La vita e opere di Marco Tullio Cicerone rappresenta uno dei capitoli più significativi della storia romana antica. Nato nel 106 a.C. ad Arpino, Cicerone si distinse come brillante oratore, filosofo e uomo politico, lasciando un'impronta indelebile nella cultura latina.
L'importanza delle orazioni di Cicerone nella politica romana si manifesta attraverso i suoi numerosi discorsi che hanno plasmato il corso degli eventi politici della Repubblica. Le sue orazioni più celebri, come le Catilinarie e le Filippiche, mostrano la sua straordinaria capacità di utilizzare la parola come strumento di persuasione e di potere. La sua eloquenza non era solo una questione di stile, ma un mezzo per difendere i valori della Repubblica e influenzare le decisioni politiche più importanti del suo tempo. Attraverso i suoi scritti retorici, come il "De Oratore" e l'"Orator", Cicerone ha codificato i principi dell'arte oratoria, creando un modello che è stato studiato e imitato per secoli.
L'influenza di Cicerone sulla retorica e filosofia greca è stata fondamentale per la trasmissione del pensiero ellenico al mondo latino. Cicerone non si limitò a tradurre le opere filosofiche greche, ma le reinterpretò adattandole alla mentalità romana, creando un vocabolario filosofico latino che ancora oggi influenza il nostro modo di pensare e parlare. I suoi trattati filosofici, come il "De Officiis" e il "De Re Publica", rappresentano una sintesi originale tra il pensiero greco e i valori romani, dimostrando la sua capacità di mediare tra due culture. La sua opera ha contribuito in modo decisivo alla formazione dell'ideale dell'humanitas romana, un concetto che unisce l'eccellenza intellettuale alla virtù morale e all'impegno civile.