Knowunity
La Scuola Resa Facile
Chimica /
Dalle radiazioni elettromagnetiche alla configurazione elettronica
marla
6 Follower
55
Condividi
Salva
Radiazione elettromagnetica, spettro elettromagnetico, spettri di emissione, quantizzazione dei livelli energetici, modello atomico di Bohr, legge di Planck, nube elettronica, numeri quanticiC configurazione elettronica.
3ªl
Sintesi
Capitolo 7 - appunti La luce è una radiazione elettromagnetica una radiazione è l'energia emessa da una sorgente sotto forma di onde o particelle in movimento. Una radiazione è costituita da: ampiezza → la massima intensità che l'onda può raggiungere; lunghezza d'onda λ → la distanza tra due massimi (o due minimi) consecutivi; frequenza v→ il numero di cicli che l'onda compie in un secondo; velocità il prodotto della lunghezza d'onda λ e la frequenza v; L’insieme delle radiazioni elettromagnetiche si chiama spettro elettromagnetico. Di questo spettro elettromagnetico solo una banda ristretta è visibile all'occhio umano ed è chiamata spetto visibile (formato da una serie di radiazioni di colore diverso disposte sempre nel rispettivo ordine: rosso, arancio, giallo, verde, blu, indaco, viola). www Raggi Y 400 nm Violetto озери Raggi X Blu Verde Ultravioletto Visibile Giallo Frequenza crescente Lunghezza d'onda crescente Raggi infrarossi Arancione Microonde Rosso Energia crescente Onde radio 700 nm Gli spettri si possono dividere in più categorie: spettro di emissione continui → spettro tipico di tutti i corpi incandescenti solidi, liquidi e gassosi fortemente compressi. È caratterizzato da una successione di colori sfumati l'uno nell'altro; spettro di emissione a righe › spettro tipico dei gas incandescenti a bassa pressione. È caratterizzato da nette righe colorate su sfondo nero; spettro di assorbimento quando la radiazione continua proveniente da un corpo solido o liquido passa attraverso un gas o un vapore, si verifica che allo spettro continuo...
Scarica l'applicazione
mancano certe radiazioni monocromatiche le quali sono state assorbite dal gas interposto. Questo tipo di spettro prende il nome di spettro di assorbimento e presenta una o più righe nere su sfondo colorato continuo. Le righe nere dello spettro di assorbimento coincidono con le righe colorate dello spettro di emissione: tutte le sostanze sono in grado di assorbire radiazioni luminose della stessa lunghezza d'onda e frequenza di quelle che sono in grado di emettere; Da ciò si può dedurre che ogni elemento ha uno spettro di emissione caratteristico che lo identifica come un'impronta digitale poiché le radiazioni che compaiono negli spettri di ogni singolo elemento hanno delle frequenze caratteristiche visto che coinvolgono fotoni di una precisa energia. Grazie a questi approfondimenti possiamo inoltre iniziare a comprendere la presenza delle righe spettrali presupponendo che l'elettrone all'interno dell'atomo di idrogeno possa assumere solo particolari energie e che la riga nello spettro di emissione rappresenti la conseguenza di una transizione tra due livelli energetici consentiti. La presenza di righe spettrali associate a specifiche frequenze suggerisce che l'energia di un elettrone all'interno di un atomo sia limitata a una serie di valori discreti, detti livelli energetici. Quanti e quantizzazione dei livelli energetici Tramite lo spettro di emissione possiamo dedurre alcune informazioni tra le quali ricordiamo il principio di quantizzazione dell'energia, principio che afferma che le particelle (atomi – in questo caso “eccitati") non possono assumere e trasferire energia in modo continuo ma soltanto per piccole quantità discrete dette quanti. Si può quindi affermare che l'elettrone è vincolato ad alcuni livelli energetici e che l'energia è quantizzata ovvero definita. Modello atomico di Bohr Il modello di Bohr applica i