Metamorfosi e Elegie dall'Esilio: Il Capolavoro e l'Addio
Le Metamorfosi sono il capolavoro di Ovidio: 15 libri in esametri con oltre 250 storie di trasformazioni! Il poeta racconta tutto, dalla creazione del mondo ai suoi tempi, usando la tecnica del "racconto nel racconto" unito dal filo conduttore della metamorfosi.
Gli dei non sono più figure superiori che controllano il destino, ma esseri pieni di amore, gelosia e vendette - proprio come gli esseri umani. Il linguaggio è elevato ma fluido, i personaggi non si sviluppano psicologicamente perché le storie sono brevi e intense.
Durante l'esilio a Tomi, Ovidio scrive le Tristia (5 libri senza destinatario specifico) e le Epistulae ex Ponto (4 libri con vari destinatari). Riprende il "canto del lamento" tipico dell'elegia, sperando invano nella grazia imperiale.
L'anticonformismo ovidiano sta tutto qui: l'amore non ha bisogno di sentimenti profondi, si nutre di finzione e inganno. Mentre per Tibullo e Properzio l'amore era serio, per Ovidio è un ludus - un gioco che deve essere fonte di piacere.
💡 Chiave di lettura: Ovidio democratizza l'amore rendendolo accessibile a tutti, non più privilegio di pochi eletti!