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Friedrich Nietzsche nasce a Lipsia il 15 ottobre 1844. Nel 1849 il padre muore per una
malattia al cervello e successivamente la ma

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Matische Friedrich Nietzsche nasce a Lipsia il 15 ottobre 1844. Nel 1849 il padre muore per una malattia al cervello e successivamente la madre si trasferirà con lui a Naumburg. La salute del filosofo si indebolì a tal punto da fargli rinunciare alla cattedra da insegnante e da lì sarà considerato un malato inquieto e nervoso. LA MALATTIA ---> (schizzofrenia) è stato un argomento di cui si è servita la critica per screditare il suo pensiero => 0 si interpretava la sua filosofia come "risultato" della sua malattia o la sua malattia come "risultato" della sua filosofia. In seguito si è cercato di valorizzare la sua malattia vedendo in essa una condizione favorevole alla sua creatività filosofica --> grazie alla sua sofferenza e alla solitudine che gli hanno permesso di attingere ad un punto di vista non tradizionale, anticonformista sul mondo. RAPPORTO CON IL NAZISMO ---> per lungo tempo Nietzsche è stato associato alla cultura nazifascista grazie alle operazioni della sorella del filosofo, Elisabeth, la quale ha contribuito a diffondere questa immagine del fratello, aggiungendo anche Inni antisemiti o simil-nazisti ai discorsi del fratello. Nonostante però nei testi del filosofo ci siano spunti anti-democratici e anti-egualitari,è eccessivo attribuire a lui la "paternità" dell'ideologia nazional-socialista. FILOSOFIA DEL MARTELLO È definita così la sua filosofia perché si trova in...

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Stefano S, utente iOS

L'applicazione è molto semplice e ben progettata. Finora ho sempre trovato quello che stavo cercando

Susanna, utente iOS

Adoro questa app ❤️, la uso praticamente sempre quando studio.

Didascalia alternativa:

