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Cicerone La vita La formazione e gli inizi della carriera • Cicerone nacque ad Arpino (odierna Frosinone) nel 106 a.C., da una ricca famiglia equestre. A 10 anni si trasferisce a Roma con suo fratello e comincia a studiare la retorica e la filosofia, sotto la tutela di grandi maestri e oratori. • 81 a.C. → compone la Pro Quinctio, prima orazione da noi conosciuta. • A 18 anni non solo cominciò il servizio militare, ma anche il suo apprendistato da avvocato. Compì un viaggio in Grecia e in Asia Minore per avvicinarsi ancor di più agli studi filosofici. Diventa questore in Sicilia e entra a far parte del Senato Cicerone ● L'ascesa fino al consolato • Cicerone era un cavaliere (equites), ma ottenne fama anche come oratore: nel 70 a.C. il suo processo contro Verre fece scalpore. • Cicerone mirava a una concordia tra i senatori e i cavalieri, o meglio, tra tutti gli homines boni; appoggia Pompeo, in quanto pensava che egli operasse per il bene dello stato. • Nel 63 a.C. Catilina (ex ufficiale di Silla, il dittatore) perse le elezioni e Cicerone divenne console. Dunque Catlina meditava un'azione vioenta contro gli optimates e 1 Cicerone stesso Cicerone riuscì a farlo allontanare da Roma e mentre Catilina era dedito ad organizzare un esercito, arrestò e condannò a morte...
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Stefano S, utente iOS
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tutti i suoi alleati: Cicerone, però, prese questa decisione dopo aver discusso in Senato ma senza chiedere il consenso al popolo → questo gli costò l'esilio. • 63 a.C. → Catilinarie Gli anni del triumvirato • 60 a.C. → primo triumvirato tra Cesare, Pompeo e Crasso • 58 a.C. Cicerone viene esiliato per la condanna a morte non consentita dei catilinari (e anche per colpa di Clodio, suo acerrimo nemico): tutti i suoi beni furono confiscati e le sue ville distrutte e saccheggiate. Tornò a Roma solo qualche anno dopo, grazie a Pompeo. ● Cicerone Cesare ottenne numerosi successi giudiziari in questo periodo: pronunciò molte orazioni in tribunale, scrisse opere teoriche, trattati di retorica e riflessioni sulla politica. 52 a.C. → Milone fu accusato della morte di Clodio in occasione di uno scontro armato tra le bande dei due: a suo favore Cicerone pronunciò la Pro Milone, ma fu un fallimento, e Milone fu condannato. • 51-50 a.C. → Cicerone fu costretto a ricoprire la carica di proconsole in Cilicia: era una regione molto bellicosa, perciò non vedeva l'ora che questo periodo terminasse. Dalla guerra civile alla morte • 50 a.C. → comincia la guerra civile tra Cesare e Pompeo. • Cicerone non sapeva chi supportare: dopotutto era sempre stato legato a Pompeo, che però stava assumendo un atteggiamento violento e non giustificabile o condivisibile. Perciò decise di abbandonarlo e di allearsi con Cesare, che aveva adottato la politica della clementia. • 44 a.C. Dopo la morte di Cesare comincia la guerra contro Antonio e Ottaviano: Cicerone supporta Ottaviano e si schiera violentemente contro Marco Antonio, pronunciando contro di lui delle orazioni violentissime → le Filippiche. . Dopo il secondo triumvirato, Cicerone morì assassinato dai sicari di Antonio, nella sua villa a Formia, mentre stava cercando di raggiungere il mare e di fuggire, arrendendosi dinnanzi al proprio destino. Cicerone "pubblico": le orazioni 2 L'oratoria di Cicerone Le orazioni di Cicerone erano di 2 tipi: 1. politiche → discute i suoi ideali politici 2. giudiziarie → per difendere qualcuno in tribunale L'ascesa e la consacrazione: le Verrinae Orazioni scritte prima del suo viaggio in Grecia: • Pro Quinctio → la sua prima orazione (81 a.C) Pro Roscio Amerino → Roscio era stato accusato di parricidio da Crisogono, un liberto di Silla Cicerone diventa questore in Sicilia nel 70 a.C. attua un processo contro Verre (senatore), appoggiato da tutta la popolazione siciliana. La quaestio de repetundis (tribunale che giudicava sui guadagni illeciti dei magistrati) → era composto solo di senatori, perciò non era oggettivo con gli accussati. Tutti speravano che un giorno Pompeo e Crasso lo avrebbero