L'arte greca arcaica rappresenta un periodo fondamentale nello sviluppo artistico e culturale dell'antica Grecia, che si estende dal VII al VI secolo a.C.
L'architettura greca di questo periodo si caratterizza per lo sviluppo degli ordini architettonici, in particolare quello dorico e ionico. I templi greci diventano sempre più monumentali e complessi, con l'introduzione della peristasi (il colonnato esterno) e la definizione di precise regole proporzionali. Il periodo arcaico vede la nascita dei primi grandi santuari panellenici, come quello di Delfi e Olimpia, dove l'architettura greca classica raggiunge livelli di raffinatezza straordinari.
La scultura greca arcaica si distingue per due tipologie principali di statue: i kouroi e korai. I kouroi sono figure maschili nude, stanti, con la gamba sinistra avanzata e le braccia distese lungo i fianchi, mentre le korai rappresentano figure femminili vestite con il chitone e l'himation. Le caratteristiche della scultura arcaica includono la frontalità, la rigidità delle pose, il "sorriso arcaico" e una progressiva ricerca del naturalismo che porterà poi allo sviluppo della scultura greca classica. Questo periodo vede anche l'evoluzione delle tecniche di lavorazione del marmo e del bronzo, con una crescente attenzione ai dettagli anatomici e al movimento. La produzione artistica di questo periodo riflette l'emergere delle poleis greche e l'affermazione di una nuova classe aristocratica che commissiona opere d'arte come simbolo del proprio status sociale e politico.