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LA FAVOLA & LA FIABA LA FAVOLA spesso confondiamo favola e fiaba, utilizzando i termini per indicare storie di fantasia destinate ai bambini. vi sono però numerose differenze. la favola è di breve durata, i cui protagonisti sono di solito animali parlanti. inoltre le favole hanno una morale, ovvero un insegnamento, espressa in modo chiaro e esplicito. inoltre i valori trasmessi sono universali e quindi le favole mancano di indicazioni spaziali e temporali. i personaggi sono spesso animali parlanti e ciascun animale incarna un difetto o una quarta umana. di solito gli animali sono due, uno cattivo e uno buono, che di solito ha la meglio. tuttavia ciò non sempre accade e può succedere che il cattivo prevalga sul buono. le favole infatti a volte sono caratterizzate da una vena pessimistica. L'EVOLUZIONE DELLA FAVOLA il genere è molto antico e possiamo trovare la prima favola scritta in un opera di Esiodo verso il VII secolo a.C.: Le opere e i giorni, ma il primo vero compositore di favole fu Esopo. nell'antica Roma il più famoso fu Fedro. si sviluppò anche in oriente tra India e Iran con la Pañcatantra, costituita da 70 favole. questo fu anche da ispirazione per l'Occidente. nel medioevo la favola si mantenne in evoluzione grazie al suo insegnamento finale e nel 700 vi furono vari scrittori noti come Lessing...
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Stefano S, utente iOS
Susanna, utente iOS
o La Fontaine. venne poi abbandonata con il romanticismo e ripresa infine verso i novecento da Trilussa. queste narrazioni in realtà non sono rivolte solo ai bambini perchè trattano temi comuni a tutti, come nel piccolo principe o nel gabbiano Jonathan Livingston che parla di un gabbiano diverso che vola per il solo piacere di volare. La fiaba le fiabe sono racconti in prosa ambientate in mondi magici e rivolta a un pubblico giovane. non contengono sempre una morale e se la contengono è espressa in modo indiretto. i protagonisti possono essere di vario tipo e in queste storie sono contenuti elementi fantastici e magici. tempo e luogo non sono ben specificati e i personaggi sono animali umanizzati, persone normali o esseri soprannaturali. sono sempre caratterizzate da un lieto fine tranne in quelle letterarie, che possono concludersi in modo triste. LO STILE essendo destinate a un pubblico di bambini il linguaggio è molto semplice, si usa il discorso diretto e vi sono varie etizioni. il lessico è quotidiano e le storie iniziano con formule come: "c'era una volta" e terminano con: "e vissero tutti felici e contenti". NARRATORI E PUBBLICO inizialmente non nacquero per essere raccontate ai bambini e venivano raccontate mentre si svolgevano lavori comuni, raccontate da artigiani e contadini. erano fonte di divertimento anche per gli adulti e si tramandavano oralmente di generazione in generazione. venivano inoltre, ogni volta che erano raccontate, modificate e adattate all'epoca e alla situazione. LO SCHEMA lo studioso Propp che visse nella prima meta del novecento capì che tutte le fiabe rispettano sempre uno schema: • motivi: temi ricorrenti nelle fiabe come la matrigna cattiva, l'animale parlante o la casetta nel bosco personaggi: vi è sempre un eroe protagonista e un oggetto che questo desidera raggiungere, chiamato dono ed è poi ostacolato dall'antagonista. spesso appare un aiutante che dona al protagonista un mezzo magico funzioni: le azioni sono chiamate funzioni. sono chiamate così perchè il loro significato è fondamentale per lo sviluppo della storia. Propp ha individuato 31 funzioni e uno schema base: l'eroe si allontana da casa e inizia a viaggiare per arrivare al dono. incontra il suo antagonista e cade nel suo tranello. supera poi una prova facendosi aiutare da uno o più aiutanti che gli forniscono oggetti magici. la situazione migliora e l'antagonista si sconfigge. la vicenda si può concludere con le nozze regali dell'eroe. L'EVOLUZIONE DELLA FIABA le fiabe nacquero in epoche molto lontane e non hanno autori ben definiti in quanto essendo state tramandate oralmente sono state cambiate nel tempo. vi sono varie ipotesi sulla loro origine: 1. alcuni credono che vengono dall'india dove le prime civiltà si sono sviluppate, e che poi si sono diffuse. a conferma di ciò v'è il fatto che i personaggi delle storie sono tutti molto simili. 2. Propp crede invece che le fiabe risalgono ai riti di iniziazione delle società primitive dove si celebrava il passaggio dall'infanzia all'età adulta. più recentemente le fiabe sono state riformulate fornendole forme più corrette e raffinate. altri invece prendendo spunto dalle vecchie fiabe ne hanno create di nuove. uno degli scrittori più noti del 600 è Basile che elaborò 50 fiabe con il titolo di "Lo conto de li cunti" o il francese Perrault che scrisse "i racconti di mamma oca". nell'ottocento vi furono i fratelli Grimm che diedero forma letteraria a molte fiabe della tradizione germanica come Cenerentola o Biancaneve. nel 900 vi fu Yeats il quale raccolte molte fiabe irlandesi e Calvino che raccolse 200 fiabe traducendole dal dialetto all'italiano.
