La Rivoluzione russa rappresenta uno dei più significativi eventi storici del XX secolo, che ha trasformato radicalmente la Russia e influenzato il mondo intero.
La Rivoluzione russa del 1917 ebbe origine da profonde tensioni sociali ed economiche nell'Impero zarista. La Russia era rimasta indietro rispetto alle altre potenze europee, con una popolazione prevalentemente contadina che viveva in condizioni di estrema povertà. La partecipazione alla Prima Guerra Mondiale aggravò ulteriormente la situazione, causando enormi perdite umane e una grave crisi economica. La Rivoluzione di febbraio portò all'abdicazione dello zar Nicola II, mentre la successiva Rivoluzione d'ottobre vide i bolscevichi guidati da Lenin prendere il potere, promettendo "pace, terra e pane" al popolo russo.
Dopo la morte di Lenin nel 1924, Stalin prese il controllo dell'Unione Sovietica instaurando un regime totalitario. Il periodo dello stalinismo fu caratterizzato da una rapida industrializzazione forzata, dalla collettivizzazione dell'agricoltura e da brutali repressioni politiche. Le vittime di Stalin furono milioni, tra deportazioni nei gulag, purghe politiche e carestie provocate dalle sue politiche economiche. La sua morte nel 1953 per emorragia cerebrale pose fine a un'era di terrore, ma l'eredità del suo regime influenzò profondamente la storia dell'URSS fino alla sua dissoluzione nel 1991. La Rivoluzione russa e il successivo periodo stalinista hanno lasciato un'impronta indelebile sulla storia mondiale, dimostrando come le rivoluzioni sociali possano portare a conseguenze imprevedibili e spesso tragiche.