riorganizzato, affidandolo ai cavalieri. Verre si fece supportare dall'avvocato Ortensio Ortalo. Verrinae → primo capolavoro oratorio di Cicerone → corpus di 7 orazioni: • Divinatio in Quintum Caecilium → “decisione” → per convincere il pretore ad affidare a lui il processo contro Verre, piuttosto che a Quinto Cecilio (oppositore). Cicerone • Actio prima in Verrem dopo aver raccolto il materiale in Sicilia, pronunciò una breve arringa contro Verre: quest'ultimo se ne andò in esilio volontario a Marsiglia e il processo terminò con la vittoria schiacciante di Cicerone. • Actio secunda in Verrem (5 libri =5 orazioni) → non furono mai pronunciate, ma Cicerone le pubblicò in un momento secondario: contengono tutto il materiale raccolto in Sicilia contro Verre. Egli si era macchiato di: guadagni illeciti, furti di statue e opere d'arte, crudeltà... Stile violente, ironiche, a volte dal tono semplice e familiare, altre volte più serie e complesse. L'anno del consolato e le Catilinariae Catilinariae 63 a.C. 4 orazioni: 1. → Cicerone riesce a far abbandonare il Senato e Roma da Catilina - 2. → convince il popolo che Catilina sia un pericolo pubblico 3 3. → informa il popolo della congiura di Catilina contro Cicerone e contro lo Stato 4. pronunciata in Senato, dovesi discusse dell'arresto e della condanna a morte dei catilinari Stile: emergono forti passioni e sentimenti (prima drammatiche e poi patetiche) "autoelogio": Roma si era liberata di Catilina grazie a Cicerone. Pro Murena → difende Murena dall'accusa di aver imbrogliato alle elezioni, da cui era rimasto sconfitto Catilina. Cicerone utilizza l'ironia e l'umorismo contro gli accusatori: Cicerone Sulpicio Rufo descritto come un candidato che, invece di pensare al proprio elettorato, muove accusefalse contro Murena. . Catone il censore → preso in giro per i suoi principi rigidi e antiquati Dopo il consolato: dalla Pro Archia alla Pro Milone Pro Archia → Cicerone difende un poeta greco dall'accusa di aver fruito illegalmente della cittadinanza romana (elogio della poesia) Pro Sestio difende Publio Sestio (tribuno della plebe) dall'accusa di violenza. Preorazione discorso politico: consensus omnium bonorum (accordo tra tutti gli uomini per bene = salvezza dello Stato) • Pro Caelio Cicerone difende Celio dall'accusa di violenza + tentato avvelenamento di Clodia (identificata come la Lesbia di Catullo), amante di Celio esorella di Clodio donna bellissima e intelligente ma dai depravatissimi costumi, come suo fratello; sfoga tutto il suo odio contro Clodio, suo acerrimo nemico, e sua sorella Clodia, utilizzando un tono sarcastico. → • Pro Milone → Clodio viene ucciso da Milone (durante le guerre armate tra le bande dei due): Cicerone difende Milone, affermando che la sua era soltanto stata legittima difesa perde la causa e Milone viene condannato: nonostante sia stata un insuccesso, la Pro Milone fu una delle orazioni più importanti di Cicerone. La fine della libertà: dalle orazioni cesariane alle Filippiche • Pro Marcello → orazione epidittica (celebrativa) dedicata a Cesare • Filippiche → invettive pronunciate contro Marco Antonio dopo la morte di Cesare, perchè era nemico della repubblica: 14 orazioni molto violente, note come Filippiche perchè ricordano quelle pronunciate da Demostene contro il re Filippo di Macedonia. Contesto storico: Antonio assedia Bruto (seguace di Cesare) a Modena → Ottaviano organizza contro di lui (illegalmente) un esercito privato = Cicerone lo considera legale, 4 perchè credeva che il suo atto fosse mirato a difendere lo Stato (il suo desiderio di ritorno al passato, tuttavia, era solo un'illusione). Stile diretto e semplice Cicerone "privato": l'epistolario La cura e la pubblicazione delle lettere Cicerone comunicava moltissimo con le lettere, soprattutto con le persone a lui più care e i personaggi politici più importanti del tempo. Cicerone aveva intenzione, un giorno, di pubblicare tutte le sue epistole, ma purtroppo la sua morte improvvisa non glielo permise. Il corpus delle lettere di Cicerone comprende: • Ad Atticum → 16 libri • Ad familiares → lettere a persone care, parenti e amici (il liberto, segretario ed