Alessandro Manzoni rappresenta una delle figure più significative della letteratura italiana dell'Ottocento, la cui opera più celebre "I Promessi Sposi" ha segnato profondamente la storia del romanzo italiano.
La vita privata di Manzoni fu segnata da importanti eventi che influenzarono la sua produzione letteraria. Nato a Milano nel 1785, visse tra Milano e Parigi, dove entrò in contatto con gli ideali illuministi. La sua conversione al cattolicesimo nel 1810 influenzò profondamente la sua visione letteraria e morale. Ebbe due matrimoni: il primo con Enrichetta Blondel, dalla quale ebbe numerosi figli, e dopo la sua morte si risposò con Teresa Borri. La sua vita familiare fu segnata da numerosi lutti, che contribuirono a plasmare la sua visione della Provvidenza divina, tema centrale nelle sue opere.
Le opere di Manzoni più importanti comprendono non solo il capolavoro "I Promessi Sposi", ma anche gli Inni Sacri, le tragedie "Il Conte di Carmagnola" e "Adelchi", e importanti scritti teorici sulla lingua e sulla letteratura. "I Promessi Sposi" rappresenta il culmine della sua produzione, un romanzo storico ambientato nel XVII secolo che narra le vicende di Renzo e Lucia, due giovani promessi sposi il cui matrimonio viene ostacolato dal potente Don Rodrigo. Il romanzo attraversò tre edizioni (1821-1827, 1827 e 1840-1842), con la versione definitiva che adottò il fiorentino come lingua di riferimento, contribuendo così all'unificazione linguistica dell'Italia. La trama dei Promessi Sposi si intreccia con eventi storici reali come la peste del 1630 e la carestia, creando un affresco storico-sociale dell'Italia del Seicento che affronta temi universali come la giustizia, la fede, il potere e la Provvidenza divina.