Particolarità della Terza Declinazione Latina: Casi Speciali e Forme Irregolari
La terza declinazione latino presenta diverse particolarità che meritano un'analisi approfondita. I nomi che terminano in -as, -atis e in -is, -itis mostrano una flessibilità particolare nel genitivo plurale, potendo assumere la desinenza -ium, nonostante appartengano al primo gruppo. Questa caratteristica si osserva in nomi come Arpinās (arpinate), Samnis (sannita) e Quirīs (quirite), che rappresentano esempi significativi di questa variazione morfologica.
Definizione: I sostantivi neutri della terza declinazione che terminano in -ăl e -ăr, con genitivo singolare in -ălis e -ăris, presentano una peculiarità fondamentale: possiedono solo la forma singolare e l'ablativo singolare termina in -e.
Un gruppo particolare di sostantivi manifesta caratteristiche uniche nell'accusativo singolare, terminando in -im, e nell'ablativo singolare, terminando in -i. Tra questi troviamo parole di uso comune come amussis (riga), sitis (sete), e tussis (tosse). Questa particolarità morfologica rappresenta un'eccezione importante alle regole generali della declinazione.
I nomi di città e fiumi che terminano in -is seguono questo stesso schema particolare. Esempi significativi includono Neapolis (Napoli), che forma l'accusativo Neapolim e l'ablativo Neapoli, e Tiberis (Tevere), con l'accusativo Tiberim e l'ablativo Tiberi. Questa regola specifica per i nomi geografici costituisce un elemento importante nella comprensione delle particolarità declinazioni latine.