I Complementi - Parte 1
Questa sezione introduce i principali complementi dell'analisi logica, fornendo definizioni ed esempi per ciascuno.
Il complemento predicativo del soggetto è un aggettivo o nome che completa il significato del predicato riferendosi al soggetto. Si usa con verbi passivi, appellativi, elettivi, estimativi ed effettivi.
Esempio: In "Mario è stato eletto presidente", "presidente" è complemento predicativo del soggetto.
Il complemento predicativo dell'oggetto è invece un aggettivo o nome che completa il predicato riferendosi al complemento oggetto. Si usa con verbi attivi.
Esempio: In "Considerano Paolo un genio", "genio" è complemento predicativo dell'oggetto.
Il complemento oggetto indica su chi o cosa ricade l'azione espressa dal verbo, rispondendo alle domande "chi?" o "che cosa?".
Il complemento d'agente indica chi compie l'azione in una frase passiva, rispondendo alla domanda "da parte di chi?".
Il complemento di termine indica a chi è rivolta l'azione, rispondendo a "a chi?" o "a che cosa?". Affini ad esso sono i complementi di vantaggio e svantaggio.
Highlight: I complementi di vantaggio e svantaggio indicano a beneficio o a danno di chi si compie un'azione.
Il complemento di specificazione specifica il significato del nome da cui dipende, rispondendo a "di chi?" o "di che cosa?". Ad esso sono affini:
- Il complemento di abbondanza
- Il complemento di privazione
- Il complemento di materia
- Il complemento di denominazione
Definizione: Il complemento partitivo indica il tutto di cui si considera una parte, rispondendo a "tra chi?" o "tra quali cose?".