La Scuola Taoista e il Buddhismo nella Cina Antica
Il pensiero filosofico cinese antico trova nella scuola taoista una delle sue espressioni più profonde. La filosofia cinese si manifesta attraverso diverse correnti di pensiero, tra cui il taoismo emerge come una delle più influenti. I filosofi cinesi antichi della scuola taoista si occuparono non solo di questioni morali e sociali, ma proposero una visione completamente innovativa del rapporto tra uomo e natura.
Le opere fondamentali del taoismo includono il Daodejing, attribuito a Laozi (III secolo a.C.), il Zhuangzi di Zhuang Zhou (IV secolo a.C.) e il Liezi di Lie Yukou (450 a.C. circa). Questi testi rappresentano i pilastri della letteratura cinese filosofica e religiosa, introducendo concetti fondamentali come il dao Via e il wuwei non−agire.
Definizione: Il dao rappresenta il principio originario di tutte le cose, autopoietico e non teleologico. Non può essere descritto o definito, ma fluisce spontaneamente attraverso tutti gli esseri.
Il Buddhismo, giunto in Cina intorno al I secolo, si integrò con il substrato filosofico locale, dando origine al Buddhismo Chan (Zen). Questa fusione tra filosofia cinese e pensiero indiano produsse una sintesi unica che influenzò profondamente la cultura cinese. Il Buddhismo introdusse concetti come il samsara ciclodellerinascite e il karma leggedicausa−effetto, che trovarono terreno fertile nella mentalità cinese.
Evidenza: Le Quattro Nobili Verità del Buddha costituiscono il nucleo dell'insegnamento buddhista: la vita è sofferenza, la sofferenza è causata dal desiderio, la sofferenza può avere fine, esiste una via per porre fine alla sofferenza.
La dinastia Qin 221−206a.C. segnò un momento cruciale nella storia cinese, unificando per la prima volta il paese sotto un unico impero. Il primo imperatore Qin Shi Huangdi implementò riforme radicali che influenzarono la lingua e letteratura cinese, standardizzando la scrittura e creando una lingua letteraria unificata che perdurò nei secoli successivi.
Esempio: L'Esercito di Terracotta, scoperto nel mausoleo del primo imperatore, rappresenta una testimonianza straordinaria della grandezza e della complessità della civiltà cinese antica, dimostrando l'alto livello artistico e tecnologico raggiunto durante la dinastia Qin.