L'arte greca rappresenta uno dei pilastri fondamentali della cultura occidentale, sviluppatasi attraverso tre periodi principali: arcaico, classico ed ellenistico.
L'arte greca arcaica si caratterizza per la ricerca della monumentalità e per l'influenza dell'arte egizia, specialmente nella scultura. Durante questo periodo, l'architettura greca arcaica sviluppa i primi templi in pietra, con l'introduzione degli ordini dorico e ionico. Le sculture più rappresentative sono i kouroi e le korai, figure maschili e femminili idealizzate che seguono rigidi schemi compositivi.
Nel periodo classico, l'architettura greca classica raggiunge il suo apice con la costruzione del Partenone sull'Acropoli di Atene. L'arte greca classica si distingue per la ricerca dell'equilibrio e della perfezione formale, con particolare attenzione alle proporzioni e all'armonia. L'architettura greco romana eredita questi principi, adattandoli alle proprie esigenze costruttive e decorative. Gli architetti greci sviluppano un preciso architettura greca schema basato su rapporti matematici e geometrici.
L'arte ellenistica rappresenta l'ultima fase dell'arte greca, caratterizzata da un maggiore dinamismo e teatralità. La scultura ellenistica si distingue per il pathos e l'espressività, abbandonando l'idealizzazione del periodo classico in favore di un maggiore realismo. L'architettura ellenistica caratteristiche principali includono la monumentalità degli edifici pubblici e l'uso di elementi decorativi più elaborati. Questo periodo vede anche lo sviluppo di nuove tipologie architettoniche come il teatro, il ginnasio e la stoà. Le caratteristiche dell'arte ellenistica comprendono un interesse per temi quotidiani, espressioni drammatiche e una maggiore attenzione al movimento e alla tridimensionalità delle figure.