amico Tirone, la moglie Terenzia...), organizzate in 16 libri Cicerone • Ad Quintum fratrem in appendice c'è il manuale per la campagna elettorale attribuito al fratello Quinto, organizzato in 3 libri • Ad Marcum Brutum → non tutti gli studiosi concordano sulla loro autenticità Una preziosa fonte di informazioni sull'uomo Cicerone L'epistolario di Cicerone è importantissimo per 3 motivi: 1. per conoscere il Cicerone vero e autentico, che si lascia andare anche a momenti di sconforto e che mette in mostra le sue fragilità particolare affetto dedica ad Attico, il suo amico epicureo, con cui, però, nonostante le sue credenze filosofiche, parla sempre in modo pacifico. 2. ci consentono di conoscere la vita privata tipica di un uomo romano della buona società si parla di: debiti, prestiti, acquisti, libri, cene, soggiorni, raccomandazioni, amicizie e cultura. 3. sono una fonte importante degli avvenimenti politici del tempo, anche se essi vengono filtrati dagli occhi e dalle opinioni di Cicerone. Lo stile dell'epistolario Lo stile delle lettere di Cicerone è molto scorrevole, caratterizzato da: una sintassi semplice 5 • l'utilizzo di una lingua quotidiana, anche se di natura colta → sermo cotidianus Le idee politiche di Cicerone L'homo novus e i valori politici • concordia ordinum → alleanza tra senatori ed equites (cavalieri) Cicerone consensus omnium bonorum accordo tra tutti gli uomini per bene = salvezza dello Stato (Pro Sestio) • la colpa della crisi romana è degli improbi → uomini malvagi che spingono il popolo alla violenza o sono loro stessi violenti I dialoghi di argomento politico De re publica i boni devono opporsi agli improbi in nome della salvezza per la patria, operando nel bene → sono tutti coloro che vogliono il bene della patria, tutte le persone "per bene" (diverse dagli optimates) 1. - opera teorica sullo stato ideale → 1. definisce le 3 principali forme di governo e le loro rispettive degenerazioni: • monarchia (consolato) tirannide - aristocrazia (senato) oligarchia • democrazia (tribunato della plebe) oclocrazia (governo delle masse) 2. → la storia politica di Roma 3. tema della giustizia 4. e 5. definisce la figura del princeps: dirigente politico ideale (Pompeo) moderator rei publicae = colui che avrebbe dovuto realizzare "la vita felice dei cittadini" 6 libri: 6. → Somnius Scipionis: Scipione Emiliano racconta di un sogno che aveva fatto tanti anni prima, dove gli erano apparse in cielo le anime del padre e del nonno defunti → riprende la teoria platonica delle idee: l'adilà si prefigura come un mondo iperuranio e l'anima divina dell'uomo si realizzerà completamente solo dopo essersi libera dalla prigione corporea. De legibus completamento del De republica, di cui conosciamo 2 libri e parte del terzo: diritto naturale 2. formazione delle leggi 6 3. Cicerone maestro di retorica magistrature e isituzioni giuridiche di Roma Il De oratore De oratore → insegna come essere il perfetto oratore (come patrocinare una causa): ancora oggi viene studiato per diventare avvocati. Esso è scritto in forma dialogica (innovazione prima c'erano solo manuali di precettistica) ed è strutturato in 3 libri. Primo libro → l'oratore deve essere vir bonus dicendi peritus (riprende Catone), ma non deve soltanto saper persuadere con le parole, bensì costruire la sua attività oratoria su un ampio bagaglio culturale, specialmente di stampo filosofico. Secondo e terzo libro: i 3 obiettivi dell'oratore 1. probare → informare ed esporre chiaramente i fatti (altrimenti non può giudicare) stile umile Cicerone 2. delectare → rendere piacevole all'ascolto e non annoiare → stile medio 3. flettere deve far commuovere, far piangere, far risvegliare le emozioni → stile sublime Le 5 fasi di lavoro dell'oratore 1. inventio scelta degli argomenti da trattare 2. dispositio ordine con cui vanno narrati gli argomenti esordio/proemio (inizio) exordium • narratio → narrazione dei fatti • argumentatio argomenti a favore della causa confutatio → argomenti che confutano la tesi avversaria preoratio appello finale ai giudici 3. elocutio → tutti gli artifici retorici per rendere efficace il discorso 4. memoria tecniche