La condizione della donna nel tempo è mutata, sicuramente in meglio. Nel passato la donna era considerata una possessione dell'uomo, ed era infatti quest'ultimo a decidere tutto per la casa e la famiglia. Inoltre le femmine erano costrette a vivere in stanze separate rispetto agli uomini, non erano degne di partecipare a vita politica e sociale. L'individuo femminile era considerato necessario solo per la capacità procreare e per alcune umili mansioni a lei affidate.
Col tempo le donne si sono emancipate, mostrando al mondo quanto un essere apparentemente fragile e di seconda importanza fosse in realtà un umano al pari dell'uomo. Furono diverse le donne che combatterono per far notare al mondo la potenza che anche una donna poteva avere. Purtroppo, alle ragazze non veniva offerta un'istruzione ed erano dunque prive di cultura, l'emancipazione fu dunque un processo lento e faticoso.
Dopo vari secoli di sforzi, anche la donna, nei paesi considerati occidentali, può aver diritto al lavoro, all'istruzione, banalmente ad un'identità. Purtroppo però, in alcuni paesi la donna è ancora considerata inferiore, col solo scopo di generare vita. In alcuni luoghi la cultura non è pesante e opprimente e anche le donne l'accettano senza turbamenti perché la trovano semplicemente consuetudine. In altre realtà però, le femmine vengono obbligate a seguire regole con cui si trovano in disaccordo senza la possibilità di dire opinione.
Dal passato abbiamo dunque fatto notevoli cambiamenti, ma ci sono situazioni in cui la figura femminile ha ancora bisogno di emancipazione. È importante allargare la propria visuale e preoccuparsi anche di realtà che non ci toccano in prima persona, perché in fondo siamo tutti umani e dobbiamo tenderci la mano l'un l'altro. Credo che con tempo, impegno e perseveranza, arriveremo ad un giorno in cui la parità sarà normale e consueta in tutto il mondo, un futuro in cui chiunque potrà essere libero da ignoranti oppressori.