differenze tra favola e fiaba
127
pdf fiaba e favola
0
ciao
23
Parliamo della fiaba, della difefeenza tra fiaba e favola e ciò che compone la fiaba.
106
Definizione favola e fiaba
10
Appunti riguardanti l'origine e le caratteristiche della fiaba e della favola
15
Che cos'è la favola e la fiaba ? E i loro protagonisti?
LA FAVOLA & LA FIABA LA FAVOLA spesso confondiamo favola e fiaba, utilizzando i termini per indicare storie di fantasia destinate ai bambini. vi sono però numerose differenze. la favola è di breve durata, i cui protagonisti sono di solito animali parlanti. inoltre le favole hanno una morale, ovvero un insegnamento, espressa in modo chiaro e esplicito. inoltre i valori trasmessi sono universali e quindi le favole mancano di indicazioni spaziali e temporali. i personaggi sono spesso animali parlanti e ciascun animale incarna un difetto o una quarta umana. di solito gli animali sono due, uno cattivo e uno buono, che di solito ha la meglio. tuttavia ciò non sempre accade e può succedere che il cattivo prevalga sul buono. le favole infatti a volte sono caratterizzate da una vena pessimistica. L'EVOLUZIONE DELLA FAVOLA il genere è molto antico e possiamo trovare la prima favola scritta in un opera di Esiodo verso il VII secolo a.C.: Le opere e i giorni, ma il primo vero compositore di favole fu Esopo. nell'antica Roma il più famoso fu Fedro. si sviluppò anche in oriente tra India e Iran con la Pañcatantra, costituita da 70 favole. questo fu anche da ispirazione per l'Occidente. nel medioevo la favola si mantenne in evoluzione grazie al suo insegnamento finale e nel 700 vi furono vari scrittori noti come Lessing...
LA FAVOLA & LA FIABA LA FAVOLA spesso confondiamo favola e fiaba, utilizzando i termini per indicare storie di fantasia destinate ai bambini. vi sono però numerose differenze. la favola è di breve durata, i cui protagonisti sono di solito animali parlanti. inoltre le favole hanno una morale, ovvero un insegnamento, espressa in modo chiaro e esplicito. inoltre i valori trasmessi sono universali e quindi le favole mancano di indicazioni spaziali e temporali. i personaggi sono spesso animali parlanti e ciascun animale incarna un difetto o una quarta umana. di solito gli animali sono due, uno cattivo e uno buono, che di solito ha la meglio. tuttavia ciò non sempre accade e può succedere che il cattivo prevalga sul buono. le favole infatti a volte sono caratterizzate da una vena pessimistica. L'EVOLUZIONE DELLA FAVOLA il genere è molto antico e possiamo trovare la prima favola scritta in un opera di Esiodo verso il VII secolo a.C.: Le opere e i giorni, ma il primo vero compositore di favole fu Esopo. nell'antica Roma il più famoso fu Fedro. si sviluppò anche in oriente tra India e Iran con la Pañcatantra, costituita da 70 favole. questo fu anche da ispirazione per l'Occidente. nel medioevo la favola si mantenne in evoluzione grazie al suo insegnamento finale e nel 700 vi furono vari scrittori noti come Lessing...