di memorizzazione del discorso (una volta scritto doveva essere memorizzato) 5. actio → tono della voce, gestualità... ● 7 Il Brutus e l'Orator Brutus → di Cicerone. dialogo che tratta della storia dell'oratoria romana, dalle origini fino all'epoca Cicerone • Orator → descrive l'oratore ideale: deve saper usare bene le risorse linguistiche e i 3 stili della retorica (vedi sopra!) Cicerone maestro di filosofia Un sistema organico di pensiero • eclettismo → fonde insieme un po' tutte le dottrine filosofiche, criticandole tutte e non associandosi mai ad una in particolare: l'unica a cui si opponeva saldamente era quella epicurea, incompatibile non solo ai suoi ideali ma anche a tutte le altre filosofie • Cicerone crea una lingua filosofica latina → sintassi limpida nella sua complessità + lessico con termini greci traslitterati in latino. I testi filosofici • De finibus bonorum et malorum espone la visione del sommo bene secondo le seguenti dottrine filosofiche: 1. epicurea piacere 2. stoica virtù 3. neoaccademica → preferita da Cicerone, perchè accoglieva anche i beni materiali, oltre che quelli spirituali • Tusculanae disputationes 5 dialoghi sul raggiungimento della felicità: trattano anche del timore della morte, della sopportazione del dolore e degli affani, come vincere le passioni... • De natura deorum → 3 libri che espongono le teorie sugli dei: 1. epicurea → gli dei esistono ma si disinteressano degli uomini e quindi non vanno temuti - - 2. stoica • De officis manuale di comportamento dell'uomo, come se fosse un galateo per la classe dirigente romana. Nel primo libro si parla di honestum = bene morale → 4 virtù stoiche: gli dei esistono e si prendono cura dell'uomo 8 1. sapienza desiderio di verità 2. giustizia →il fondamento del vivere civile 3. magnanimità disederio di primeggiare 4. temperanza desiderio di armonia e equilibri (neccessaria per la realizzazione di tutte le altre virtù) Cicerone Nel secondo libro si parla del vero utile, tutt'uno con l'honestum → un utile che non sia honestum, ma eseguito con malvagità, non è ralmente utile alla comunità, bensì dannoso. Il latino di Cicerone Cicerone creò uno stile duttile, elegante, naturale e armonioso, basato sulla concinnitas → equilibrio tra tutte le parti. Esso era perciò lo specchio delle sue convinzioni morali, politiche e sociali: l'ordine, l'equilibrio e la moderazione caratterizzarono appieno il suo stile rodiese. Approfondimenti su Cicerone 9
Cicerone: le orazioni, le opere filosofiche e di retorica, il pensiero politico e filosofico, lo stile, la limgua e la vita
117
Vita, opere, orazioni e pensiero filosofico di Cicerone
128
appunti e approfondimenti
5
vita, opere e cazzate varie
37
vita e opere
191
vita, orazioni, la prima catilinaria, le opere retoriche, le opere politiche, le opere filosofiche, le opere etiche, l'epistolario,
107
vita e opere di Cicerone
Cicerone La vita La formazione e gli inizi della carriera • Cicerone nacque ad Arpino (odierna Frosinone) nel 106 a.C., da una ricca famiglia equestre. A 10 anni si trasferisce a Roma con suo fratello e comincia a studiare la retorica e la filosofia, sotto la tutela di grandi maestri e oratori. • 81 a.C. → compone la Pro Quinctio, prima orazione da noi conosciuta. • A 18 anni non solo cominciò il servizio militare, ma anche il suo apprendistato da avvocato. Compì un viaggio in Grecia e in Asia Minore per avvicinarsi ancor di più agli studi filosofici. Diventa questore in Sicilia e entra a far parte del Senato Cicerone ● L'ascesa fino al consolato • Cicerone era un cavaliere (equites), ma ottenne fama anche come oratore: nel 70 a.C. il suo processo contro Verre fece scalpore. • Cicerone mirava a una concordia tra i senatori e i cavalieri, o meglio, tra tutti gli homines boni; appoggia Pompeo, in quanto pensava che egli operasse per il bene dello stato. • Nel 63 a.C. Catilina (ex ufficiale di Silla, il dittatore) perse le elezioni e Cicerone divenne console. Dunque Catlina meditava un'azione vioenta contro gli optimates e 1 Cicerone stesso Cicerone riuscì a farlo allontanare da Roma e mentre Catilina era dedito ad organizzare un esercito, arrestò e condannò a morte...
