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Pascoli - La Vita

8/10/2022

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PASCOLI
Nato nel 1855 in un paese della Romagna, da un padre addetto
ad amministrare la tenuta agricola di Alessandro Torlonia e da
una madr

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PASCOLI Nato nel 1855 in un paese della Romagna, da un padre addetto ad amministrare la tenuta agricola di Alessandro Torlonia e da una madre dalla dote cospicua, è il quarto dei dieci figli della coppia. Frequenta un collegio a Urbino e ne esce nel 1871. Nel 1867 suo padre viene fucilato: il colpevole sembra essere Pietro Cacciaguerra, che però non pagherà mai con la giustizia. Egli prese il posto di amministratore appartenente a Ruggiero Pascoli e alla famiglia rimane solo una pensione minima. Oltre al padre, negli anni successivi moriranno la sua sorella maggiore, un fratello e la madre. Sostenne, nel 1873, un esame con Carducci per ottenere una borsa di studio per l'Università di Bologna, che frequenterà per nove anni (al terzo anno non gli viene data la borsa di studio perché si concentra di più sulla vita di attivista politico di sinistra – divenne amico di Costa, tra i fondatori del movimento socialista italiano e frequenta con costanza solo le lezioni di Carducci) prima di laurearsi nel 1882. Per due anni fu supplente a un liceo di Matera, poi si trasferì a Massa con le sue sorelle minori, Ida e Maria, allo scopo di ristabilire il nido familiare. Iniziò a frequentarsi con una donna, mentre Ida con un uomo, ma entrambi lasciarono i loro amanti dopo aver stretto...

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Didascalia alternativa:

un patto per preservare il loro nucleo familiare. Nel 1890 pubblicò su una rivista nove poesie intitolate Myricae. Dopo aver accolto un suo cugino in casa, lo vide morire di tumore nel 1894 dopo averlo cresciuto al pari di un figlio. Nel 1891 uscì la sua prima raccolta di poesie, Myricae, e nello stesso anno vinse il primo premio internazionale di poesia latina, che vinse in totale per altre - dodici volte. La sua produzione latina venne, a tutti gli effetti, conosciuta solo post-mortem grazie alle pubblicazioni di sua sorella Maria. Tuttavia, il rapporto con entrambe le sorelle peggiora. Nel 1893 riceverà una lettera da d'Annunzio, con una recensione allegata poi a "Il Mattino" di Napoli. Nel 1894 sua sorella si fidanzò con un riminese. Pubblicò successivamente il primo volume di quattro per la scuola. Collaborò con una rivista gestita da d'Annunzio. Scrisse delle lettere a Ida in seguito al suo fidanzamento, facendo emergere il suo risentimento: dopo averle dato tutto gli viene chiesto di consegnare la dote di Ida in anticipo. In seguito al matrimonio della sorella, al quale non partecipò, legò ancora di più con sua sorella Maria, trasferendosi con lei a Castelvecchio. Venne assunto come professore di grammatica greca e latina a Bologna, fidanzandosi poi con una sua cugina che però lasciò per non far più "piangere" sua sorella Maria, inconsapevole del tutto. Nel mentre, suo fratello Peppino li minaccerà di fare scandalo pubblico, affermando di avere una relazione "coniugale" con la sua figliastra. Per questo Pascoli abbandonò il suo lavoro. Nel 1897 pubblicò i Poemetti, seguiti poi nel 1909 dai Nuovi Poemetti. In seguito, uscì la quarta edizione di Myricae. Nel 1903 usciranno i Canti di Castelvecchio. Nel 1905 ottenne una cattedra a Bologna come successore di Carducci. Nel 1906 uscì una raccolta dai vari argomenti, ovvero Odi e Inni. L'anno dopo scrisse alcuni canti patriottici, Poemi del Risorgimento, pubblicati solo postumi. Pubblicò in seguito Le Canzoni di re Enzio. Nel 1912 iniziò a stare male, morendo poi il 6 aprile.