La vita di Giacomo Leopardi
Giacomo Leopardi: vita e opere iniziano nel 1798 a Recanati, nelle Marche, in una famiglia nobile. Il padre, il conte Monaldo Leopardi, e la madre, la marchesa Adelaide Antici, lo crescono in un ambiente culturalmente ricco ma isolato. La vasta biblioteca di famiglia diventa il suo rifugio e fonte di conoscenza.
Highlight: Leopardi definì gli anni della sua adolescenza, dal 1809 al 1816, come "sette anni di studio matto e disperatissimo".
Fin da bambino, Leopardi mostra un talento precoce per la composizione letteraria. Tra le sue prime opere giovanili spicca "L'allegoria di sé dell'uccello prigioniero entro dipinta gabbia", che riflette già il suo senso di costrizione.
Esempio: La metafora dell'uccello in gabbia rappresenta la condizione esistenziale di Leopardi, intrappolato nel suo "carcere studiosissimo".
La formazione di Leopardi è profondamente influenzata dalla filologia e dallo studio delle lingue classiche. Tuttavia, nonostante l'ambiente conservatore, il giovane poeta scopre e si appassiona anche ai testi degli illuministi francesi.
Vocabolario: La "conversione letteraria" di Leopardi indica il passaggio dalla filologia alla scrittura creativa, avvenuto intorno al 1815.
Tra le prime opere mature di Leopardi troviamo "Le Rimembranze" e "L'appressamento della morte", che già mostrano un immaginario cupo e tenebroso, distante dalla classicità solare.
Definizione: Lo Zibaldone di pensieri è una raccolta di annotazioni e riflessioni di Leopardi su vari argomenti, dalla filologia alla filosofia, che diventerà il suo "laboratorio invisibile della poesia".
Giacomo Leopardi: vita intellettuale si arricchisce grazie al rapporto epistolare con Pietro Giordani, letterato piacentino che lo guida verso una severa disciplina negli studi e nelle scelte letterarie.
Nel 1819, Leopardi tenta di inserirsi nel dibattito tra classici e romantici con il "Discorso di un italiano intorno alla poesia romantica", in cui difende l'immaginario classico contro le tendenze romantiche nordeuropee.
Citazione: "Il natio borgo selvaggio" è come Leopardi definisce Recanati, sottolineando l'isolamento e la natura provinciale del suo luogo di nascita.
Contemporaneamente, Leopardi inizia a comporre lo Zibaldone, un'opera monumentale che raccoglie pensieri su filologia, letteratura e filosofia. Questo testo, rimasto inedito fino al 1898-1900, rivela lo sviluppo del pensiero materialista di Leopardi, sempre più distante dall'ortodossia cattolica.