La lirica greca rappresenta una delle forme più significative dell'espressione poetica nell'antica Grecia, sviluppatasi tra il VII e il V secolo a.C.
La lirica corale e monodica costituiscono i due principali filoni di questa tradizione poetica. La lirica monodica veniva eseguita da un singolo cantore che si accompagnava con la lira, trattando temi personali come l'amore, la guerra e le emozioni individuali. Tra i principali esponenti troviamo Saffo, Alceo e Anacreonte. La lirica corale invece veniva eseguita da un coro accompagnato da musica e danza, ed era dedicata principalmente a celebrazioni pubbliche e religiose.
Il ditirambo rappresentava una forma particolare di composizione corale, originariamente dedicata al culto di Dioniso. Questi canti corali in onore di Dioniso erano caratterizzati da un'intensa emotività e venivano eseguiti durante le festività religiose. L'epinicio era invece un componimento corale che celebrava le vittorie negli agoni sportivi, di cui Pindaro fu il massimo esponente. La struttura della poesia greca antica si basava su precise regole metriche e si distingueva per l'uso di dialetti specifici: il dorico per la lirica corale, l'eolico e lo ionico per quella monodica. I principali autori della lirica corale includono Simonide, Bacchilide e Pindaro, mentre la lirica monodica vede tra i suoi massimi esponenti Alceo, Saffo e Anacreonte. Questa ricca tradizione poetica ha profondamente influenzato la letteratura occidentale, trasmettendo modelli espressivi e tematiche che sono rimaste vitali fino ai giorni nostri.