disaccordo rispetto al passato (rottura con il passato) come ad esempio con il positivismo . Egli critica al passato due aspetti: - Eccesso di scienza (tipico del positivismo) e eccesso di realtà (come in Zolà) - Eccesso di storia ---> l'interezza della storia non deve essere meno bella del singolo => l'uomo deve riscoprire se stesso. APOLLINEO E DIONISIACO Molto importante nella sua formazione è lo studio della letteratura greca e classica ---> scrive " La nascita della tragedia" (1872). Il motivo centrale dell'opera è la distinzione tra apollineo e dionisiaco. I Greci sono coloro che hanno inventato il teatro e messo in scena la tragedia per la prima volta. Nella tragedia si distinguono il copione teatrale l'aspetto musicale CORO ATTORE Simbolicamente rappresentano per Nietzsche i due aspetti sottolineati nella sua opera: • L'attore è espressione di Apollo RAZIONALITÀ strutturato e sistematico. L'atteggiamento "apollineo" si origina da un sorta di "fuga" di fronte alla legge del divenire. • Il coro è l'espressione di Dióniso --> elemento più ISTINTIVO (infatti è il Dio del vino, dell'ebrezza e della spontaneità). Questo atteggiamento "dionisiaco" è frutto della creatività e della vitalità, nonché della partecipazione al perenne divenire del mondo. =>In sostanza l'apollineo sta al dionisiaco come la forma sta al caos,il finito all'infinito. anno a rappresentare le due INDOLI dell'essere umano che,all'interno della tragedia erano ben bilanciati e, secondo Nietzsche bisognerebbe riprendere quella visione per non far si che una prenda il sopravvento sull'altra --> soprattutto che non prenda il sopravvento l'attore e quindi la parte razionale. IL RAPPORTO CON LA STORIA Tra il 1873 e il 1876 Nietzsche scrive le quattro considerazioni inattuali che si rivela come un'opera di critica della cultura contemporanea. Nella seconda di queste considerazioni, intitolata sull'utilità e il danno della storia per la vita (1874), Nietzsche si schiera apertamente contro lo stoicismo sostenendo che l'eccesso di storia indebolisce le potenzialità creatrici dell'uomo. Al contrario della cultura storicistica che fa dell'uomo il risultato di un processo necessario costretto ad "abbassare (metaforicamente) la testa" dinanzi alla potenza della storia. Al contrario Nietzsche crede che nella vita sia necessario il "fattore oblio" perché senza una certa dose di incoscienza non può esserci felicità (citando leopardi) e perché per poter agire in modo efficace nel presente occorre saper dimenticare il passato. Per il filosofo esistono tre specie di storia, ognuna delle quali presenta sia un aspetto positivo sia uno negativo : ● ● MONUMENTALE: è propria di chi guarda al passato per cercarvi modelli e maestri che non vede nel presente. Questo ti porta a non produrre cose nuove poichè non ti senti al pari con il passato. ANTIQUARIA:è propria di chi guarda al passato con fedeltà e amore riconoscendosi come un erede di una tradizione che lo giustifica. L'aspetto negativo sta nel tendere a "mummificare" la vita,ostacolando il cambiamento. CRITICA: guarda al passato come un peso di cui liberarsi per poter vivere quindi compete a chi soffre e necessita di ricominciare daccapo. L'aspetto negativo risiede nella presunzione di poter recidere il passato in modo netto, dimenticando che siamo il risultato delle scelte delle precedenti generazioni => bisognerebbe trovare l'equilibrio tra andare avanti e tornare indietro. LA MORTE DI DIO: GOTT IST TOT All'interno della gaia scienza Nietzsche espone la sua teoria della "morte di Dio". Per comprendere questa espressione bisogna tenere a mente che Dio per Nietzsche è la personificazione delle certezze ultime dell'umanità ossia di tutte le credenze metafisiche e religiose elaborate per dare un "senso" alla vita. In pratica di fronte alla realtà che risulta essere crudele e contraddittoria, gli uomini, per poter sopravvivere, hanno dovuto convincere se stessi che il mondo è qualcosa di logico e benefico. ---> la metafisica e le religioni non sono altro che decorazioni della realtà e menzogne millenarie formulate dagli uomini per riuscire a sopravvivere. Da ciò deriva il pensiero di Nietzsche per il quale Dio non è altro che la più antica delle bugie vitali (che in sé racchiude tutte le altre) per fronteggiare l'esistenza. MORTE DI DIO --> allude alla consapevolezza del venir meno di tutte le certezze assolute che hanno sorretto gli uomini attraverso i millenni. DALLA MORTE DI DIO AL SUPERUOMO La morte di Dio coincide con la nascita del superuomo ---> soltanto chi ha il coraggio di guardare in faccia la realtà e di prendere atto del crollo degli assoluti (la metafisica e le religioni) è ormai maturo, secondo Nietzsche, per varcare l'abisso che divide l'uomo dal superuomo. Quest'ultimo