Cicerone La vita La formazione e gli inizi della carriera • Cicerone nacque ad Arpino (odierna Frosinone) nel 106 a.C., da una ricca famiglia equestre. A 10 anni si trasferisce a Roma con suo fratello e comincia a studiare la retorica e la filosofia, sotto la tutela di grandi maestri e oratori. • 81 a.C. → compone la Pro Quinctio, prima orazione da noi conosciuta. • A 18 anni non solo cominciò il servizio militare, ma anche il suo apprendistato da avvocato. Compì un viaggio in Grecia e in Asia Minore per avvicinarsi ancor di più agli studi filosofici. Diventa questore in Sicilia e entra a far parte del Senato Cicerone ● L'ascesa fino al consolato • Cicerone era un cavaliere (equites), ma ottenne fama anche come oratore: nel 70 a.C. il suo processo contro Verre fece scalpore. • Cicerone mirava a una concordia tra i senatori e i cavalieri, o meglio, tra tutti gli homines boni; appoggia Pompeo, in quanto pensava che egli operasse per il bene dello stato. • Nel 63 a.C. Catilina (ex ufficiale di Silla, il dittatore) perse le elezioni e Cicerone divenne console. Dunque Catlina meditava un'azione vioenta contro gli optimates e 1 Cicerone stesso Cicerone riuscì a farlo allontanare da Roma e mentre Catilina era dedito ad organizzare un esercito, arrestò e condannò a morte...
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tutti i suoi alleati: Cicerone, però, prese questa decisione dopo aver discusso in Senato ma senza chiedere il consenso al popolo → questo gli costò l'esilio. • 63 a.C. → Catilinarie Gli anni del triumvirato • 60 a.C. → primo triumvirato tra Cesare, Pompeo e Crasso • 58 a.C. Cicerone viene esiliato per la condanna a morte non consentita dei catilinari (e anche per colpa di Clodio, suo acerrimo nemico): tutti i suoi beni furono confiscati e le sue ville distrutte e saccheggiate. Tornò a Roma solo qualche anno dopo, grazie a Pompeo. ● Cicerone Cesare ottenne numerosi successi giudiziari in questo periodo: pronunciò molte orazioni in tribunale, scrisse opere teoriche, trattati di retorica e riflessioni sulla politica. 52 a.C. → Milone fu accusato della morte di Clodio in occasione di uno scontro armato tra le bande dei due: a suo favore Cicerone pronunciò la Pro Milone, ma fu un fallimento, e Milone fu condannato. • 51-50 a.C. → Cicerone fu costretto a ricoprire la carica di proconsole in Cilicia: era una regione molto bellicosa, perciò non vedeva l'ora che questo periodo terminasse. Dalla guerra civile alla morte • 50 a.C. → comincia la guerra civile tra Cesare e Pompeo. • Cicerone non sapeva chi supportare: dopotutto era sempre stato legato a Pompeo, che però stava assumendo un atteggiamento violento e non giustificabile o condivisibile. Perciò decise di abbandonarlo e di allearsi con Cesare, che aveva adottato la politica della clementia. • 44 a.C. Dopo la morte di Cesare comincia la guerra contro Antonio e Ottaviano: Cicerone supporta Ottaviano e si schiera violentemente contro Marco Antonio, pronunciando contro di lui delle orazioni violentissime → le Filippiche. . Dopo il secondo triumvirato, Cicerone morì assassinato dai sicari di Antonio, nella sua villa a Formia, mentre stava cercando di raggiungere il mare e di fuggire, arrendendosi dinnanzi al proprio destino. Cicerone "pubblico": le orazioni 2 L'oratoria di Cicerone Le orazioni di Cicerone erano di 2 tipi: 1. politiche → discute i suoi ideali politici 2. giudiziarie → per difendere qualcuno in tribunale L'ascesa e la consacrazione: le Verrinae Orazioni scritte prima del suo viaggio in Grecia: • Pro Quinctio → la sua prima orazione (81 a.C) Pro Roscio Amerino → Roscio era stato accusato di parricidio da Crisogono, un liberto di Silla Cicerone diventa questore in