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Sant’agostino, Anselmo d’Aosta, Tommaso d’Aquino, Tommaso Campanella, Rivoluzione scientifica, Galileo Galilei

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Dennis Santopietro IVG
SANT'AGOSTINO D'IPPONA
Agostino nasce nell'Africa romana, a Tagaste (Algeria) nel 354. Nella prima fase della sua vit

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Dennis Santopietro IVG SANT'AGOSTINO D'IPPONA Agostino nasce nell'Africa romana, a Tagaste (Algeria) nel 354. Nella prima fase della sua vita aderì alla predicazione dei manichei (setta religiosa di origine Persiana, si riteneva che esistessero due principi: il male "materiale" e il bene "spirituale") ciò andava fortemente contro il cristianesimo per il quale esisteva un unico principio, quello del bene, ovvero Dio che è rivelato e personale. Agostino si convertì al cristianesimo in tarda età a Milano nel 387, verrà considerato un padre della Chiesa il quale recupererà le filosofie antiche e le adatterà in chiave cristiana contribuendo alla creazione di una forma definita del cristianesimo (tutto ciò che è pagano viene convertito come lo scetticismo e lo stoicismo) Agostino introduce la creazione come atto volontario da cui ne deriva la questione del tempo le sue opere più importanti sono "le confessioni" tra la sua anima e il dialogo con Dio e "la città di Dio" in cui parlerà della città terrena e ultraterrena. Periodo della patristica è la fase in cui i padri della Chiesa elaborano la dottrina del Cristianesimo fino all'8 secolo -Credi per capire (crede ut intelligas) Agostino non traccia un confine netto fra filosofia e teologia, per lui infatti la filosofia è la ricerca della felicità che non può che culminare in Dio...

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ed è mossa dalla comprensione dei misteri della fede, secondo lui fede e ragione, se ci si interroga su un qualcosa di oscuro, portano alla stessa conclusione: la fede indica la via per ottenere risposte ultime sulla salvezza dell'uomo, la ragione aiuta a chiarire i contenuti -Posizione contro gli scettici Secondo Agostino la filosofia coincide con la ricerca della felicità che si trova solo in Dio per questo avrà una posizione contro gli scettici, i quali ritenevano che il vero non fosse conoscibile, egli dirà che l'essere che sbaglia e che cade in errore è il primo principio vero di cui non si può dubitare "si fallor, sum" l'errore dunque garantisce l'esistenza di chi lo commette; questa posizione verrà ripresa da Cartesio nel 1500 con "cogito ergo sum", "penso quindi sono". -Concezione di Dio Per Agostino Dio è rivelato e personale (al contrario di Plotino che riteneva fosse impersonale, un principio superiore da cui ogni cosa deriva in modo necessario), in Dio risiedono le idee, i modelli originari di tutte le realtà ed è sulla base di questi modelli che Dio crea il mondo, il mondo secondo Agostino verrà creato grazie ad un atto reale che produrrà il mondo dal nulla, la sua attività è mossa dalla volontà e dunque la creazione del mondo è un gesto deliberato in piena libertà decisionale. -La dottrina dell'illuminazione Per Agostino Dio svolge un ruolo attivo nella conoscenza umana, Dio per amore ci ha trasmesso la conoscenza, il processo di conoscenza è un'illuminazione che viene proiettata in tutte le anime in modo tale che si possano cogliere quelle verità immutabili che non potrebbero essere ricavate dall'esperienza sensibile, e che invece sono presenti nella mente di Dio sotto forma di idee. (versione cristiana della reminiscenza platonica) Dio dunque è il garante di tutte le verità sia quelle ricavabili dall'esperienza sensibile sia di quelle colte con la mente. -la volontà e il male. Agostino si allontana dall'intellettualismo (posizione per cui la ragione è l'elemento più importante per spiegare l'azione umana, "gli uomini agiscono in base a ciò che conoscono, es Socrate - nessuno sbaglia volontariamente ma solo perché non conosce) Gli aspetti intellettuali per Agostino sono insufficienti per spiegare l'agire dell'uomo. Per lui sarà determinante la volontà: il problema di Agostino è quello di rendere compatibili prescienza divina la libertà delle azioni: Agostino dirà che Dio conosce in anticipo anche le nostre volontà oltre che alle nostre azioni: (Dio è presciente della nostra volontà essa stessa sarà quella di cui egli è priescente. si potrà considerare volontà sia perché è in potere di chi la possiede e sia perchè egli è priescente di una volontà.) "libero arbitrio". la volontà dunque rende l'azione dell'uomo libera essendo spontanea e autonoma. il tema della volontà si collega con quello del male, il male segue la dottrina neoplatonica che lo considera come un effetto della degradazione della realtà dai principi primi. il male è dunque per Agostino una privazione, la mancanza del bene (dal punto di vista metafisico). il male morale è il peccato che deriva dalla volontà quando essa si distoglie dal vero bene e si rivolge a ciò che è inferiore, (l'uomo può scambiare la priorità delle cose non rispettando la gerarchia delle priorità). -la concezione del tempo Agostino fu il primo a parlare in maniera sistematica del tempo nell'opera "le confessioni" egli dirà che non c'è un tempo prima della creazione, l'eternità di Dio non è un tempo che dura all'infinito ma è estraneo alla durata. il tempo è misurabile nel luogo dell'animo in cui sono presenti passato presente e futuro: è dunque soggettivo ed esiste nell'animo sotto forma di: -Ricordo (passato, ciò che non è più) -Attenzione (presente, ciò che è ora e che va subito nel passato) -Attesa (futuro, ciò che non è ancora) ANSELMO D'AOSTA Anselmo nasce ad Aosta il 1033 e morirà nel 1109 a Canterbury -scrive due opere principali il proslogion e il monologion egli cercherà di dimostrare l'esistenza di Dio seguendo un processo razionale, vuole far arrivare l'uomo alla comprensione dell'innegabile esistenza di Dio (non pone in dubbio la sua esistenza, non viene dubitata la fede come avviene negli scettici) la posizione resta dunque laica non facendo affidamento alle auctoritates. "non cerco di comprendere per credere ma credo per comprendere" -periodo della scolastica, filosofia medievale cristiana che al contrario della patristica vede il cristianesimo già come istituzione dominante e consolidata (dall'8 sec al rinascimento) -la dimostrazione razionale di Dio (novità) Secondo Anselmo Dio può essere dimostrato senza usare l'esperienza, partendo