ha come condizione necessaria dietro di sé la morte di Dio e ha davanti a sé il mare aperto delle possibilità che gli permette di progettare la propria esistenza al di là di ogni struttura metafisica. OLTREUOMO: ÜBERMENSCH (letteralmente oltre - uomo) È un concetto filosofico di cui Nietzsche si serve per esprimere un modello di uomo in cui si concretizzano i temi di fondo del suo pensiero. Il super uomo è colui che è in grado di accettare la dimensione tragica e dionisiaca dell'esistenza di dire sì alla vita E di reagire alla morte di Dio è la perdita delle certezze assolute --> è il "nuovo tipo" di uomo che non è lo scopo finale bensì solo un passaggio che lo porterà a creare nuovi valori e di rapportarsi in modo inedito alla realtà. COSÌ PARLÒ ZARATHUSTRA Egli è il personaggio semi-leggendario vissuto in Persia intorno al VII sec a.C. che Nietzsche pone come protagonista di questa sua celebre opera e narra di come egli lasci la montagna (dove si era ritirato in solitudine per diversi anni) e scenda tra gli uomini per annunciare la morte di Dio e l'avvento del superuomo. Nel primo discorso di Zarathustra intitolato "delle tre metamorfosi" il filosofo ci indica come lo spirito diventi superuomo. ● ● CAMMELLO: rappresenta l'uomo che porta i pesi della tradizione e delle menzogne millenarie, che si piega a Dio all'insegna del "TU DEVI" --> questo spirito è rappresentsto infatti da un animale passivo. LEONE: rappresenta l'uomo che si libera dai fardelli metafisici ed etici all'insegna del "IO VOGLIO". Ma l'uomo non è ancora in grado di essere se stesso poiché succube della sua forza => totale annullamento degli ordini e del passato, non libero di non essere se stesso (non sa fermare i suoi istinti e non sa produrre nuovi valori). FANCIULLO: rappresenta l'oltreuomo,un uomo nuovo che nasce dalla distruzione. È piccolo e guarda in avanti senza preconcetti e giudizi (deve scoprire poiché per lui tutto è un gioco) --> da qui il concetto di nichilismo,abbattere il passato. IL NICHILISMO Con questo termine Nietzsche indica la "volontà del nulla" (volere e ritrovarsi nel nulla) che scaturisce dalla fuga e dal disgusto nei confronti della realtà. La vede come una condizione necessaria dopo aver distrutto tutte quelle certezze millenarie => costruire qualcosa di nuovo. Esistono diversi tipi di nichilismo: INCOMPLETO: È quello in cui i vecchi valori vengono distrutti, ma i nuovi che vi subentrano hanno la medesima fisionomia dei precedenti --> rimanere nel nulla senza produrre valori nuovi COMPLETO: È il nichilismo vero e proprio che può essere segno di debolezza o di forza. In entrambi i casi deve essere una condizione passeggera (transitorio per essere completato). L'ETERNO RITORNO All'interno del testo così parlò Zarathustra, Nietzsche presenta la teoria dell'eterno ritorno dell'uguale ovvero della ripetizione eterna di tutte le vicende del mondo. Questo racconto vede coinvolto Zarathustra nel salvare la vita ad un giovane pastore (vedi testo). La scena centrale del pastore che morde la testa al serpente, trasformandosi in creatura luminosa e ridente, allude in modo abbastanza chiaro al fatto che l'uomo (-il pastore) può trasformarsi in una creatura superiore e ridente (=il superuomo) solo a patto di vincere Il pensiero soffocante dell'eterno ritorno (=il serpente, emblema del circolo) e di prendere una decisione coraggiosa nei suoi confronti (=il morso alla testa del serpente) ---> simbolo UROBORO: (serpente che si morde la coda, rappresentato in modo circolare o a formare un infinito) rappresenta la circolarità del tempo,l'eterno ritorno dell'uguale. Solo accettando con coraggio e ardore questa ciclicità possiamo vincere ciò che ci soffoca---> l'oltreuomo è coraggioso e riesce ad accettarlo. Collocarsi nell' ottica dell'eterno ritorno vuol dire rifiutare la concezione lineare del tempo come catena di momenti in cui ognuno ha senso solo in funzione degli altri. Una dottrina di questo tipo ha come presupposto l'impossibilità della felicità nell'esistenza, poichè nessun momento vissuto ha in sè un significato pieno e autosufficiente. Ma credere nell'<<eterno ritorno dell'uguale>> significa che ritenere che il senso dell'essere non stia "fuori" ma nell'essere stesso, ossia in ciò che il filosofo chiama il divenire "dionisiaco" delle cose. Ovviamente il tipo di uomo capace di decidere l'eterno ritorno e quindi di vivere come se tutto dovesse ritornare l'oltreuomo. IL PROSPETTIVISMO Con questo termine egli intende la teoria secondo cui non esistono così o fatti ma solo interpretazioni, quindi non esistono verità assolute ma RELATIVE. Ne segue che il mondo non ha un senso ma innumerevoli sensi che corrispondono ad altrettante interpretazioni formulate da diversi angoli prospettici.