Sicilia nel 70 a.C. attua un processo contro Verre (senatore), appoggiato da tutta la popolazione siciliana. La quaestio de repetundis (tribunale che giudicava sui guadagni illeciti dei magistrati) → era composto solo di senatori, perciò non era oggettivo con gli accussati. Tutti speravano che un giorno Pompeo e Crasso lo avrebbero riorganizzato, affidandolo ai cavalieri. Verre si fece supportare dall'avvocato Ortensio Ortalo. Verrinae → primo capolavoro oratorio di Cicerone → corpus di 7 orazioni: • Divinatio in Quintum Caecilium → “decisione” → per convincere il pretore ad affidare a lui il processo contro Verre, piuttosto che a Quinto Cecilio (oppositore). Cicerone • Actio prima in Verrem dopo aver raccolto il materiale in Sicilia, pronunciò una breve arringa contro Verre: quest'ultimo se ne andò in esilio volontario a Marsiglia e il processo terminò con la vittoria schiacciante di Cicerone. • Actio secunda in Verrem (5 libri =5 orazioni) → non furono mai pronunciate, ma Cicerone le pubblicò in un momento secondario: contengono tutto il materiale raccolto in Sicilia contro Verre. Egli si era macchiato di: guadagni illeciti, furti di statue e opere d'arte, crudeltà... Stile violente, ironiche, a volte dal tono semplice e familiare, altre volte più serie e complesse. L'anno del consolato e le Catilinariae Catilinariae 63 a.C. 4 orazioni: 1. → Cicerone riesce a far abbandonare il Senato e Roma da Catilina - 2. → convince il popolo che Catilina sia un pericolo pubblico 3 3. → informa il popolo della congiura di Catilina contro Cicerone e contro lo Stato 4. pronunciata in Senato, dovesi discusse dell'arresto e della condanna a morte dei catilinari Stile: emergono forti passioni e sentimenti (prima drammatiche e poi patetiche) "autoelogio": Roma si era liberata di Catilina grazie a Cicerone. Pro Murena → difende Murena dall'accusa di aver imbrogliato alle elezioni, da cui era rimasto sconfitto Catilina. Cicerone utilizza l'ironia e l'umorismo contro gli accusatori: Cicerone Sulpicio Rufo descritto come un candidato che, invece di pensare al proprio elettorato, muove accusefalse contro Murena. . Catone il censore → preso in giro per i suoi principi rigidi e antiquati Dopo il consolato: dalla Pro Archia alla Pro Milone Pro Archia → Cicerone difende un poeta greco dall'accusa di aver fruito illegalmente della cittadinanza romana (elogio della poesia) Pro Sestio difende Publio Sestio (tribuno della plebe) dall'accusa di violenza. Preorazione discorso politico: consensus omnium bonorum (accordo tra tutti gli uomini per bene = salvezza dello Stato) • Pro Caelio Cicerone difende Celio dall'accusa di violenza + tentato avvelenamento di Clodia (identificata come la Lesbia di Catullo), amante di Celio esorella di Clodio donna bellissima e intelligente ma dai depravatissimi costumi, come suo fratello; sfoga tutto il suo odio contro Clodio, suo acerrimo nemico, e sua sorella Clodia, utilizzando un tono sarcastico. → • Pro Milone → Clodio viene ucciso da Milone (durante le guerre armate tra le bande dei due): Cicerone difende Milone, affermando che la sua era soltanto stata legittima difesa perde la causa e Milone viene condannato: nonostante sia stata un insuccesso, la Pro Milone fu una delle orazioni più importanti di Cicerone. La fine della libertà: dalle orazioni cesariane alle Filippiche • Pro Marcello → orazione epidittica (celebrativa) dedicata a Cesare • Filippiche → invettive pronunciate contro Marco Antonio dopo la morte di Cesare, perchè era nemico della repubblica: 14 orazioni molto violente, note come Filippiche perchè ricordano quelle pronunciate da Demostene contro il re Filippo di Macedonia. Contesto storico: Antonio assedia Bruto (seguace