Riassunto
Orlando continua la ricerca di Angelica, seguendola in Francia e in altri luoghi. Durante la sua ricerca, sente una voce piangere e vede un cavaliere che porta con sé una donna. Convinto che sia Angelica, lo insegue e giunge così ad un grande palazzo nel bosco. Entrato nel palazzo, il cavaliere e la donna scompaiono. Orlando cerca inutilmente per tutte le stanze e sale del palazzo, mentre altri cavalieri, tra cui Ferraù, Brandimarte, Re Gradasso e il Re Sacripante, si uniscono alla ricerca. Nonostante i loro sforzi, nessuno riesce ad uscire dal palazzo a causa di un inganno. Dopo aver cercato per tutto il palazzo, Orlando capisce che potrebbe essere troppo tardi e decide di uscire per cercare nel bosco. Mentre cerca, sente la voce di Angelica e torna nel palazzo, ma senza successo.
Nel frattempo, Ruggiero, inseguito da un gigante che ha rapito Bradamante, entra anch'egli nel palazzo. Anche lui non riesce a trovare né il gigante né la donna e viene intrappolato nella ricerca. Alla fine, una voce lo fa tornare nel palazzo, continuando la sua ricerca.
Analisi
1) Ripetizioni
- Campo semantico della apparenza: il verbo "parer"
- Campo semantico della vanità: espressioni come "vano" e "invano"
- Espressioni di ricerca: "di qua…di là" "di su…di giù"
2) Altre caratteristiche - Atlante: visto come un doppio di Ariosto
- Scorrevolezza del testo: nonostante le molte vicende, Ariosto garantisce unità al poema.
Interpretazione del testo
Il palazzo rappresenta una metafora della vita in cui gli uomini possono perseguire affannosamente obiettivi illusori, consumando tempo e fatica inutilmente, senza riuscire a raggiungerli. Questo tema compare più volte nel poema, come nell'episodio della fuga di Angelica (canto primo) e nel viaggio di Astolfo sulla luna (canto XXXIV).
Orlando Furioso
Il poema cavalleresco "Orlando Furioso" è stato scritto nel 1505 da Ariosto con l'intento di continuare le vicende dell'"Orlando Innamorato" di Matteo Maria Boiardo. Anche Ariosto, come Boiardo, ha scritto l'opera per la famiglia Estense di Ferrara. La struttura del poema è composta da 46 canti in ottave, con versi endecasillabi a rima alternata. I principali temi trattati sono quelli del ciclo carolingio, ovvero la guerra, e quelli del ciclo bretone, ossia l'amore e la magia.
La trama si divide in due filoni: il racconto d'armi, che riguarda tutti gli eroi del poema, e le vicende romanzesche, che narrano le storie d'amore di Orlando per Angelica e di Ruggiero per Bradamante.
Ludovico Ariosto
Ludovico Ariosto nasce a Reggio Emilia l'8 settembre 1474. Dopo la morte del padre, accetta un incarico del capitano, diventando così una figura importante nella società dell'epoca. Il poeta mostra una grande padronanza della lingua e della metrica, oltre a un'abile capacità nel creare un'opera dal grande impatto letterario.
Questa interpretazione del 12° canto dell'Orlando Furioso e del contesto in cui è stato scritto offre un'analisi approfondita delle tematiche trattate e del contesto in cui è nato questo importante poema cavalleresco. Ariosto con il suo palazzo incantato di Atlante continua a stimolare l'immaginazione di generazioni di lettori.