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Martina Gallicchio

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Friedrich Nietzsche nasce a Lipsia il 15 ottobre 1844. Nel 1849 il padre muore per una
malattia al cervello e successivamente la ma
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Friedrich Nietzsche nasce a Lipsia il 15 ottobre 1844. Nel 1849 il padre muore per una
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Matische Friedrich Nietzsche nasce a Lipsia il 15 ottobre 1844. Nel 1849 il padre muore per una malattia al cervello e successivamente la madre si trasferirà con lui a Naumburg. La salute del filosofo si indebolì a tal punto da fargli rinunciare alla cattedra da insegnante e da lì sarà considerato un malato inquieto e nervoso. LA MALATTIA ---> (schizzofrenia) è stato un argomento di cui si è servita la critica per screditare il suo pensiero => 0 si interpretava la sua filosofia come "risultato" della sua malattia o la sua malattia come "risultato" della sua filosofia. In seguito si è cercato di valorizzare la sua malattia vedendo in essa una condizione favorevole alla sua creatività filosofica --> grazie alla sua sofferenza e alla solitudine che gli hanno permesso di attingere ad un punto di vista non tradizionale, anticonformista sul mondo. RAPPORTO CON IL NAZISMO ---> per lungo tempo Nietzsche è stato associato alla cultura nazifascista grazie alle operazioni della sorella del filosofo, Elisabeth, la quale ha contribuito a diffondere questa immagine del fratello, aggiungendo anche Inni antisemiti o simil-nazisti ai discorsi del fratello. Nonostante però nei testi del filosofo ci siano spunti anti-democratici e anti-egualitari,è eccessivo attribuire a lui la "paternità" dell'ideologia nazional-socialista. FILOSOFIA DEL MARTELLO È definita così la sua filosofia perché si trova in...

