Il poema epico cavalleresco rappresenta uno dei generi letterari più significativi della letteratura italiana rinascimentale, che fonde elementi dell'epica classica con le tradizioni cavalleresche medievali.
Ludovico Ariosto, figura centrale del Rinascimento italiano, ha dato vita al capolavoro del genere con l'Orlando Furioso, opera che riprende e sviluppa le vicende narrate nell'Orlando Innamorato di Matteo Maria Boiardo. L'opera si distingue per la sua complessa struttura narrativa, caratterizzata da molteplici intrecci e personaggi che si intrecciano in una trama ricca di avventure, magie e passioni. La tecnica dell'entrelacement, ovvero l'intreccio di più storie parallele, permette all'autore di mantenere alta la tensione narrativa e di creare un'opera di straordinaria complessità.
Tra i personaggi principali spicca la figura di Angelica, simbolo della bellezza irraggiungibile e causa della follia di Orlando, e le altre figure femminili nell'Orlando Furioso che rappresentano diversi archetipi della donna rinascimentale. L'opera si caratterizza per la presenza di temi fondamentali come la pazzia d'amore, la ricerca dell'identità, il contrasto tra ragione e passione. Il poema si inserisce perfettamente nel contesto del poema epico-cavalleresco nel Rinascimento, periodo in cui il genere raggiunge il suo massimo splendore grazie alla capacità di fondere elementi classici, medievali e contemporanei in una sintesi originale. Le caratteristiche del poema cavalleresco includono l'uso dell'ottava rima, la presenza di elementi fantastici e soprannaturali, l'intreccio di più vicende parallele e la rappresentazione idealizzata del mondo cavalleresco, elementi che Ariosto padroneggia con maestria insuperabile.