La Lirica Corale di Bacchilide: Epinici e Ditirambi
La lirica corale greca trova una delle sue massime espressioni nell'opera di Bacchilide, poeta che si distinse particolarmente nella composizione di epinici. La sua produzione poetica, riscoperta alla fine del 1800, comprende 14 epinici e 6 ditirambi, rappresentando un importante contributo alla poesia greca antica.
Gli epinici di Bacchilide si caratterizzano per una struttura che, pur mantenendo elementi comuni con quelli di Pindaro, presenta peculiarità distintive. Mentre Pindaro privilegia l'aspetto gnomico, Bacchilide pone maggiore enfasi sulla celebrazione dell'evento sportivo, creando composizioni dal carattere più festoso e dinamico. La lirica corale di Bacchilide si distingue anche per l'estensione irregolare dei componimenti, suggerendo una possibile composizione estemporanea in occasione delle vittorie celebrate.
Evidenziazione: La peculiarità degli epinici di Bacchilide risiede nel trattamento del mito, che diventa parte essenziale della narrazione poetica, non solo come ornamento ma come veicolo di messaggi morali profondi.
L'esempio di epinicio più significativo è il III, dedicato a Ierone di Siracusa, dove il poeta narra la vicenda di Creso come se fosse un mito. Questo componimento illustra perfettamente come Bacchilide utilizzi il racconto storico-mitologico per trasmettere un messaggio morale sulla precarietà della condizione umana e sull'importanza della pietà religiosa.