dall'idea di Dio, mettendo da parte dunque la dimensione empirica. prova a PRIORI (no esperienza) Egli usa il metodo dialettico, parte dall'affermazione contraria per arrivare al concetto. la premessa è Dio visto come "ciò di cui non si può pensare nulla di maggiore" un insipiente dichiara che Dio non esiste come essere maggiore nella realtà, Anselmo parte da questa affermazione: L'insipiente ha questo concetto dentro di sé tuttavia nella sua frase c'è una contraddizione, se non esiste ciò di cui non si può pensare il maggiore nella realtà allora c'è la possibilità che esista qualcosa di maggiore nella stessa, dunque se non esiste nella realtà ma lo sto pensando allora esiste sicuramente. CONTESTO STORICO DEL BASSO MEDIOEVO in questo periodo si ha una totale laicizzazione della cultura La creazione e la fondazione delle università (Federico 2, Parigi, Oxford) L'attività culturale dei due ordini mendicanti, dei francescani e domenicani, non più legati al “mondo separato" dei monasteri, ma in stretto contatto con le realtà cittadine e le università la riscoperta attraverso la traduzione di testi in latino dall'arabo e dal greco, degli scritti di metafisica e di fisica di Aristotele; TOMMASO D'AQUINO Nasce nel 1224 nel basso Lazio, rifiuterà di entrare per volontà della famiglia nell'ordine Benedettino ed entrerà in quello Francescano, morì nel 1274. Scrive il libro la somma teologica, opera incompiuta. secondo Tommaso l'esistenza di Dio è qualcosa di evidente in sé, ma non evidente per noi infatti la mente umana non è in grado di comprendere l'essenza di Dio tuttavia possiamo capire che esiste partendo dagli effetti che egli ha prodotto. la prova è dunque a POSTERIORI e si articola da 5 vie -la prima via: MOTO DEGLI ENTI: C'è una concatenazione di eventi tale che possiamo risalire al movimento primo che è immobile e riesce a muovere ovvero Dio. tuttavia non si può andare all'indietro all'infinito perché il movimento non è perpetuo ma va da atto in potenza, affermare il contrario equivarrebbe ad affermare che non esiste un primo motore che è all'origine della catena dei movimenti. -la seconda via: CASUALITA' EFFICIENTE: Ogni cosa esiste perché è causata da qualcos'altro: Dio causa solo se stesso e tutte le altre cose. è la prima causa incausata. -la terza via: MODALITA' L'esperienza ci dice che esistono enti che in un certo momento sono e in un'altro non sono, possono essere e non essere, ci potrebbe essere stato un momento in cui tutti gli enti potrebbero non esserci stati e si avrebbe avuto il nulla. dato che nulla si genera dal nulla (Parmenide) esiste dunque un essere che è sempre necessario, che è sempre ovvero Dio. -la quarta via: GRADI (DI DIGNITA') C'è una gradualità degli enti, il primo grado è Dio il quale determina il profilo di tutti gi altri gradi -la quinta via: FINALISMO: Gli enti per Tommaso sono indirizzati verso un fine da un principio intelligente non essendo dotati di una propria intelligenza, gli enti sono ordinati in natura verso un fine ultimo che è Dio UMANESIMO E RINASCIMENTO: In questo periodo cambia la visione in cui veniva visto il mondo, la verità e la realtà vengono rappresentate differentemente; si assiste ad una laicizzazione della cultura la posizione dei filosofi sarà separata dal significato religioso (non atea) Nella filosofia cristiana invece la ragione era ancella della fede, in questo periodo la filosofia riacquisisce autonomia e l'uomo recupera una posizione centrale. I rinascimentali denunciano l'oblio che il medioevo ha portato alla ragione. -Lorenzo Valla diceva che gli esseri umani dovevano analizzare la realtà, egli smaschererà il falso della donazione di Costantinopoli, non dobbiamo far fede ai commenti di altre autorità, egli esorterà a compiere un'analisi autonomia con la propria ragione delle cose. -Pico della Mirandola "la dignità degli uomini", l'uomo è l'unico essere che sbaglia ma è l'unico essere libero di poter agire senza una predeterminazione. TOMMASO CAMPANELLA Tommaso Campanella nasce in Calabria nel 1568, entrò a 14 anni nell'ordine domenicano, fu sospettato di eresia e denunciato dall'inquisizione e imprigionato e costretto ad abiurare, a seguito di una cospirazione contro la Spagna evitò la pena di morte fingendosi pazzo, fu esiliato in Francia dove fu accolto con favore da Luigi 13 e dal cardinale Richelieu. Egli riprende lo studio dell'ambito in cui l'uomo agisce ed è presente, infatti a partire dall'età umanistica- rinascimentale si riscopre L'indagine della natura abbandonata da anni. Secondo campanella stando nella dimensione viva della natura si devono usare i sensi. essi hanno la precedenza per studiare questo mondo. Secondo Campanella ogni essere ha in sé una tendenza innata di conservazione e sono provviste di un senso; il senso è la capacità di distinguere ciò che è positivo da ciò che è negativo e distruttivo, nel primo caso si persegue l'oggetto e nel secondo si evita. la magia era considerata una chiave importante per la lettura della realtà, la sua visione è legata ad uno sguardo qualitativo della realtà partendo dalle essenze, si pone nei confronti della natura non in modo quantitativo (come si farà nella rivoluzione scientifica). filosofia occulta: espressione per indicare la sua concezione del cosmo, una statua vivente e cosciente di Dio e le parti del mondo hanno la sensazione che permette loro di conservarsi. -le primalità dell'essere Alla base del suo pensiero c'è la dottrina delle tre primalità dell'essere che costituiscono l'essere supremo e tutte le creature. potenza (la necessità), sapienza (il fato), amore (l'armonia) la necessità il fato e l'armonia rappresentano i veicoli dell'idea di Dio nel mondo materiale. CITTA' E UTOPIA: CAMPANELLA E MORO l'idea di uno stato immaginario e perfetto è un tema ricorrente in età rinascimentale derivato dai forti mutamenti politici e sociali soprattutto la scoperta dell'America. si cominciò a pensare che l'idea che l'organizzazione politica e sociale debba essere posta su nuove basi: Insieme a tommaso moro tratterà delle utopie politiche, un modello che potrebbe costruirsi (è utopico perchè ancora non esiste ma potrebbe diventarlo, utopia significa letteralmente luogo che non è in nessun luogo ma la sua esistenza sarebbe auspicabile) le opere in questione sono "l'utopia" di Tommaso Moro e la "Città Del Sole" di Tommaso Campanella. giusnaturalismo: diritti inviolabili individuabili nella natura. si riflette sulla creazione di uno stato Utopia di Tommaso Moro