Il PIL (Prodotto Interno Lordo) è un indicatore fondamentale che misura la ricchezza prodotta da un paese in un determinato periodo.
Il PIL spiegato ai bambini può essere paragonato a un grande salvadanaio dove mettiamo tutti i soldi guadagnati producendo beni e servizi nel nostro paese. Per calcolare il PIL esistono tre metodi principali: il metodo della produzione, che somma il valore di tutti i beni e servizi prodotti; il metodo della spesa, che considera quanto si spende per consumi, investimenti ed esportazioni; e il metodo del reddito, che somma tutti i redditi generati dalle attività produttive.
Per quanto riguarda la Composizione PIL Italia per settore, l'economia italiana si basa principalmente sul settore dei servizi (circa 74%), seguito dall'industria (23%) e dall'agricoltura (3%). Il PIL italiano in euro nel 2023 ha superato i 2.000 miliardi di euro, con previsioni di crescita moderate per il PIL italiano 2024. Un indicatore importante è il PIL pro capite, che si calcola dividendo il PIL totale per il numero di abitanti, fornendo così una misura del benessere medio della popolazione. La differenza tra PIL nominale e PIL reale sta nel fatto che il primo considera i prezzi correnti, mentre il secondo tiene conto dell'inflazione per dare una misura più accurata della crescita economica effettiva. I settori industriali più sviluppati in Italia includono il manifatturiero, con particolare forza nel settore della moda, dell'automobilistico e del macchinario industriale. Il settore dell'agricoltura Italia contribuisce in misura minore al PIL ma mantiene un'importanza strategica per l'economia nazionale, specialmente per quanto riguarda le produzioni di qualità e le esportazioni agroalimentari.