Il Corpus Theognideum: Un'Opera Fondamentale dell'Antica Grecia
Il Corpus Theognideum rappresenta una delle più importanti raccolte di versi dell'antica Grecia, tradizionalmente attribuita a Teognide. Questa silloge comprende 1389 versi ed era ampiamente utilizzata durante i simposi, dove il canto rappresentava un'attività centrale. La raccolta include opere di diversi autori come Tirteo e Mimnermo, oltre a testi di autori sconosciuti.
Definizione: La sphragis (sigillo) era un elemento distintivo che Teognide utilizzava per marcare i suoi versi come autentici. Poteva manifestarsi in diverse forme: dal nome dell'autore a un oggetto materiale, fino all'espressione della sophia aristocratica.
L'aristocrazia antica Grecia emerge come tema centrale nell'opera, riflettendo i valori e le preoccupazioni di una classe sociale in declino. Teognide, appartenente all'élite aristocratica di Megara, esprime il suo disgusto verso i non aristocratici e critica aspramente il clima politico ostile alla nobiltà. Il poeta visse in un periodo di grandi cambiamenti sociali, quando il potere aristocratico veniva minacciato dall'ascesa del demos.
La trasmissione del sapere aristocratico rappresenta un elemento fondamentale del Corpus. Teognide si rivolge spesso a Cirno, il suo giovane discepolo, trasmettendogli i valori fondamentali dell'aristocrazia: coraggio (andreia), virtù (areté), lealtà (pistis) e giustizia (dike). Questi insegnamenti formano un vero e proprio manuale del "buon aristocratico".