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Stefano S, utente iOS

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disaccordo rispetto al passato (rottura con il passato) come ad esempio con il positivismo . Egli critica al passato due aspetti: - Eccesso di scienza (tipico del positivismo) e eccesso di realtà (come in Zolà) - Eccesso di storia ---> l'interezza della storia non deve essere meno bella del singolo => l'uomo deve riscoprire se stesso. APOLLINEO E DIONISIACO Molto importante nella sua formazione è lo studio della letteratura greca e classica ---> scrive " La nascita della tragedia" (1872). Il motivo centrale dell'opera è la distinzione tra apollineo e dionisiaco. I Greci sono coloro che hanno inventato il teatro e messo in scena la tragedia per la prima volta. Nella tragedia si distinguono il copione teatrale l'aspetto musicale CORO ATTORE Simbolicamente rappresentano per Nietzsche i due aspetti sottolineati nella sua opera: • L'attore è espressione di Apollo RAZIONALITÀ strutturato e sistematico. L'atteggiamento "apollineo" si origina da un sorta di "fuga" di fronte alla legge del divenire. • Il coro è l'espressione di Dióniso --> elemento più ISTINTIVO (infatti è il Dio del vino, dell'ebrezza e della spontaneità). Questo atteggiamento "dionisiaco" è frutto della creatività e della vitalità, nonché della partecipazione al perenne divenire del mondo. =>In sostanza l'apollineo sta al dionisiaco come la forma sta al caos,il finito all'infinito. anno a rappresentare le due INDOLI dell'essere umano che,all'interno della tragedia erano ben bilanciati e, secondo Nietzsche bisognerebbe riprendere quella visione per non far si che una prenda il sopravvento sull'altra --> soprattutto che non prenda il sopravvento l'attore e quindi la parte razionale. IL RAPPORTO CON LA STORIA Tra il 1873 e il 1876 Nietzsche scrive le quattro considerazioni inattuali che si rivela come un'opera di critica della cultura contemporanea. Nella seconda di queste considerazioni, intitolata sull'utilità e il danno della storia per la vita (1874), Nietzsche si schiera apertamente contro lo stoicismo sostenendo che l'eccesso di storia indebolisce le potenzialità creatrici dell'uomo. Al contrario della cultura storicistica che fa dell'uomo il risultato di un processo necessario costretto ad "abbassare (metaforicamente) la testa" dinanzi alla potenza della storia. Al contrario Nietzsche crede che nella vita sia necessario il "fattore oblio" perché senza una certa dose di incoscienza non può esserci felicità (citando leopardi) e perché per poter agire in modo efficace nel presente occorre saper dimenticare il passato. Per il filosofo esistono tre specie di storia, ognuna delle quali presenta sia un aspetto positivo sia uno negativo : ● ● MONUMENTALE: è propria di chi guarda al passato per cercarvi modelli e maestri che non vede nel presente. Questo ti porta a non produrre cose nuove poichè non ti senti al pari con il passato. ANTIQUARIA:è propria di chi guarda al passato con fedeltà e amore riconoscendosi come un erede di una tradizione che lo giustifica. L'aspetto negativo sta nel tendere a "mummificare" la vita,ostacolando il cambiamento. CRITICA: guarda al passato come un peso di cui liberarsi per poter vivere quindi compete a chi soffre e necessita di ricominciare daccapo. L'aspetto negativo risiede nella presunzione di poter recidere il passato in modo netto, dimenticando che siamo il risultato delle scelte delle precedenti generazioni => bisognerebbe trovare l'equilibrio tra andare avanti e tornare indietro. LA MORTE DI DIO: GOTT IST TOT All'interno della gaia scienza Nietzsche espone la sua teoria della "morte di Dio". Per comprendere questa espressione bisogna tenere a mente che Dio per Nietzsche è la personificazione delle certezze ultime dell'umanità ossia di tutte le credenze metafisiche e religiose elaborate per dare un "senso" alla vita. In pratica di fronte alla realtà che risulta essere crudele e contraddittoria, gli uomini, per poter sopravvivere, hanno dovuto convincere se stessi che il mondo è qualcosa di logico e benefico. ---> la metafisica e le religioni non sono altro che decorazioni della realtà e menzogne millenarie formulate dagli uomini per riuscire a sopravvivere. Da ciò deriva il pensiero di Nietzsche per il quale Dio non è altro che la più antica delle bugie vitali (che in sé racchiude tutte le altre) per fronteggiare l'esistenza. MORTE DI DIO --> allude alla consapevolezza del venir meno di tutte le certezze assolute che hanno sorretto gli uomini attraverso i millenni. DALLA MORTE DI DIO AL SUPERUOMO La morte di Dio coincide con la nascita del superuomo ---> soltanto chi ha il coraggio di guardare in faccia la realtà e di prendere atto del crollo degli assoluti (la metafisica e le religioni) è ormai maturo, secondo Nietzsche, per varcare l'abisso che divide l'uomo dal superuomo. Quest'ultimo ha come condizione necessaria dietro di sé la morte di Dio e ha davanti a sé il mare aperto delle possibilità che gli permette di progettare la propria esistenza al di là di ogni struttura metafisica. OLTREUOMO: ÜBERMENSCH (letteralmente oltre - uomo) È un concetto filosofico di cui Nietzsche si serve per esprimere un modello di uomo in cui si concretizzano i temi di fondo del suo pensiero. Il super uomo è colui che è in grado di accettare la dimensione tragica e dionisiaca dell'esistenza di dire sì alla vita E di reagire alla morte di Dio è la perdita delle certezze assolute --> è il "nuovo tipo" di uomo che non è lo scopo finale bensì solo un passaggio che lo porterà a creare nuovi valori e di rapportarsi in modo inedito alla realtà. COSÌ PARLÒ ZARATHUSTRA Egli è il personaggio semi-leggendario vissuto in Persia intorno al VII sec a.C. che Nietzsche pone come protagonista di questa sua celebre opera e narra di come egli lasci la montagna (dove si era ritirato in solitudine per diversi anni) e scenda tra gli uomini per annunciare la morte di Dio e l'avvento del superuomo. Nel primo discorso di Zarathustra intitolato "delle tre metamorfosi" il filosofo ci indica come lo spirito diventi superuomo. ● ● CAMMELLO: rappresenta l'uomo che porta i pesi della tradizione e delle menzogne millenarie, che si piega a Dio all'insegna del "TU DEVI" --> questo spirito è rappresentsto infatti da un animale passivo. LEONE: rappresenta l'uomo che si libera dai fardelli metafisici ed etici all'insegna del "IO VOGLIO". Ma l'uomo non è ancora in grado di essere se stesso poiché succube della sua forza => totale annullamento degli ordini e del passato, non libero di non essere se stesso (non sa fermare i suoi istinti e non sa produrre nuovi valori). FANCIULLO: rappresenta l'oltreuomo,un uomo nuovo che nasce dalla distruzione. È piccolo e guarda in avanti senza preconcetti e giudizi (deve scoprire poiché per lui tutto è un gioco) --> da qui il concetto di nichilismo,abbattere il passato. IL NICHILISMO Con questo termine Nietzsche indica la "volontà del nulla" (volere e ritrovarsi nel nulla) che scaturisce dalla fuga e dal disgusto nei confronti della realtà. La vede come una condizione necessaria dopo aver distrutto tutte quelle certezze millenarie => costruire qualcosa di nuovo. 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La scena centrale del pastore che morde la testa al serpente, trasformandosi in creatura luminosa e ridente, allude in modo abbastanza chiaro al fatto che l'uomo (-il pastore) può trasformarsi in una creatura superiore e ridente (=il superuomo) solo a patto di vincere Il pensiero soffocante dell'eterno ritorno (=il serpente, emblema del circolo) e di prendere una decisione coraggiosa nei suoi confronti (=il morso alla testa del serpente) ---> simbolo UROBORO: (serpente che si morde la coda, rappresentato in modo circolare o a formare un infinito) rappresenta la circolarità del tempo,l'eterno ritorno dell'uguale. Solo accettando con coraggio e ardore questa ciclicità possiamo vincere ciò che ci soffoca---> l'oltreuomo è coraggioso e riesce ad accettarlo. Collocarsi nell' ottica dell'eterno ritorno vuol dire rifiutare la concezione lineare del tempo come catena di momenti in cui ognuno ha senso solo in funzione degli altri. Una dottrina di questo tipo ha come presupposto l'impossibilità della felicità nell'esistenza, poichè nessun momento vissuto ha in sè un significato pieno e autosufficiente. Ma credere nell'<<eterno ritorno dell'uguale>> significa che ritenere che il senso dell'essere non stia "fuori" ma nell'essere stesso, ossia in ciò che il filosofo chiama il divenire "dionisiaco" delle cose. Ovviamente il tipo di uomo capace di decidere l'eterno ritorno e quindi di vivere come se tutto dovesse ritornare l'oltreuomo. IL PROSPETTIVISMO Con questo termine egli intende la teoria secondo cui non esistono così o fatti ma solo interpretazioni, quindi non esistono verità assolute ma RELATIVE. Ne segue che il mondo non ha un senso ma innumerevoli sensi che corrispondono ad altrettante interpretazioni formulate da diversi angoli prospettici.