Il Simbolismo rappresenta uno dei movimenti letterari più significativi della fine dell'Ottocento, caratterizzato da una profonda ricerca di corrispondenze tra il mondo sensibile e quello spirituale.
Il movimento nasce in Francia con la pubblicazione del "Manifesto del Simbolismo" di Jean Moréas nel 1886, diffondendosi poi in tutta Europa. Gli autori del Simbolismo francese come Baudelaire, Rimbaud e Mallarmé sviluppano una nuova concezione della poesia, dove le parole non descrivono direttamente la realtà ma evocano significati nascosti attraverso simboli e suggestioni. Questa corrente si intreccia con il Decadentismo e simbolismo, creando un linguaggio poetico innovativo che influenza profondamente la letteratura europea.
Nel contesto italiano, il Simbolismo autori italiani trova espressione nelle opere di Giovanni Pascoli e Gabriele D'Annunzio, che interpretano questa tendenza in modo originale. Pascoli sviluppa una poetica del "fanciullino" dove gli oggetti quotidiani diventano simboli di significati profondi, mentre D'Annunzio elabora un estetismo raffinato che fonde sensualità e spiritualità. Questi autori sono fondamentali nel Programma italiano 5 superiore e nel Programma italiano quinta superiore liceo scientifico, dove vengono studiati approfonditamente insieme ad altri esponenti del movimento. La loro influenza si estende anche al Programma italiano quinta superiore Scienze umane e al Programma letteratura italiana di altri indirizzi scolastici, evidenziando l'importanza del movimento simbolista nella formazione culturale degli studenti. Il Simbolismo schema tipico prevede l'uso di analogie, sinestesie e corrispondenze tra elementi naturali e stati d'animo, creando una poesia che va oltre la semplice descrizione per raggiungere una dimensione più profonda e suggestiva della realtà.