Caratterizzazione di Don Abbondio e linguaggio

La descrizione di Don Abbondio è un elemento centrale del primo capitolo dei Promessi Sposi. Manzoni lo presenta come un uomo pacifico, tranquillo e abitudinario, caratteristiche che emergono dal suo modo di camminare, di sfogliare il breviario e di guardarsi intorno.

Analisi psicologica di Don Abbondio: Il suo carattere pauroso traspare chiaramente dal dialogo con i bravi e dalla sua reazione alla loro vista. La sua filosofia di vita è quella della neutralità, cercando sempre di schierarsi dalla parte del più forte per evitare problemi.

Manzoni giustifica in parte questo comportamento, spiegando che Don Abbondio vive in una società violenta, dove il più debole è destinato a soccombere. Lo paragona a un vaso di terracotta costretto a viaggiare in compagnia di vasi di ferro.

Quote: "Il nostro Abbondio, non nobile, non ricco, coraggioso ancor meno, s'era dunque accorto, prima quasi di toccar gli anni della discrezione, d'essere, in quella società, come un vaso di terra cotta, costretto a viaggiare in compagnia di molti vasi di ferro."

Il linguaggio utilizzato nel capitolo varia a seconda dei personaggi e delle situazioni:

1. Don Abbondio usa un registro più formale
2. I bravi hanno un linguaggio più diretto e minaccioso
3. Perpetua si esprime in modo più colloquiale
4. Il narratore usa un linguaggio accurato e preciso
5. Le grida riportate da Manzoni riproducono il linguaggio burocratico del '600

Highlight: La varietà linguistica contribuisce a caratterizzare i personaggi e a rendere più vivace e realistica la narrazione.

L'ironia manzoniana è presente in diverse parti del capitolo, in particolare nella descrizione dei soldati spagnoli, presentati come protettori che in realtà opprimono la popolazione.

Esempio di ironia: Manzoni afferma che i cittadini erano fortunati ad avere questi soldati che "insegnavano la modestia alle donne" e "accarezzavano le spalle degli uomini".

Questa ironia serve a Manzoni per criticare sottilmente la società dell'epoca e le sue ingiustizie.

Introduzione all'ambientazione e ai personaggi

Il primo capitolo dei Promessi Sposi si apre con una dettagliata descrizione del paesaggio lombardo, introducendo il lettore all'ambientazione della storia. Manzoni presenta il borgo dove si svolgeranno gli eventi, situato lungo una strada che costeggia il lago di Como.

Il protagonista di questo capitolo è Don Abbondio, il parroco del paese, che viene introdotto mentre passeggia lungo la strada. La sua camminata e il suo comportamento rivelano immediatamente la sua natura cauta e abitudinaria.

Highlight: La descrizione di Don Abbondio è fondamentale per comprendere il suo carattere e il suo ruolo nella storia.

L'incontro cruciale avviene quando Don Abbondio si imbatte in due figure minacciose, i bravi, che gli impongono di non celebrare il matrimonio tra Renzo e Lucia, poiché il loro signore, Don Rodrigo, si oppone a questa unione.

Quote: "Questo matrimonio non s'ha da fare, né domani, né mai."

Manzoni approfitta di questo episodio per descrivere la società dell'epoca, caratterizzata da una netta divisione tra oppressori e vittime, dove la legge spesso non viene rispettata.

Definizione: I bravi erano sgherri al servizio dei nobili, utilizzati per intimidire e imporre la volontà dei loro padroni.

Il capitolo si conclude con Don Abbondio che, sconvolto, rientra in casa e confida l'accaduto alla sua serva Perpetua, dopo un iniziale battibecco.