principi della teoria quantistica per interpretare la disposizione degli elettroni nello spazio intorno al nucleo. In esso, gli elettroni si distribuiscono su orbite circolari quantizzate, cioè caratterizzate da precisi valori di energia, in accordo con la teoria di Planck. Si parla di un numero definito di orbite sulle quali gli elettroni si muovono senza perdere energia e che sono chiamate «orbite stazionarie>>: quando un atomo assorbe un'adeguata quantità di energia si verifica che uno o più elettroni passano a un'orbita con energia maggiore (questa situazione è instabile e si dice che l'atomo si trova in uno stato eccitato) per poi ritornare nell'orbita di partenza (in questo modo l'atomo si trova nello stato fondamentale). Questo fatto è accompagnato dall'emissione di una radiazione elettromagnetica o (luce). Legge di Planck La legge di Planck afferma che il fotone - quanto di energia della radiazione elettromagnetica - viaggia alla velocità della luce (λ * v = c = 3.00 × 108ms¯¹) e ha una quantità definita di energia: * E = h * v L'energia si calcola tramite il prodotto della costante di Planck h (6.626 * 10-³4 Js) e la frequenza v. Da qui si capisce che l'energia (E) è direttamente proporzionale alla frequenza (mentre la frequenza è inversamente proporzionale alla lunghezza d'onda). Ricorda De Broglie disse che ad ogni corpo è associata un'onda di materia con una propria lunghezza d'onda (la lunghezza d'onda è minore tanto quanto è maggiore la massa del corpo). Per calcolare la lunghezza d'onda, si servì di questa formula: = h m * V La nube elettronica La nube elettronica rappresenta l'insieme delle posizioni nelle quali un elettrone può ritrovarsi nel suo moto velocissimo. La nube si addensa laddove è più probabile la presenza dell'elettrone ed è più rarefatta dove invece è meno probabile. Importante da sottolineare che è impossibile stabilire simultaneamente, in un determinato istante, la sua posizione e la sua velocità (principio di indeterminazione di Heisenberg). I numeri quantici I numeri quantici sono dei valori utilizzati per definire le caratteristiche degli orbitali - le zone attorno al nucleo in cui è massima la probabilità di trovare l'elettrone - e sono principalmente tre. Numero quantico n (numero quantico principale) I da 1 a ∞ / (numero quantico secondario) I da 0 a n-1 mi (numero quantico magnetico) Ida -/ a +/compreso lo 0 0 Valore di / Lettera corrisp. S Con il secondo numero quantico, i sottolivelli sono indicati dai valori di I ma per comodità si esprimono in lettere. 7s 6s 5s 4s 3s 1 р 2s 1s A questi numeri quantici si aggiunge il numero quantico di spin ms ( m = +1/2 o m= -1/2) che indica il verso di rotazione degli elettroni. Lo spin riguarda il momento magnetico di ciascun elettrone. La configurazione elettronica La configurazione elettronica di un elemento si costruisce immaginando di disporre uno ad uno gli elettroni negli orbitali. Può essere interna o esterna. Quella interna è detta core e rappresenta la configurazione elettronica del gas nobile che precede l'atomo dell'elemento. Quella esterna è detta livello di valenza ed è quella maggiormente impiegata nelle reazioni o nei legami. 7p 6p 5p 4p 2 3p Che cosa indica 2p livello di energia distanza media dal nucleo sottolivello di energia forma dell'orbitale Contenuto di energia e ordine di riempimento degli orbitali. orientamento nello spazio degli orbitali di un sottolivello 6d 5d 4d 3 f 3d - ·% 5f 4f -70 -34-. -8 **************** 4 g -818 for —&— Sy 470.... 5 h Ery &-.
Chimica /
Dalle radiazioni elettromagnetiche alla configurazione elettronica
marla
6 Follower
Radiazione elettromagnetica, spettro elettromagnetico, spettri di emissione, quantizzazione dei livelli energetici, modello atomico di Bohr, legge di Planck, nube elettronica, numeri quanticiC configurazione elettronica.