la sua città immaginaria è posta su un'isola dell'oceano atlantico, all'epoca in cui Moro compose l'utopia la società inglese era percorsa da forti tensioni sociali date dal brusco passaggio da un'economia agricola e una preindustriale, a seguito del fenomeno della recinzione i fenomeni di delinquenza e vagabondaggio dei contadini divennero sempre più diffusi e spesso puniti con l'impiccagione. il problema principale della società era la proprietà privata infatti nel modello ideale andrebbe abolita, si doveva rifiutare la guerra, ci doveva essere tolleranza religiosa, organizzazione di una giornata separata dal lavoro (sguardo lontano dall'industriale). Il tempo dedicato al lavoro per Tommaso Moro dovrebbe essere separato da un tempo libero, doveva esserci uguaglianza tra uomini e donne, lo stato si doveva basare sulla famiglia e secondo lui tutti dovevano essere in grado di lavorare la terra perché doveva esserci un'economia agricola chiusa. -La città del sole di Tommaso Campanella. E' un dialogo filosofico basato sul modello di Platonico, il contesto storico dell'opera è quello dell'Italia cattolica della controriforma dopo il concilio di Trento. Il suo pensiero politico si muove dalla convinzione che la religione cristiana sia il più potente dei vincoli della comunità umana. La sua città ideale si trova in un'isola nell'oceano indiano, secondo Campanella la società doveva imitare la natura adeguando i ruoli sociali alle inclinazioni personali di ciascun individuo il governo doveva essere teocratico ed egualitaristico affidato ad un principe-sacerdote affiancato da tre principi collaterali pon (Potestà), sin (Sapienza) e Mor (Amore). vi sono tanti ministri quanti sono le virtù cristiane come la liberalità magnanimità. incaricati di regolare la vita della comunità. I beni e le attività dovevano essere messi in comune, erano in comune tutte le abitazioni, lo studio, il lavoro, le mense, i vestiti e anche i figli e le donne. Tutto ciò serve per garantire la giustizia sociale. la religione era naturale influenzata dall'astrologia: composta da 24 sacerdoti che hanno il compito di annotare i movimenti delle stelle al fine di regolare le attività della città in base all'influenza positiva delle stelle. RIVOLUZIONE SCIENTIFICA L'intolleranza religiosa si ripercuote sulla rivoluzione scientifica la chiesa osteggiava questi filosofi, il tribunale dell'inquisizione spesso metteva delle tesi nell'indice dei libri proibiti -si assiste ad un cambiamento epocale della visione del mondo, a tutti gli uomini viene trasmesso che l'universo è completamente diverso, destabilizzazione a seguito del crollo dell'impero romano d'oriente nel 1453 cominciano a scappare dei dotti portando con loro dei libri, nel 1492 viene conquistata l'America, c'è un'altra modalità di intendere la vita Lutero inoltre aveva riformato la chiesa, clima di rottura, tante certezze svaniscono e si costruiscono nuovi modelli politici e culturali -il mondo si legge con una prospettiva quantitativa (lo comprendo dalla struttura matematica, si parte da una dimensione misurabile) la matematica diventa imprescindibile per lo studio del mondo, senza di essa non si potrà parlare di scienza fino al 1500 chi parlava di scienze non necessariamente studiava matematica il filosofo di questo periodo sarà un uomo che dovrà usare degli strumenti, dei meccanismi, non è più uno studio prettamente teorico, si fanno degli esperimenti nelle officine matematiche, grazie a questi strumenti si potranno mettere in discussione le teorie presenti sui libri, questo nuovo sapere ha bisogno di una sperimentazione senza la quale non si può essere sicuri di niente nasce così il nuovo metodo scientifico : la visione diventa meccanicistica, mette in discussione e toglie centralità ai valori della chiesa il meccanismo si spiega andando a COMPRENDERE COME SI LEGANO I VARI FENOMENI e non il perché come ci si era chiesti fino ad allora, il perché indica un Dio, una trascendenza. RIVOLUZIONE ASTRONOMICA Nel 1543 Niccolò Copernico scrive e pubblica il testo "sulla rivoluzione delle sfere celesti". Non rivoluzionerà da solo la visione del mondo, semplifica alcuni meccanismi del modello tolemaico-aristotelico non cambia tuttavia ciò che si terminerà in seguito nel 1700 Copernico: l'universo era finito, c'erano le stelle fisse, e il movimento era circolare, al centro dell'universo vi era il sole immobile e attorno ad esso ruotano le sfere concentriche ovvero i pianeti e la luna ruotava intorno al sole Tycho Brahe: la Terra era immobile al centro dell'universo, il Sole e la Luna ruotano attorno alla Terra e i pianeti ruotano attorno al Sole con orbite circolari, la sostanza dell'universo è identica a quella terrestre, poiché le cose dell'universo sono soggette alla distruzione e alla generazione, proprio come sulla Terra. Keplero: Keplero capì che le orbite dei pianeti non sono dei cerchi perfetti bensì delle ellissi, il sole, al centro dell'universo, ne costituisce uno dei fuochi, la velocità orbitale di ciascun pianeta è condizionata dall'afelio e dal perielio -Questi modelli mettevano in discussione le sacre scritture. Dio ha scelto di incarnarsi come figlio sulla terra e dunque tali personalità verranno osteggiate. GALILEO GALILEI la vita Nasce nel 1564 a Pisa da una famiglia borghese e riceve un'educazione umanistica, si interessò alla letteratura, alla musica, alla fisica, alla matematica e alla filosofia. le sue opere principali sono "il dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo" e il "saggiatore". Il padre musicista decide di iscriverlo all'università di medicina, comincia a presentare la teoria della caduta dei gravi, trasferitosi a Padova assorbe la cultura aristotelica. Nel 1609 realizzò osservazioni astronomiche con il cannocchiale e ciò che scoprì lo scrisse nel sidereus nuncius. Il cannocchiale aiutò Galileo a smentire le tesi sui libri: tale strumento esisteva già in passato ma non veniva usato per scopi scientifici. le scoperte a sfavore del modello aristotelico del cosmo egli osservò che la luna non era piatta, che c'erano dei satelliti intorno a Giove, osservò le fasi di venere e scoprì i movimenti delle macchie solari (nel cosmo aristotelico, il cambiamento nel mondo celeste non era previsto, dunque tale scoperta ci fa capire che il modello aristotelico era errato escludendo l'esistenza di una regione celeste e una sublunare) si cominciò ad indagare la natura seguendo un metodo pratico oltre che teorico, si cambia mentalità e