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o La Fontaine. venne poi abbandonata con il romanticismo e ripresa infine verso i novecento da Trilussa. queste narrazioni in realtà non sono rivolte solo ai bambini perchè trattano temi comuni a tutti, come nel piccolo principe o nel gabbiano Jonathan Livingston che parla di un gabbiano diverso che vola per il solo piacere di volare. La fiaba le fiabe sono racconti in prosa ambientate in mondi magici e rivolta a un pubblico giovane. non contengono sempre una morale e se la contengono è espressa in modo indiretto. i protagonisti possono essere di vario tipo e in queste storie sono contenuti elementi fantastici e magici. tempo e luogo non sono ben specificati e i personaggi sono animali umanizzati, persone normali o esseri soprannaturali. sono sempre caratterizzate da un lieto fine tranne in quelle letterarie, che possono concludersi in modo triste. LO STILE essendo destinate a un pubblico di bambini il linguaggio è molto semplice, si usa il discorso diretto e vi sono varie etizioni. il lessico è quotidiano e le storie iniziano con formule come: "c'era una volta" e terminano con: "e vissero tutti felici e contenti". NARRATORI E PUBBLICO inizialmente non nacquero per essere raccontate ai bambini e venivano raccontate mentre si svolgevano lavori comuni, raccontate da artigiani e contadini. erano fonte di divertimento anche per gli adulti e si tramandavano oralmente di generazione in generazione. venivano inoltre, ogni volta che erano raccontate, modificate e adattate all'epoca e alla situazione. LO SCHEMA lo studioso Propp che visse nella prima meta del novecento capì che tutte le fiabe rispettano sempre uno schema: • motivi: temi ricorrenti nelle fiabe come la matrigna cattiva, l'animale parlante o la casetta nel bosco personaggi: vi è sempre un eroe protagonista e un oggetto che questo desidera raggiungere, chiamato dono ed è poi ostacolato dall'antagonista. spesso appare un aiutante che dona al protagonista un mezzo magico funzioni: le azioni sono chiamate funzioni. sono chiamate così perchè il loro significato è fondamentale per lo sviluppo della storia. Propp ha individuato 31 funzioni e uno schema base: l'eroe si allontana da casa e inizia a viaggiare per arrivare al dono. incontra il suo antagonista e cade nel suo tranello. supera poi una prova facendosi aiutare da uno o più aiutanti che gli forniscono oggetti magici. la situazione migliora e l'antagonista si sconfigge. la vicenda si può concludere con le nozze regali dell'eroe. L'EVOLUZIONE DELLA FIABA le fiabe nacquero in epoche molto lontane e non hanno autori ben definiti in quanto essendo state tramandate oralmente sono state cambiate nel tempo. vi sono varie ipotesi sulla loro origine: 1. alcuni credono che vengono dall'india dove le prime civiltà si sono sviluppate, e che poi si sono diffuse. a conferma di ciò v'è il fatto che i personaggi delle storie sono tutti molto simili. 2. Propp crede invece che le fiabe risalgono ai riti di iniziazione delle società primitive dove si celebrava il passaggio dall'infanzia all'età adulta. più recentemente le fiabe sono state riformulate fornendole forme più corrette e raffinate. altri invece prendendo spunto dalle vecchie fiabe ne hanno create di nuove. uno degli scrittori più noti del 600 è Basile che elaborò 50 fiabe con il titolo di "Lo conto de li cunti" o il francese Perrault che scrisse "i racconti di mamma oca". nell'ottocento vi furono i fratelli Grimm che diedero forma letteraria a molte fiabe della tradizione germanica come Cenerentola o Biancaneve. nel 900 vi fu Yeats il quale raccolte molte fiabe irlandesi e Calvino che raccolse 200 fiabe traducendole dal dialetto all'italiano.