La dinastia giulio-claudia rappresenta uno dei periodi più significativi della storia romana, estendendosi dal 27 a.C. al 68 d.C.
La dinastia ebbe inizio con Augusto, il primo imperatore romano, che stabilì le fondamenta del principato attraverso una serie di riforme politiche e amministrative. Dopo di lui si susseguirono Tiberio, Caligola, Claudio e Nerone, ciascuno caratterizzato da un proprio stile di governo e da vicende spesso controverse. Durante questo periodo, Roma visse una fase di grande espansione territoriale e culturale, ma anche di tensioni politiche e sociali. La dinastia giulio-claudia si distinse per il tentativo di mantenere un equilibrio tra le antiche istituzioni repubblicane e il nuovo potere imperiale, sebbene con il passare del tempo si sia assistito a un progressivo rafforzamento dell'autorità del princeps.
Il periodo giulio-claudio fu anche caratterizzato da un notevole sviluppo della letteratura latina, con autori come Seneca, Lucano e Petronio che produssero opere di grande valore artistico e culturale. L'età giulio-claudia vide inoltre importanti opere pubbliche e un'intensa attività edilizia, che contribuirono a trasformare il volto di Roma e delle province. La dinastia si concluse con la morte di Nerone nel 68 d.C., aprendo la strada alla Dinastia Flavia che, con Vespasiano, Tito e Domiziano, avrebbe inaugurato una nuova fase della storia imperiale romana. L'eredità della dinastia giulio-claudia rimane fondamentale per comprendere l'evoluzione dell'impero romano e la transizione definitiva dalla repubblica al principato.