prospettiva, la vera rivoluzione di questi signori era quella di immaginare qualcosa di mai pensato, dovevano porsi con una prospettiva di cambiamento. Galileo dice che le sacre scritture sono vere ma guidano nel percorso spirituale e non nella natura, (egli riteneva che nelle sacre scritture ci fossero delle allegorie che dunque non andavano prese alla lettera e che non volevano spiegare la natura infatti per Galileo si spiegherà attraverso se stessa). il dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo Tale opera fu accordata con papa Urbano VIII in quanto egli presentò le tesi copernicane in forma ipotetica attraverso un dialogo tra Salviati e Sagredo che paragonano le tesi eliocentriche a favole, Simplicio invece riteneva che le spiegazioni scientifiche si dovessero cercare in Dio. Galileo con l'aiuto di Salviati e Sagredo smentiscono varie volte Simplicio: Galileo afferma che l'intelletto umano sebbene limitato nella quantità delle conoscenze, con le sue dimostrazioni può stabilire che alcune verità sono necessarie, e quindi arrivare a conoscere con la stessa certezza dell'intelletto divino. Il papa si sentì tradito e fece processare Galileo nel 1633 dall'inquisizione e fu costretto ad abiurare pubblicamente la dottrina copernicana, venne in seguito condannato al carcere a vita. il metodo scientifico Galileo riteneva che bisognasse combinare il "momento delle sensate esperienze" (esperimenti, uso dei sensi) alle "necessarie dimostrazioni" (schematizzazione e quantificazione dei fenomeni attraverso l'uso della matematica )" dunque la dimensione teorica va combinata con quella esperienziale. le osservazioni sono sistematiche e non casuali, si ripetono e si analizzano nel tempo non possiamo studiare solo con i sensi o su ipotesi astratte, serve l'ausilio della matematica che fornisce delle previsioni sul possibile decorso del fenomeno osservato in seguito: è il codice della lettura e della traduzione della realtà. l'esperimento infatti si basa su un ragionamento ipotetico-deduttivo: data un'ipotesi se ne ricavano deduttivamente le conseguenze che validano o meno l'ipotesi. i corpi e il moto Galileo riprende la teoria secondo la quale la materia è composta da corpuscoli omogenei: da tale teoria afferma che il calore corrisponde in natura a un movimento di particelle invisibili dei corpi le quali colpiscono i nostri organi di senso provocando una sensazione. Tale qualità della sensazione è soggettiva e ciò vale per tutte le qualità percepite dai sensi come i colori e i suoni la distinzione tra proprietà oggettive (volume, posizione, movimento) e proprietà soggettive (colori, e altre sensazioni) dipende dal fatto che la mente non può concepire i corpi senza le proprietà oggettive. la legge della caduta dei gravi tutti i corpi cadono con una velocità proporzionale al quadrato del tempo di caduta: in teoria i corpi per natura ricevono tutti una stessa accelerazione, anche se, in concreto, noi osserviamo che essi cadono con velocità diverse; ciò non si può osservare direttamente ma può essere spiegato sperimentalmente: bisogna tenere conto infatti che i corpi non cadono nel vuoto, ma nell'aria: a seconda della densità dei corpi l'aria rallenta il percorso di essi i principi generali del movimento Galilei afferma che tutti i corpi che si trovano sulla superficie della terra partecipano al moto di rotazione: esperimento mentale della nave. all'interno di un sistema di riferimento ciò che appare in quiete può essere considerato in movimento rispetto ad un'altro sistema. Questo principio vale soltanto per i sistemi non sottoposti a accelerazione ovvero i sistemi inerziali. secondo Galileo la velocità uniforme di un corpo rimane invariata fintanto che non intervengano cause esterne a modificarla: primo principio della dinamica. secondo Galileo i corpi possono possedere (a differenza del singolo modo aristotelico) molteplici moti che si combinano tra loro. si nega dunque l'esistenza di un moto naturale e un moto violento (impresso artificialmente) Secondo Galileo l'accelerazione centrifuga esercitata sui corpi che si trovano sulla superficie terrestre si compone con quella della gravità, che è più forte e ne annulla l'effetto. secondo Galileo i pianeti percorrono le loro orbite in quanto sono stati scagliati con certe velocità che non li fanno collassare al sole tale teoria sarà ripresa da Newton Galileo non spiegherà perché i corpi vengono indirizzati verso la terra e i pianeti ruotano attorno al sole

Sant’agostino, Anselmo d’Aosta, Tommaso d’Aquino, Tommaso Campanella, Rivoluzione scientifica, Galileo Galilei

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Filosofia

 

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Dennis Santopietro

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SANT'AGOSTINO D'IPPONA
Agostino nasce nell'Africa romana, a Tagaste (Algeria) nel 354. Nella prima fase della sua vit
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Riassunto di questi filosofi di quarto anno tratti dal libro di testo e appunti presi in classe

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I tratti principali della filosofia di Agostino

Dennis Santopietro IVG SANT'AGOSTINO D'IPPONA Agostino nasce nell'Africa romana, a Tagaste (Algeria) nel 354. Nella prima fase della sua vita aderì alla predicazione dei manichei (setta religiosa di origine Persiana, si riteneva che esistessero due principi: il male "materiale" e il bene "spirituale") ciò andava fortemente contro il cristianesimo per il quale esisteva un unico principio, quello del bene, ovvero Dio che è rivelato e personale. Agostino si convertì al cristianesimo in tarda età a Milano nel 387, verrà considerato un padre della Chiesa il quale recupererà le filosofie antiche e le adatterà in chiave cristiana contribuendo alla creazione di una forma definita del cristianesimo (tutto ciò che è pagano viene convertito come lo scetticismo e lo stoicismo) Agostino introduce la creazione come atto volontario da cui ne deriva la questione del tempo le sue opere più importanti sono "le confessioni" tra la sua anima e il dialogo con Dio e "la città di Dio" in cui parlerà della città terrena e ultraterrena. Periodo della patristica è la fase in cui i padri della Chiesa elaborano la dottrina del Cristianesimo fino all'8 secolo -Credi per capire (crede ut intelligas) Agostino non traccia un confine netto fra filosofia e teologia, per lui infatti la filosofia è la ricerca della felicità che non può che culminare in Dio...

