Il teatro nell'antica Roma e Grecia rappresentava non solo un luogo di spettacolo ma anche un importante centro della vita sociale e culturale.
Il teatro greco e il teatro romano presentano diverse caratteristiche strutturali fondamentali. Il teatro greco veniva costruito sfruttando il pendio naturale di una collina, con una forma semicircolare e una cavea che si estendeva oltre i 180 gradi. La struttura comprendeva l'orchestra circolare, dove si esibiva il coro, e lo skené, l'edificio scenico. Il teatro romano, invece, era un edificio completamente costruito, con una cavea semicircolare perfetta di 180 gradi e un palcoscenico più elevato e profondo. L'orchestra nel teatro romano era ridotta a un semicerchio e veniva utilizzata per ospitare i posti delle autorità.
Una distinzione importante riguarda la differenza tra teatro e anfiteatro romano. Mentre il teatro aveva una forma semicircolare, l'anfiteatro presentava una struttura ellittica chiusa, come nel caso del Colosseo. L'anfiteatro era destinato principalmente a spettacoli di gladiatori e venationes (cacce con animali selvatici), mentre il teatro ospitava rappresentazioni drammatiche e comiche. Un esempio significativo è l'Arena di Verona, che è effettivamente un anfiteatro romano ancora oggi utilizzato per spettacoli. La principale differenza tra anfiteatro e arena sta nel fatto che "arena" si riferisce specificamente allo spazio centrale dell'anfiteatro, coperto di sabbia, dove si svolgevano gli spettacoli. Nel tempo, il termine arena è diventato sinonimo di anfiteatro stesso. La struttura del teatro romano rifletteva anche la gerarchia sociale dell'epoca, con i posti migliori riservati alle classi più elevate e quelli più alti destinati alla plebe, seguendo un preciso ordine sociale che caratterizzava la società romana.