L'eleatismo, che si sviluppa nelle colonie greche dell'Italia meridionale e che prende il nome dalla città di Elea, rappresenta un importante cambiamento nel pensiero filosofico rispetto alla scuola ionica. I filosofi eleatici si opponevano al mondo antropomorfo composto da Dei fortemente umanizzati e cercavano di perseguire la ricerca di un Essere unico, eterno ed immutabile. In particolare la scuola eleatica sosteneva che i sensi fossero ingannevoli e non fossero in grado di indagare l'Essere. Solo partendo da premesse certe si può sviluppare conoscenza e quindi solo il pensiero, utilizzando metodi matematici, può giungere alla Verità.
Parmenide
Il fondatore di questa scuola è Parmenide, nato a Elea (attuale Campania) tra il 550 e il 450 a.C. Espose il proprio pensiero filosofico in un'opera "Sulla Natura". Parmenide separa in modo netto la verità (aletheia) dall'opinione (doxa). Secondo Parmenide, di fronte all'uomo, si aprono due vie: il sentiero della verità, basato sulla ragione, che ci porta a conoscere l'essere, e il sentiero dell'opinione, basato sui sensi, che ci porta a conoscere l'essere apparente. Parmenide sostiene che l'essere è ingenerato, imperituro, eterno, immobile, immutabile, unico, omogeneo e finito.
Zenone
Zenone, discepolo di Parmenide, nacque nel 489 a.C. Il suo pensiero è una sorta di "rinforzo" della filosofia parmenidea e vuole dimostrare l'assurdità delle dottrine che ammettono la molteplicità delle cose e il mutamento, confermando così la tesi di Parmenide. Zenone è noto per i suoi famosi "paradossi", come "Lo stadio", "Achille e la tartaruga", e "La freccia", attraverso i quali cerca di dimostrare l'impossibilità del movimento.
Melisso
Melisso, nato a Samo tra il IV e V secolo a.C., sviluppa e in parte modifica la dottrina di Parmenide. Come Parmenide, anche Melisso nega il divenire, ritenendolo "compromesso" con il non-essere. Tuttavia, a differenza di Parmenide, Melisso sostiene che l'essere è infinito, unico e incorporeo. Negando anche la molteplicità delle cose, Melisso considera gli enti come "compromessi" della presenza del non-essere.
Senofane
Senofane di Colofone è considerato l'iniziatore dell'eleatismo e, secondo la tradizione, è nato a Colofone tra il 580 e il 565 a.C. Non possiamo però considerarlo discepolo di Parmenide poiché viene prima di Parmenide. Senofane compone varie opere in versi, con riflessioni teologiche e filosofiche, e critica l'antropomorfismo.
Questi sono alcuni dei principali esponenti e concetti della scuola eleatica, che ha rappresentato un importante movimento filosofico nell'antica Grecia. La sua influenza si è fatta sentire anche in epoche successive, contribuendo al dibattito filosofico e al pensiero occidentale.