Dennis Santopietro IVG SANT'AGOSTINO D'IPPONA Agostino nasce nell'Africa romana, a Tagaste (Algeria) nel 354. Nella prima fase della sua vita aderì alla predicazione dei manichei (setta religiosa di origine Persiana, si riteneva che esistessero due principi: il male "materiale" e il bene "spirituale") ciò andava fortemente contro il cristianesimo per il quale esisteva un unico principio, quello del bene, ovvero Dio che è rivelato e personale. Agostino si convertì al cristianesimo in tarda età a Milano nel 387, verrà considerato un padre della Chiesa il quale recupererà le filosofie antiche e le adatterà in chiave cristiana contribuendo alla creazione di una forma definita del cristianesimo (tutto ciò che è pagano viene convertito come lo scetticismo e lo stoicismo) Agostino introduce la creazione come atto volontario da cui ne deriva la questione del tempo le sue opere più importanti sono "le confessioni" tra la sua anima e il dialogo con Dio e "la città di Dio" in cui parlerà della città terrena e ultraterrena. Periodo della patristica è la fase in cui i padri della Chiesa elaborano la dottrina del Cristianesimo fino all'8 secolo -Credi per capire (crede ut intelligas) Agostino non traccia un confine netto fra filosofia e teologia, per lui infatti la filosofia è la ricerca della felicità che non può che culminare in Dio...

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ed è mossa dalla comprensione dei misteri della fede, secondo lui fede e ragione, se ci si interroga su un qualcosa di oscuro, portano alla stessa conclusione: la fede indica la via per ottenere risposte ultime sulla salvezza dell'uomo, la ragione aiuta a chiarire i contenuti -Posizione contro gli scettici Secondo Agostino la filosofia coincide con la ricerca della felicità che si trova solo in Dio per questo avrà una posizione contro gli scettici, i quali ritenevano che il vero non fosse conoscibile, egli dirà che l'essere che sbaglia e che cade in errore è il primo principio vero di cui non si può dubitare "si fallor, sum" l'errore dunque garantisce l'esistenza di chi lo commette; questa posizione verrà ripresa da Cartesio nel 1500 con "cogito ergo sum", "penso quindi sono". -Concezione di Dio Per Agostino Dio è rivelato e personale (al contrario di Plotino che riteneva fosse impersonale, un principio superiore da cui ogni cosa deriva in modo necessario), in Dio risiedono le idee, i modelli originari di tutte le realtà ed è sulla base di questi modelli che Dio crea il mondo, il mondo secondo Agostino verrà creato grazie ad un atto reale che produrrà il mondo dal nulla, la sua attività è mossa dalla volontà e dunque la creazione del mondo è un gesto deliberato in piena libertà decisionale. -La dottrina dell'illuminazione Per Agostino Dio svolge un ruolo attivo nella conoscenza umana, Dio per amore ci ha trasmesso la conoscenza, il processo di conoscenza è un'illuminazione che viene proiettata in tutte le anime in modo tale che si possano cogliere quelle verità immutabili che non potrebbero essere ricavate dall'esperienza sensibile, e che invece sono presenti nella mente di Dio sotto forma di idee. (versione cristiana della reminiscenza platonica) Dio dunque è il garante di tutte le verità sia quelle ricavabili dall'esperienza sensibile sia di quelle colte con la mente. -la volontà e il male. Agostino si allontana dall'intellettualismo (posizione per cui la ragione è l'elemento più importante per spiegare l'azione umana, "gli uomini agiscono in base a ciò che conoscono, es Socrate - nessuno sbaglia volontariamente ma solo perché non conosce) Gli aspetti intellettuali per Agostino sono insufficienti per spiegare l'agire dell'uomo. Per lui sarà determinante la volontà: il problema di Agostino è quello di rendere compatibili prescienza divina la libertà delle azioni: Agostino dirà che Dio conosce in anticipo anche le nostre volontà oltre che alle nostre azioni: (Dio è presciente della nostra volontà essa stessa sarà quella di cui egli è priescente. si potrà considerare volontà sia perché è in potere di chi la possiede e sia perchè egli è priescente di una volontà.) "libero arbitrio". la volontà dunque rende l'azione dell'uomo libera essendo spontanea e autonoma. il tema della volontà si collega con quello del male, il male segue la dottrina neoplatonica che lo considera come un effetto della degradazione della realtà dai principi primi. il male è dunque per Agostino una privazione, la mancanza del bene (dal punto di vista metafisico). il male morale è il peccato che deriva dalla volontà quando essa si distoglie dal vero bene e si rivolge a ciò che è inferiore, (l'uomo può scambiare la priorità delle cose non rispettando la gerarchia delle priorità). -la concezione del tempo Agostino fu il primo a parlare in maniera sistematica del tempo nell'opera "le confessioni" egli dirà che non c'è un tempo prima della creazione, l'eternità di Dio non è un tempo che dura all'infinito ma è estraneo alla durata. il tempo è misurabile nel luogo dell'animo in cui sono presenti passato presente e futuro: è dunque soggettivo ed esiste nell'animo sotto forma di: -Ricordo (passato, ciò che non è più) -Attenzione (presente, ciò che è ora e che va subito nel passato) -Attesa (futuro, ciò che non è ancora) ANSELMO D'AOSTA Anselmo nasce ad Aosta il 1033 e morirà nel 1109 a Canterbury -scrive due opere principali il proslogion e il monologion egli cercherà di dimostrare l'esistenza di Dio seguendo un processo razionale, vuole far arrivare l'uomo alla comprensione dell'innegabile esistenza di Dio (non pone in dubbio la sua esistenza, non viene dubitata la fede come avviene negli scettici) la posizione resta dunque laica non facendo affidamento alle auctoritates. "non cerco di comprendere per credere ma credo per comprendere" -periodo della scolastica, filosofia medievale cristiana che al contrario della patristica vede il cristianesimo