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23/10/2022
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Le 9 parti del discorso nell'analisi grammaticale 1) L'articolo Tipo: - determinativo (il, lo, la, i, gli, le) - indeterminativo (un, uno, una) - partitivo (del, dello, della, dei, degli, delle) Genere: maschile o femminile Numero: singolare o plurale 2) Il nome Tipo: - proprio: identifica in modo univoco un individuo o un'entità (Mario, Rossi, Milano...) - comune: identifica in modo generico gli elementi, facendo riferimento alla categoria (cuoco, muro, cane...) - concreto: indica persone, animali e oggetti che si possono conoscere attraverso i sensi, ossia vedere, toccare, udire, annusare, gustare (casa, mattone, macchina...) - astratto: indica idee, sensazioni, concetti che non sono tangibili, che non si possono sperimentare con i sensi (amore, gioia, odio...) - individuale: indica un singolo individuo o entità (persona, animale, cosa, concetto) - collettivo: indica un insieme di cose, persone o animali (stormo, branco, gente...) Genere: maschile o femminile Numero: singolare o plurale Struttura morfologica: - primitivo: costituito solo da una radice e una desinenza (uomo, vaso, casa...) - derivato: formato con l'aggiunta di prefissi e/o suffissi (cittadino, ingiustizia) - composto: formato da due o più parole (camposanto, sordomuto, benestare...) - alterato: formato con diminutivi, accrescitivi, vezzeggiativi, dispregiativi (casina, casona, casetta, casaccia) 3) L'aggettivo Tipo: - qualificativo: descrive la qualità di qualcuno o qualcosa (bello, brutto, semplice, interessante...) - possessivo (mio, tuo, suo, nostro, vostro, loro) - dimostrativo (questo, quello, codesto, stesso, medesimo) - indefinito (tutto, alcuno, molto, tanto, ciascuno,...
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poco, nessuno, altro, certo, parecchio, quanto, troppo, tale, vario, alquanto, diverso, altrettanto, qualche, qualsiasi, qualunque, ogni) - numerale: cardinale (uno, due, tre... )/ ordinale (primo, secondo, terzo...)/ moltiplicativo (doppio, triplo, quadruplo...) / distributivo (a uno a uno, a due a due...) - interrogativo / esclamativo (che, quale, quanto) Genere: maschile o femminile Numero: singolare o plurale Struttura (solo per gli aggettivi qualificativi): - primitivo: costituito solo da una radice e una desinenza (alto, dritto, onesto, rosso...) - derivato: formato con l'aggiunta di prefissi e/o suffissi (criticabile, ombroso, infelice...) - composto: formato da due o più parole (sacrosanto, agrodolce...) - alterato: formato con diminutivi, accrescitivi, vezzeggiativi, dispregiativi (bellino, birbantello, golosone, poveraccio) Grado (solo per gli aggettivi qualificativi): - positivo (forma base) - comparativo: di minoranza (meno... di... )/ uguaglianza (tanto... quanto...) / di maggioranza (più... di...) - superlativo: relativo (il più ... di / assoluto (-issimo) 4) Il pronome Tipo: - personale soggetto (io, tu, noi, voi...) - personale complemento (me, te, ci...) - possessivo (il mio, il tuo...) - dimostrativo (questo, codesto, quello, stesso, medesimo, costui, colui, ciò) - indefinito (uno, qualcuno, ognuno, nessuno, alcuno, altro, chiunque, qualcosa, alcunché, checché, niente, nulla, poco, molto, alquanto, diverso, vario, parecchio, tanto, troppo, altrettanto, tutto, certo); - relativo (che, cui, chi, il quale) - misto (chi, quanto: chi fa la, l'aspetti; quanto detto non è vero...) - interrogativo / esclamativo (chi, che, quale, quanto). Genere: maschile o femminile Numero: singolare o plurale Persona (per i pronomi personali): prima, seconda, terza Funzione (per i pronomi personali complemento): oggetto diretto (complemento oggetto), oggetto indiretto (complemento di termine) 5) Il verbo Coniugazione: - are (prima) - ere (seconda) - ire (terza) - propria (essere e avere) Forma: - attiva (mangio, dorme...) - passiva (è bevuto, sono stato spiato...) - riflessiva (si sveglia, mi lavo...) - pronominale (ce la faccio...) Tipo: - transitivo (regge un oggetto diretto) - intransitivo (non regge un oggetto diretto) Modo e Tempo: - indicativo (presente, passato prossimo, imperfetto, trapassato prossimo, passato remoto, trapassato remoto, futuro semplice, futuro anteriore) - congiuntivo (presente, passato, imperfetto, trapassato) - condizionale (presente, passato) - imperativo - infinito (presente, passato) - participio (presente, passato) - gerundio (presente, passato) Numero: singolare o plurale Persona: prima, seconda o terza 6) L'avverbio Categoria: - avverbio: parola invariabile che precisa circostanze e modi in cui si svolge un evento o un'azione (bene, male, velocemente...) - locuzione avverbiale: gruppo di parole che svolge la funzione di avverbio (a poco a poco, all'improvviso, in un batter d'occhio, alla svelta...) Tipo: - di modo: indica la maniera in cui viene svolta un'azione (lentamente, onestamente, facilmente, faccia a faccia, a gattoni...) - di tempo: indica la circostanza o il periodo in cui avviene un fatto (ora, adesso, ancora, oggi, domani, ieri, recentemente, tardi, una volta, per tempo, all'improvviso...) - di luogo: indica il luogo in cui avviene un'azione o dove si trovano persone o cose (qui, lì, vicino, ovunque, altrove, qua sotto, là sopra...) - di quantità: indica, in modo indefinito, la quantità della parola, verbo o aggettivo, che accompagna (poco, molto, abbastanza, almeno, circa, niente...) - di affermazione: conferma o intensifica il significato dell'elemento al quale si riferisce (proprio, appunto, precisamente, davvero, affatto, senza dubbio...) - di negazione: esprime una valutazione negativa rispetto all'informazione comunicata (non, nemmeno, neanche, neppure, niente affatto...) - di dubbio: indica un'incertezza (se, forse, magari, chissà, probabilmente, quasi quasi...) - interrogativo: introduce una domanda diretta (Dove? Quando? Come? Perché?...) - esclamativo: introduce un'esclamazione (Come! Quanto!...) - presentativo: annuncia, introduce qualcosa (Ecco!) Grado: -positivo (forma base) comparativo: di minoranza (meno... )/ di uguaglianza (tanto quanto ... )/ di maggioranza (più...) - superlativo: relativo (il più possibile) / assoluto (-issimamente) Alterazione (eventuale): - diminutivo (pianino...) - accrescitivo (benone...) - peggiorativo (malaccio...) 7) La preposizione Categoria: - propria: preposizione in senso stretto (di, a, da, in, con, su, per, tra, fra) - impropria: aggettivo, verbo o avverbio usato in funzione di preposizione (davanti, dentro, dietro, fuori, lontano, lungo, mediante, oltre, secondo, senza, sopra, sotto, verso, vicino, durante, eccetto...) - locuzione prepositiva: formata da una locuzione avverbiale + una preposizione (in mezzo a, in cima a...) oppure da un avverbio + una preposizione (contrariamente a, lontano da, insieme a...) Struttura morfologica: - semplice (di, a, da, in, con, su, per, tra, fra) - articolata (del, al, dal, nel, sul...) 8) La congiunzione Forma: - congiunzione: unisce due elementi in una frase o due frasi in un periodo (e, o, perché, affinché, infatti...) - locuzione congiuntiva: sequenza di più parole con funzione di congiunzione (dal momento che, ogni volta che, anche se, a patto che...) Funzione e Tipo: - coordinante: unisce due frasi mettendole sullo stesso livello • copulativa (e, ed, né, anche, pure, inoltre, perfino, neanche, nemmeno, neppure...) alternativa (o, oppure, altrimenti, ovvero...) ● • avversativa (ma, però, eppure, tuttavia, al contrario, anzi, piuttosto, invece, mentre, eppure...) • correlativa (sia ... sia, o ... o, e .... e, né ... né, non solo... ma anche, tanto ..quanto, così... come) - subordinante: unisce due frasi mettendo una in relazione di dipendenza dall'altra • causale (poiché, perché, siccome, dato che, visto che, giacché...) • dichiarativa (che, come...) • condizionale (se, a condizione che, qualora, purché...) • concessiva (nonostante, sebbene, anche se, malgrado...) • consecutiva (tanto... che, così ... che, a tal punto ... che ...) • finale (perché, affinché...) • temporale (quando, mentre, finché, dopo che...) 9) L'interiezione Forma: - propria: usata solo nelle esclamazioni (Ahi!, Oh!, Ah!, Uff!...) - impropria: usata nelle esclamazioni, ma non solo (Coraggio!, Peccato!...) - locuzione interiettiva: due o più parole usate come esclamazione (Santo cielo!, Povero me!, Per amor del cielo!...) Tipo: - di stupore (Davvero!, Diamine!, Accidenti!...) - di dolore (Ahi!, Ahimè!, Ohi!...) - di gioia (Evviva!, Viva!...) - di dubbio (Boh!, Mah!...) - di noia (Uffa!, Auff!...)