31
la struttura dell’atomo
13
La duplice natura della luce, l'equazione di Schrodinger, il principio di indeterminazione di Heisenberg, i numeri quantici, il modello di Bohr, l'effetto fotoelettrico, il modello atomico a strati, gli orbitali e la configurazione elettronica.
9
appunti
11
la natura ondulatoria e corpuscolare della luce, i fotoni
78
.
1
effeto fotoelettrico, modello atomico di Rutherford, spettri di emissione a righe degli atomi, il modello di Bohr, energia di ionizzazione, modello atomico a strati
Capitolo 7 - appunti La luce è una radiazione elettromagnetica una radiazione è l'energia emessa da una sorgente sotto forma di onde o particelle in movimento. Una radiazione è costituita da: ampiezza → la massima intensità che l'onda può raggiungere; lunghezza d'onda λ → la distanza tra due massimi (o due minimi) consecutivi; frequenza v→ il numero di cicli che l'onda compie in un secondo; velocità il prodotto della lunghezza d'onda λ e la frequenza v; L’insieme delle radiazioni elettromagnetiche si chiama spettro elettromagnetico. Di questo spettro elettromagnetico solo una banda ristretta è visibile all'occhio umano ed è chiamata spetto visibile (formato da una serie di radiazioni di colore diverso disposte sempre nel rispettivo ordine: rosso, arancio, giallo, verde, blu, indaco, viola). www Raggi Y 400 nm Violetto озери Raggi X Blu Verde Ultravioletto Visibile Giallo Frequenza crescente Lunghezza d'onda crescente Raggi infrarossi Arancione Microonde Rosso Energia crescente Onde radio 700 nm Gli spettri si possono dividere in più categorie: spettro di emissione continui → spettro tipico di tutti i corpi incandescenti solidi, liquidi e gassosi fortemente compressi. È caratterizzato da una successione di colori sfumati l'uno nell'altro; spettro di emissione a righe › spettro tipico dei gas incandescenti a bassa pressione. È caratterizzato da nette righe colorate su sfondo nero; spettro di assorbimento quando la radiazione continua proveniente da un corpo solido o liquido passa attraverso un gas o un vapore, si verifica che allo spettro continuo...
Scarica l'applicazione
Knowunity
La Scuola Resa Facile
mancano certe radiazioni monocromatiche le quali sono state assorbite dal gas interposto. Questo tipo di spettro prende il nome di spettro di assorbimento e presenta una o più righe nere su sfondo colorato continuo. Le righe nere dello spettro di assorbimento coincidono con le righe colorate dello spettro di emissione: tutte le sostanze sono in grado di assorbire radiazioni luminose della stessa lunghezza d'onda e frequenza di quelle che sono in grado di emettere; Da ciò si può dedurre che ogni elemento ha uno spettro di emissione caratteristico che lo identifica come un'impronta digitale poiché le radiazioni che compaiono negli spettri di ogni singolo elemento hanno delle frequenze caratteristiche visto che coinvolgono fotoni di una precisa energia. Grazie a questi approfondimenti possiamo inoltre iniziare a comprendere la presenza delle righe spettrali presupponendo che l'elettrone all'interno dell'atomo di idrogeno possa assumere solo particolari energie e che la riga nello spettro di emissione rappresenti la conseguenza di una transizione tra due livelli energetici consentiti. La presenza di righe spettrali associate a specifiche frequenze suggerisce che l'energia di un elettrone all'interno di un atomo sia limitata a una serie di valori discreti, detti livelli energetici. Quanti e quantizzazione dei livelli energetici Tramite lo spettro di emissione possiamo dedurre alcune informazioni tra le quali ricordiamo il principio di quantizzazione dell'energia, principio che afferma che le particelle (atomi – in questo caso “eccitati") non possono assumere e trasferire energia in modo