già come istituzione dominante e consolidata (dall'8 sec al rinascimento) -la dimostrazione razionale di Dio (novità) Secondo Anselmo Dio può essere dimostrato senza usare l'esperienza, partendo dall'idea di Dio, mettendo da parte dunque la dimensione empirica. prova a PRIORI (no esperienza) Egli usa il metodo dialettico, parte dall'affermazione contraria per arrivare al concetto. la premessa è Dio visto come "ciò di cui non si può pensare nulla di maggiore" un insipiente dichiara che Dio non esiste come essere maggiore nella realtà, Anselmo parte da questa affermazione: L'insipiente ha questo concetto dentro di sé tuttavia nella sua frase c'è una contraddizione, se non esiste ciò di cui non si può pensare il maggiore nella realtà allora c'è la possibilità che esista qualcosa di maggiore nella stessa, dunque se non esiste nella realtà ma lo sto pensando allora esiste sicuramente. CONTESTO STORICO DEL BASSO MEDIOEVO in questo periodo si ha una totale laicizzazione della cultura La creazione e la fondazione delle università (Federico 2, Parigi, Oxford) L'attività culturale dei due ordini mendicanti, dei francescani e domenicani, non più legati al “mondo separato" dei monasteri, ma in stretto contatto con le realtà cittadine e le università la riscoperta attraverso la traduzione di testi in latino dall'arabo e dal greco, degli scritti di metafisica e di fisica di Aristotele; TOMMASO D'AQUINO Nasce nel 1224 nel basso Lazio, rifiuterà di entrare per volontà della famiglia nell'ordine Benedettino ed entrerà in quello Francescano, morì nel 1274. Scrive il libro la somma teologica, opera incompiuta. secondo Tommaso l'esistenza di Dio è qualcosa di evidente in sé, ma non evidente per noi infatti la mente umana non è in grado di comprendere l'essenza di Dio tuttavia possiamo capire che esiste partendo dagli effetti che egli ha prodotto. la prova è dunque a POSTERIORI e si articola da 5 vie -la prima via: MOTO DEGLI ENTI: C'è una concatenazione di eventi tale che possiamo risalire al movimento primo che è immobile e riesce a muovere ovvero Dio. tuttavia non si può andare all'indietro all'infinito perché il movimento non è perpetuo ma va da atto in potenza, affermare il contrario equivarrebbe ad affermare che non esiste un primo motore che è all'origine della catena dei movimenti. -la seconda via: CASUALITA' EFFICIENTE: Ogni cosa esiste perché è causata da qualcos'altro: Dio causa solo se stesso e tutte le altre cose. è la prima causa incausata. -la terza via: MODALITA' L'esperienza ci dice che esistono enti che in un certo momento sono e in un'altro non sono, possono essere e non essere, ci potrebbe essere stato un momento in cui tutti gli enti potrebbero non esserci stati e si avrebbe avuto il nulla. dato che nulla si genera dal nulla (Parmenide) esiste dunque un essere che è sempre necessario, che è sempre ovvero Dio. -la quarta via: GRADI (DI DIGNITA') C'è una gradualità degli enti, il primo grado è Dio il quale determina il profilo di tutti gi altri gradi -la quinta via: FINALISMO: Gli enti per Tommaso sono indirizzati verso un fine da un principio intelligente non essendo dotati di una propria intelligenza, gli enti sono ordinati in natura verso un fine ultimo che è Dio UMANESIMO E RINASCIMENTO: In questo periodo cambia la visione in cui veniva visto il mondo, la verità e la realtà vengono rappresentate differentemente; si assiste ad una laicizzazione della cultura la posizione dei filosofi sarà separata dal significato religioso (non atea) Nella filosofia cristiana invece la ragione era ancella della fede, in questo periodo la filosofia riacquisisce autonomia e l'uomo recupera una posizione centrale. I rinascimentali denunciano l'oblio che il medioevo ha portato alla ragione. -Lorenzo Valla diceva che gli esseri umani dovevano analizzare la realtà, egli smaschererà il falso della donazione di Costantinopoli, non dobbiamo far fede ai commenti di altre autorità, egli esorterà a compiere un'analisi autonomia con la propria ragione delle cose. -Pico della Mirandola "la dignità degli uomini", l'uomo è l'unico essere che sbaglia ma è l'unico essere libero di poter agire senza una predeterminazione. TOMMASO CAMPANELLA Tommaso Campanella nasce in Calabria nel 1568, entrò a 14 anni nell'ordine domenicano, fu sospettato di eresia e denunciato dall'inquisizione e imprigionato e costretto ad abiurare, a seguito di una cospirazione contro la Spagna evitò la pena di morte fingendosi pazzo, fu esiliato in Francia dove fu accolto con favore da Luigi 13 e dal cardinale Richelieu. Egli riprende lo studio dell'ambito in cui l'uomo agisce ed è presente, infatti a partire dall'età umanistica- rinascimentale si riscopre L'indagine della natura abbandonata da anni. Secondo campanella stando nella dimensione viva della natura si devono usare i sensi. essi hanno la precedenza per studiare questo mondo. Secondo Campanella ogni essere ha in sé una tendenza innata di conservazione e sono provviste di un senso; il senso è la capacità di distinguere ciò che è positivo da ciò che è negativo e distruttivo, nel primo caso si persegue l'oggetto e nel secondo si evita. la magia era considerata una chiave importante per la lettura della realtà, la sua visione è legata ad uno sguardo qualitativo della realtà partendo dalle essenze, si pone nei confronti della natura non in modo quantitativo (come si farà nella rivoluzione scientifica). filosofia occulta: espressione per indicare la sua concezione del cosmo, una statua vivente e cosciente di Dio e le parti del mondo hanno la sensazione che permette loro di conservarsi. -le primalità dell'essere Alla base del suo pensiero c'è la dottrina delle tre primalità dell'essere che costituiscono l'essere supremo e tutte le creature. potenza (la necessità), sapienza (il fato), amore (l'armonia) la necessità il fato e l'armonia rappresentano i veicoli dell'idea di Dio nel mondo