di Cesare) a Modena → Ottaviano organizza contro di lui (illegalmente) un esercito privato = Cicerone lo considera legale, 4 perchè credeva che il suo atto fosse mirato a difendere lo Stato (il suo desiderio di ritorno al passato, tuttavia, era solo un'illusione). Stile diretto e semplice Cicerone "privato": l'epistolario La cura e la pubblicazione delle lettere Cicerone comunicava moltissimo con le lettere, soprattutto con le persone a lui più care e i personaggi politici più importanti del tempo. Cicerone aveva intenzione, un giorno, di pubblicare tutte le sue epistole, ma purtroppo la sua morte improvvisa non glielo permise. Il corpus delle lettere di Cicerone comprende: • Ad Atticum → 16 libri • Ad familiares → lettere a persone care, parenti e amici (il liberto, segretario ed amico Tirone, la moglie Terenzia...), organizzate in 16 libri Cicerone • Ad Quintum fratrem in appendice c'è il manuale per la campagna elettorale attribuito al fratello Quinto, organizzato in 3 libri • Ad Marcum Brutum → non tutti gli studiosi concordano sulla loro autenticità Una preziosa fonte di informazioni sull'uomo Cicerone L'epistolario di Cicerone è importantissimo per 3 motivi: 1. per conoscere il Cicerone vero e autentico, che si lascia andare anche a momenti di sconforto e che mette in mostra le sue fragilità particolare affetto dedica ad Attico, il suo amico epicureo, con cui, però, nonostante le sue credenze filosofiche, parla sempre in modo pacifico. 2. ci consentono di conoscere la vita privata tipica di un uomo romano della buona società si parla di: debiti, prestiti, acquisti, libri, cene, soggiorni, raccomandazioni, amicizie e cultura. 3. sono una fonte importante degli avvenimenti politici del tempo, anche se essi vengono filtrati dagli occhi e dalle opinioni di Cicerone. Lo stile dell'epistolario Lo stile delle lettere di Cicerone è molto scorrevole, caratterizzato da: una sintassi semplice 5 • l'utilizzo di una lingua quotidiana, anche se di natura colta → sermo cotidianus Le idee politiche di Cicerone L'homo novus e i valori politici • concordia ordinum → alleanza tra senatori ed equites (cavalieri) Cicerone consensus omnium bonorum accordo tra tutti gli uomini per bene = salvezza dello Stato (Pro Sestio) • la colpa della crisi romana è degli improbi → uomini malvagi che spingono il popolo alla violenza o sono loro stessi violenti I dialoghi di argomento politico De re publica i boni devono opporsi agli improbi in nome della salvezza per la patria, operando nel bene → sono tutti coloro che vogliono il bene della patria, tutte le persone "per bene" (diverse dagli optimates) 1. - opera teorica sullo stato ideale → 1. definisce le 3 principali forme di governo e le loro rispettive degenerazioni: • monarchia (consolato) tirannide - aristocrazia (senato) oligarchia • democrazia (tribunato della plebe) oclocrazia (governo delle masse) 2. → la storia politica di Roma 3. tema della giustizia 4. e 5. definisce la figura del princeps: dirigente politico ideale (Pompeo) moderator rei publicae = colui che avrebbe dovuto realizzare "la vita felice dei cittadini" 6 libri: 6. → Somnius Scipionis: Scipione Emiliano racconta di un sogno che aveva fatto tanti anni prima, dove gli erano apparse in cielo le anime del padre e del nonno defunti → riprende la teoria platonica delle idee: l'adilà si prefigura come un mondo iperuranio e l'anima divina dell'uomo si realizzerà completamente solo dopo essersi libera dalla prigione corporea. De legibus completamento del De republica, di cui conosciamo 2 libri e parte del terzo: diritto naturale 2. formazione delle leggi 6 3. Cicerone maestro di retorica magistrature e isituzioni giuridiche di Roma Il De oratore De