continuo ma soltanto per piccole quantità discrete dette quanti. Si può quindi affermare che l'elettrone è vincolato ad alcuni livelli energetici e che l'energia è quantizzata ovvero definita. Modello atomico di Bohr Il modello di Bohr applica i principi della teoria quantistica per interpretare la disposizione degli elettroni nello spazio intorno al nucleo. In esso, gli elettroni si distribuiscono su orbite circolari quantizzate, cioè caratterizzate da precisi valori di energia, in accordo con la teoria di Planck. Si parla di un numero definito di orbite sulle quali gli elettroni si muovono senza perdere energia e che sono chiamate «orbite stazionarie>>: quando un atomo assorbe un'adeguata quantità di energia si verifica che uno o più elettroni passano a un'orbita con energia maggiore (questa situazione è instabile e si dice che l'atomo si trova in uno stato eccitato) per poi ritornare nell'orbita di partenza (in questo modo l'atomo si trova nello stato fondamentale). Questo fatto è accompagnato dall'emissione di una radiazione elettromagnetica o (luce). Legge di Planck La legge di Planck afferma che il fotone - quanto di energia della radiazione elettromagnetica - viaggia alla velocità della luce (λ * v = c = 3.00 × 108ms¯¹) e ha una quantità definita di energia: * E = h * v L'energia si calcola tramite il prodotto della costante di Planck h (6.626 * 10-³4 Js) e la frequenza v. Da qui si capisce che l'energia (E) è direttamente proporzionale alla frequenza (mentre la frequenza è inversamente proporzionale alla lunghezza d'onda). Ricorda De Broglie disse che ad ogni corpo è associata un'onda di materia con una propria lunghezza d'onda (la lunghezza d'onda è minore tanto quanto è maggiore la massa del corpo). Per calcolare la lunghezza d'onda, si servì di questa formula: = h m * V La nube elettronica La nube elettronica rappresenta l'insieme delle posizioni nelle quali un elettrone può ritrovarsi nel suo moto velocissimo. La nube si addensa laddove è più probabile la presenza dell'elettrone ed è più rarefatta dove invece è meno probabile. Importante da sottolineare che è impossibile stabilire simultaneamente, in un determinato istante, la sua posizione e la sua velocità (principio di indeterminazione di Heisenberg). I numeri quantici I numeri quantici sono dei valori utilizzati per definire le caratteristiche degli orbitali - le zone attorno al nucleo in cui è massima la probabilità di trovare l'elettrone - e sono principalmente tre. Numero quantico n (numero quantico principale) I da 1 a ∞ / (numero quantico secondario) I da 0 a n-1 mi (numero quantico magnetico) Ida -/ a +/compreso lo 0 0 Valore di / Lettera corrisp. S Con il secondo numero quantico, i sottolivelli sono indicati dai valori di I ma per comodità si esprimono in lettere. 7s 6s 5s 4s 3s 1 р 2s 1s A questi numeri quantici si aggiunge il numero quantico di spin ms ( m = +1/2 o m= -1/2) che indica il verso di rotazione degli elettroni. Lo spin riguarda il momento magnetico di ciascun elettrone. La configurazione elettronica La configurazione elettronica di un elemento si costruisce immaginando di disporre uno ad uno gli elettroni negli orbitali. Può essere interna o esterna. Quella interna è detta core e rappresenta la configurazione elettronica del gas nobile che precede l'atomo dell'elemento. Quella esterna è detta livello di valenza ed è quella maggiormente impiegata nelle reazioni o nei legami. 7p 6p 5p 4p 2 3p Che cosa indica 2p livello di energia distanza media dal nucleo sottolivello di energia forma dell'orbitale Contenuto di energia e ordine di riempimento degli orbitali. orientamento nello spazio degli orbitali di un sottolivello 6d 5d 4d 3 f 3d - ·% 5f 4f -70 -34-. -8 **************** 4 g -818 for —&— Sy 470.... 5 h Ery &-.