materiale. CITTA' E UTOPIA: CAMPANELLA E MORO l'idea di uno stato immaginario e perfetto è un tema ricorrente in età rinascimentale derivato dai forti mutamenti politici e sociali soprattutto la scoperta dell'America. si cominciò a pensare che l'idea che l'organizzazione politica e sociale debba essere posta su nuove basi: Insieme a tommaso moro tratterà delle utopie politiche, un modello che potrebbe costruirsi (è utopico perchè ancora non esiste ma potrebbe diventarlo, utopia significa letteralmente luogo che non è in nessun luogo ma la sua esistenza sarebbe auspicabile) le opere in questione sono "l'utopia" di Tommaso Moro e la "Città Del Sole" di Tommaso Campanella. giusnaturalismo: diritti inviolabili individuabili nella natura. si riflette sulla creazione di uno stato Utopia di Tommaso Moro la sua città immaginaria è posta su un'isola dell'oceano atlantico, all'epoca in cui Moro compose l'utopia la società inglese era percorsa da forti tensioni sociali date dal brusco passaggio da un'economia agricola e una preindustriale, a seguito del fenomeno della recinzione i fenomeni di delinquenza e vagabondaggio dei contadini divennero sempre più diffusi e spesso puniti con l'impiccagione. il problema principale della società era la proprietà privata infatti nel modello ideale andrebbe abolita, si doveva rifiutare la guerra, ci doveva essere tolleranza religiosa, organizzazione di una giornata separata dal lavoro (sguardo lontano dall'industriale). Il tempo dedicato al lavoro per Tommaso Moro dovrebbe essere separato da un tempo libero, doveva esserci uguaglianza tra uomini e donne, lo stato si doveva basare sulla famiglia e secondo lui tutti dovevano essere in grado di lavorare la terra perché doveva esserci un'economia agricola chiusa. -La città del sole di Tommaso Campanella. E' un dialogo filosofico basato sul modello di Platonico, il contesto storico dell'opera è quello dell'Italia cattolica della controriforma dopo il concilio di Trento. Il suo pensiero politico si muove dalla convinzione che la religione cristiana sia il più potente dei vincoli della comunità umana. La sua città ideale si trova in un'isola nell'oceano indiano, secondo Campanella la società doveva imitare la natura adeguando i ruoli sociali alle inclinazioni personali di ciascun individuo il governo doveva essere teocratico ed egualitaristico affidato ad un principe-sacerdote affiancato da tre principi collaterali pon (Potestà), sin (Sapienza) e Mor (Amore). vi sono tanti ministri quanti sono le virtù cristiane come la liberalità magnanimità. incaricati di regolare la vita della comunità. I beni e le attività dovevano essere messi in comune, erano in comune tutte le abitazioni, lo studio, il lavoro, le mense, i vestiti e anche i figli e le donne. Tutto ciò serve per garantire la giustizia sociale. la religione era naturale influenzata dall'astrologia: composta da 24 sacerdoti che hanno il compito di annotare i movimenti delle stelle al fine di regolare le attività della città in base all'influenza positiva delle stelle. RIVOLUZIONE SCIENTIFICA L'intolleranza religiosa si ripercuote sulla rivoluzione scientifica la chiesa osteggiava questi filosofi, il tribunale dell'inquisizione spesso metteva delle tesi nell'indice dei libri proibiti -si assiste ad un cambiamento epocale della visione del mondo, a tutti gli uomini viene trasmesso che l'universo è completamente diverso, destabilizzazione a seguito del crollo dell'impero romano d'oriente nel 1453 cominciano a scappare dei dotti portando con loro dei libri, nel 1492 viene conquistata l'America, c'è un'altra modalità di intendere la vita Lutero inoltre aveva riformato la chiesa, clima di rottura, tante certezze svaniscono e si costruiscono nuovi modelli politici e culturali -il mondo si legge con una prospettiva quantitativa (lo comprendo dalla struttura matematica, si parte da una dimensione misurabile) la matematica diventa imprescindibile per lo studio del mondo, senza di essa non si potrà parlare di scienza fino al 1500 chi parlava di scienze non necessariamente studiava matematica il filosofo di questo periodo sarà un uomo che dovrà usare degli strumenti, dei meccanismi, non è più uno studio prettamente teorico, si fanno degli esperimenti nelle officine matematiche, grazie a questi strumenti si potranno mettere in discussione le teorie presenti sui libri, questo nuovo sapere ha bisogno di una sperimentazione senza la quale non si può essere sicuri di niente nasce così il nuovo metodo scientifico : la visione diventa meccanicistica, mette in discussione e toglie centralità ai valori della chiesa il meccanismo si spiega andando a COMPRENDERE COME SI LEGANO I VARI FENOMENI e non il perché come ci si era chiesti fino ad allora, il perché indica un Dio, una trascendenza. RIVOLUZIONE ASTRONOMICA Nel 1543 Niccolò Copernico scrive e pubblica il testo "sulla rivoluzione delle sfere celesti". Non rivoluzionerà da solo la visione del mondo, semplifica alcuni meccanismi del modello tolemaico-aristotelico non cambia tuttavia ciò che si terminerà in seguito nel 1700 Copernico: l'universo era finito, c'erano le stelle fisse, e il movimento era circolare, al centro dell'universo vi era il sole immobile e attorno ad esso ruotano le sfere concentriche ovvero i pianeti e la luna ruotava intorno al sole Tycho Brahe: la Terra era immobile al centro dell'universo, il Sole e la Luna ruotano attorno alla Terra e i pianeti ruotano attorno al Sole con orbite circolari, la sostanza dell'universo è identica a quella terrestre, poiché le cose dell'universo sono soggette alla distruzione e alla generazione, proprio come sulla Terra. Keplero: Keplero capì che le orbite dei pianeti non sono dei cerchi perfetti bensì delle ellissi, il sole, al centro dell'universo, ne costituisce uno dei fuochi, la velocità orbitale di ciascun pianeta è condizionata dall'afelio e dal perielio -Questi modelli