oratore → insegna come essere il perfetto oratore (come patrocinare una causa): ancora oggi viene studiato per diventare avvocati. Esso è scritto in forma dialogica (innovazione prima c'erano solo manuali di precettistica) ed è strutturato in 3 libri. Primo libro → l'oratore deve essere vir bonus dicendi peritus (riprende Catone), ma non deve soltanto saper persuadere con le parole, bensì costruire la sua attività oratoria su un ampio bagaglio culturale, specialmente di stampo filosofico. Secondo e terzo libro: i 3 obiettivi dell'oratore 1. probare → informare ed esporre chiaramente i fatti (altrimenti non può giudicare) stile umile Cicerone 2. delectare → rendere piacevole all'ascolto e non annoiare → stile medio 3. flettere deve far commuovere, far piangere, far risvegliare le emozioni → stile sublime Le 5 fasi di lavoro dell'oratore 1. inventio scelta degli argomenti da trattare 2. dispositio ordine con cui vanno narrati gli argomenti esordio/proemio (inizio) exordium • narratio → narrazione dei fatti • argumentatio argomenti a favore della causa confutatio → argomenti che confutano la tesi avversaria preoratio appello finale ai giudici 3. elocutio → tutti gli artifici retorici per rendere efficace il discorso 4. memoria tecniche di memorizzazione del discorso (una volta scritto doveva essere memorizzato) 5. actio → tono della voce, gestualità... ● 7 Il Brutus e l'Orator Brutus → di Cicerone. dialogo che tratta della storia dell'oratoria romana, dalle origini fino all'epoca Cicerone • Orator → descrive l'oratore ideale: deve saper usare bene le risorse linguistiche e i 3 stili della retorica (vedi sopra!) Cicerone maestro di filosofia Un sistema organico di pensiero • eclettismo → fonde insieme un po' tutte le dottrine filosofiche, criticandole tutte e non associandosi mai ad una in particolare: l'unica a cui si opponeva saldamente era quella epicurea, incompatibile non solo ai suoi ideali ma anche a tutte le altre filosofie • Cicerone crea una lingua filosofica latina → sintassi limpida nella sua complessità + lessico con termini greci traslitterati in latino. I testi filosofici • De finibus bonorum et malorum espone la visione del sommo bene secondo le seguenti dottrine filosofiche: 1. epicurea piacere 2. stoica virtù 3. neoaccademica → preferita da Cicerone, perchè accoglieva anche i beni materiali, oltre che quelli spirituali • Tusculanae disputationes 5 dialoghi sul raggiungimento della felicità: trattano anche del timore della morte, della sopportazione del dolore e degli affani, come vincere le passioni... • De natura deorum → 3 libri che espongono le teorie sugli dei: 1. epicurea → gli dei esistono ma si disinteressano degli uomini e quindi non vanno temuti - - 2. stoica • De officis manuale di comportamento dell'uomo, come se fosse un galateo per la classe dirigente romana. Nel primo libro si parla di honestum = bene morale → 4 virtù stoiche: gli dei esistono e si prendono cura dell'uomo 8 1. sapienza desiderio di verità 2. giustizia →il fondamento del vivere civile 3. magnanimità disederio di primeggiare 4. temperanza desiderio di armonia e equilibri (neccessaria per la realizzazione di tutte le altre virtù) Cicerone Nel secondo libro si parla del vero utile, tutt'uno con l'honestum → un utile che non sia honestum, ma eseguito con malvagità, non è ralmente utile alla comunità, bensì dannoso. Il latino di Cicerone Cicerone creò uno stile duttile, elegante, naturale e armonioso, basato sulla concinnitas → equilibrio tra tutte le parti. Esso era perciò lo specchio delle sue convinzioni morali, politiche e sociali: l'ordine, l'equilibrio e la moderazione caratterizzarono appieno il suo stile rodiese. Approfondimenti su Cicerone 9