Herbert Spencer e il Positivismo Evoluzionistico
Herbert Spencer rappresenta una figura centrale nel Positivismo, sviluppando una teoria rivoluzionaria che unisce scienza, filosofia e religione. La sua visione del progresso come legge cosmica universale ha profondamente influenzato il pensiero del XIX secolo.
Definizione: Il realismo trasfigurato di Spencer è la corrispondenza ipotetica tra il mondo dei fenomeni osservabili e la realtà inconoscibile che li sottende.
Spencer elabora una teoria generale della realtà basata sul concetto di evoluzione, estendendo la teoria darwiniana a una visione cosmica del progresso. Questa concezione evolutiva non si limita alla biologia, ma abbraccia ogni aspetto della realtà, dalla materia alla mente, dalla società alla morale. Il progresso diventa così una legge necessaria e ineliminabile, caratterizzata da un profondo ottimismo verso il futuro dell'umanità.
La conoscenza, secondo Spencer, si articola su tre livelli fondamentali. Il livello scientifico si occupa dell'elaborazione dei dati empirici e della formulazione di teorie sempre più generali. Il livello filosofico rappresenta il sapere nel suo grado più elevato, capace di unificare processi di campi diversi della realtà. Il livello religioso, infine, mantiene vivo il senso del mistero e dell'inconoscibile, complementare alla ricerca scientifica.
Evidenziazione: La conciliazione tra scienza e religione è possibile secondo Spencer perché operano su piani diversi: la scienza studia il fenomenico, mentre la religione preserva il mistero dell'inconoscibile.