultura locale e creando situazioni comiche che il pubblico poteva facilmente comprendere. Le sue opere più famose, come "Amphitruo", "Aulularia" e "Miles Gloriosus", mostrano una perfetta fusione tra elementi della commedia greca e la sensibilità romana. I suoi personaggi tipici includevano il servo astuto, il vecchio avaro, il giovane innamorato e il soldato fanfarone, figure che sono diventate archetipi della commedia occidentale. L'influenza di Plauto si è estesa ben oltre il suo tempo, ispirando autori come Shakespeare e Molière, e continua ancora oggi a essere rappresentato nei teatri di tutto il mondo.