Parmenide e la scuola eleatica: Le Fondamenta dell'Ontologia
Parmenide, nato ad Elea tra il 550 e il 450 a.C., è considerato il padre dell'ontologia e principi di Parmenide. La sua opera principale "Sulla Natura" rappresenta un punto di svolta nel pensiero filosofico antico, caratterizzata da un linguaggio oracolare che riflette la sua appartenenza all'élite intellettuale del tempo.
Definizione: L'ontologia è lo studio dell'essere nelle sue caratteristiche universali, un ramo filosofico che Parmenide ha fondamentalmente plasmato attraverso il suo pensiero.
La dottrina parmenidea si basa su due vie fondamentali della conoscenza: l'episteme veritaˋ e la doxa opinione. L'episteme, basata sulla ragione, conduce alla conoscenza dell'essere vero, mentre la doxa, fondata sui sensi, porta alla conoscenza dell'essere apparente. Questa distinzione è cruciale per comprendere l'intera struttura del pensiero parmenideo.
Gli attributi dell'essere secondo Parmenide sono rigorosamente definiti: ingenerato, imperituro, eterno, immobile, immutabile, unico, omogeneo e finito. Questi caratteri non sono casuali ma derivano logicamente dal principio fondamentale secondo cui "l'essere è e non può non essere".