mettevano in discussione le sacre scritture. Dio ha scelto di incarnarsi come figlio sulla terra e dunque tali personalità verranno osteggiate. GALILEO GALILEI la vita Nasce nel 1564 a Pisa da una famiglia borghese e riceve un'educazione umanistica, si interessò alla letteratura, alla musica, alla fisica, alla matematica e alla filosofia. le sue opere principali sono "il dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo" e il "saggiatore". Il padre musicista decide di iscriverlo all'università di medicina, comincia a presentare la teoria della caduta dei gravi, trasferitosi a Padova assorbe la cultura aristotelica. Nel 1609 realizzò osservazioni astronomiche con il cannocchiale e ciò che scoprì lo scrisse nel sidereus nuncius. Il cannocchiale aiutò Galileo a smentire le tesi sui libri: tale strumento esisteva già in passato ma non veniva usato per scopi scientifici. le scoperte a sfavore del modello aristotelico del cosmo egli osservò che la luna non era piatta, che c'erano dei satelliti intorno a Giove, osservò le fasi di venere e scoprì i movimenti delle macchie solari (nel cosmo aristotelico, il cambiamento nel mondo celeste non era previsto, dunque tale scoperta ci fa capire che il modello aristotelico era errato escludendo l'esistenza di una regione celeste e una sublunare) si cominciò ad indagare la natura seguendo un metodo pratico oltre che teorico, si cambia mentalità e prospettiva, la vera rivoluzione di questi signori era quella di immaginare qualcosa di mai pensato, dovevano porsi con una prospettiva di cambiamento. Galileo dice che le sacre scritture sono vere ma guidano nel percorso spirituale e non nella natura, (egli riteneva che nelle sacre scritture ci fossero delle allegorie che dunque non andavano prese alla lettera e che non volevano spiegare la natura infatti per Galileo si spiegherà attraverso se stessa). il dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo Tale opera fu accordata con papa Urbano VIII in quanto egli presentò le tesi copernicane in forma ipotetica attraverso un dialogo tra Salviati e Sagredo che paragonano le tesi eliocentriche a favole, Simplicio invece riteneva che le spiegazioni scientifiche si dovessero cercare in Dio. Galileo con l'aiuto di Salviati e Sagredo smentiscono varie volte Simplicio: Galileo afferma che l'intelletto umano sebbene limitato nella quantità delle conoscenze, con le sue dimostrazioni può stabilire che alcune verità sono necessarie, e quindi arrivare a conoscere con la stessa certezza dell'intelletto divino. Il papa si sentì tradito e fece processare Galileo nel 1633 dall'inquisizione e fu costretto ad abiurare pubblicamente la dottrina copernicana, venne in seguito condannato al carcere a vita. il metodo scientifico Galileo riteneva che bisognasse combinare il "momento delle sensate esperienze" (esperimenti, uso dei sensi) alle "necessarie dimostrazioni" (schematizzazione e quantificazione dei fenomeni attraverso l'uso della matematica )" dunque la dimensione teorica va combinata con quella esperienziale. le osservazioni sono sistematiche e non casuali, si ripetono e si analizzano nel tempo non possiamo studiare solo con i sensi o su ipotesi astratte, serve l'ausilio della matematica che fornisce delle previsioni sul possibile decorso del fenomeno osservato in seguito: è il codice della lettura e della traduzione della realtà. l'esperimento infatti si basa su un ragionamento ipotetico-deduttivo: data un'ipotesi se ne ricavano deduttivamente le conseguenze che validano o meno l'ipotesi. i corpi e il moto Galileo riprende la teoria secondo la quale la materia è composta da corpuscoli omogenei: da tale teoria afferma che il calore corrisponde in natura a un movimento di particelle invisibili dei corpi le quali colpiscono i nostri organi di senso provocando una sensazione. Tale qualità della sensazione è soggettiva e ciò vale per tutte le qualità percepite dai sensi come i colori e i suoni la distinzione tra proprietà oggettive (volume, posizione, movimento) e proprietà soggettive (colori, e altre sensazioni) dipende dal fatto che la mente non può concepire i corpi senza le proprietà oggettive. la legge della caduta dei gravi tutti i corpi cadono con una velocità proporzionale al quadrato del tempo di caduta: in teoria i corpi per natura ricevono tutti una stessa accelerazione, anche se, in concreto, noi osserviamo che essi cadono con velocità diverse; ciò non si può osservare direttamente ma può essere spiegato sperimentalmente: bisogna tenere conto infatti che i corpi non cadono nel vuoto, ma nell'aria: a seconda della densità dei corpi l'aria rallenta il percorso di essi i principi generali del movimento Galilei afferma che tutti i corpi che si trovano sulla superficie della terra partecipano al moto di rotazione: esperimento mentale della nave. all'interno di un sistema di riferimento ciò che appare in quiete può essere considerato in movimento rispetto ad un'altro sistema. Questo principio vale soltanto per i sistemi non sottoposti a accelerazione ovvero i sistemi inerziali. secondo Galileo la velocità uniforme di un corpo rimane invariata fintanto che non intervengano cause esterne a modificarla: primo principio della dinamica. secondo Galileo i corpi possono possedere (a differenza del singolo modo aristotelico) molteplici moti che si combinano tra loro. si nega dunque l'esistenza di un moto naturale e un moto violento (impresso artificialmente) Secondo Galileo l'accelerazione centrifuga esercitata sui corpi che si trovano sulla superficie terrestre si compone con quella della gravità, che è più forte e ne annulla l'effetto. secondo Galileo i pianeti percorrono le loro orbite in quanto sono stati scagliati con certe velocità che non li fanno collassare al sole tale teoria sarà ripresa da Newton Galileo non spiegherà perché i corpi vengono indirizzati verso la terra e i pianeti ruotano attorno al sole