Il Marinismo e la Poesia Barocca nel Seicento Italiano
Il Barocco letteratura trova la sua massima espressione nella figura di Giambattista Marino, poeta che rivoluzionò completamente il panorama letterario del Seicento. La sua poetica, incentrata sulla meraviglia e sullo stupore, rappresenta perfettamente le caratteristiche del Barocco, periodo caratterizzato da una forte opposizione alle regole classicistiche e da una ricerca costante del consenso del pubblico attraverso effetti sorprendenti.
Definizione: Il marinismo fu una corrente letteraria del Seicento italiano che si caratterizzò per l'uso di metafore ardite, figure retoriche complesse e temi inusuali, con l'obiettivo principale di suscitare meraviglia nel lettore.
Il fenomeno del marinismo, nato dal successo di Marino, si diffuse rapidamente in tutta Italia, creando una vera e propria scuola poetica. Gli autori marinisti si dedicarono alla ricerca di metafore audaci e soggetti inaspettati, stabilendo delle convenzioni non scritte che definivano come perseguire l'effetto della meraviglia. Questo approccio innovativo alla poesia si manifestò in due direzioni principali: lo sperimentalismo creativo e una tendenza più estrema verso il bizzarro e il sorprendente.
La seconda generazione di marinisti, tra cui spicca Giacomo Lubrano, introdusse nelle composizioni una riflessione più profonda sui temi esistenziali, in particolare sulla morte. In contrasto, poeti come Ciro di Pers rappresentarono un marinismo più moderato, influenzato dalla reazione classicistica di metà secolo. Non mancarono le voci critiche, come quella di Tommaso Stigliani, che dopo un iniziale approccio barocco, tornò a un più tradizionale modello petrarchesco.