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BACONE Bacone è il Secondo Filosofo del Metodo e può essere considerato il Profeta della Tecnica, nonché un grande spregiudicato. Francesco Bacone, in inglese Francis Bacon, nacque a Londra nel 1561 e suo padre era il Lord guardasigilli della regina Elisabetta I (Bacone, infatti, vive nel periodo di massimo splendore dell'Inghilterra); quindi, visse in un ambiente culturale aristocratico e studiò prima all'Università di Cambridge e poi a Parigi. Nel 1579 morì il padre e quindi tornò a Londra e non avendo più grandi possibilità economiche, si dedicò alla politica; grazie all'appoggio del conte di Essex, che era il favorito della regina, divenne membro del Parlamento a soli 23 anni. Quando questo conte entrò in contrasto con la regina, Bacone lo abbandonò e partecipò anche all'elaborazione dello stato di accusa in base al quale il conte venne decapitato (questo è uno dei motivi per cui è considerato uno spregiudicato). Quando salì al trono Giacomo I, ottenne l'incarico di consulente della corona, questa volta grazie all'appoggio del duca di Buckingham, che era il consigliere del re. Con il tempo, Bacone di nominato avvocato generale, poi procuratore generale e infine lord guardasigilli e lord cancelliere. Nel 1621, quando Giacomo I fu costretto a convocare il Parlamento, Bacone venne accusato di corruzione e lui si dichiarò colpevole, in quando aveva effettivamente favorito l'emancipazione di...
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Stefano S, utente iOS
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una serie di sentenze in cambio di denaro (altro motivo per cui era uno spregiudicato). Bacone venne quindi interdetto da tutti i pubblici uffici e perciò si dedicò agli studi scientifici e filosofici, occupandosi anche di questioni filosofiche e sperimentazioni. Morì nel 1626 probabilmente in seguito ad un'infreddatura presa durante uno dei suoi esperimenti, in cui cercava di accertare se il congelamento arrestasse la putrefazione. Fra le sue opere principali, troviamo "Sulla dignità e sull'accrescimento delle scienze" (enciclopedia a cui si ispireranno Diderot e D'Alembert), il "Novum Organum" (illustra la logica del procedimento scientifico) e due opere pubblicate post mortem, ovvero "La Nuovo Atlantide" (immagina una città utopistica su di un'isola sconosciuta in cui vive una comunità di scienziati, che vogliono ideare strumenti in grado di migliorare la vita degli uomini) e i "Cogitata et visa" (critica la tradizione scientifico-filosofica). Bacone, a differenza di Cartesio, non diede vita ad una corrente filosofica. Il suo problema principale era quello di capire che senso avesse la cultura del tempo e soprattutto quale fosse il ruolo della scienza e il valore della cultura tradizionale. Egli riteneva che la scienza dovesse essere attiva, perché aveva l'obbiettivo di cambiare il mondo in base al principio secondo cui ogni forma di sapere è potere (famosa è la sua frase "Sapere è potere"); infatti, egli parla di sapere dinamico che ha lo scopo di dominare sulla natura, sempre con il presupposto che la natura deve essere compresa fino in fondo, perché altrimenti non può essere modificata e dominata. Quindi, dà dignità alle arti meccaniche, dato che credeva che le invenzioni fossero fondamentali per cambiare la vita degli uomini e per aumentare il benessere dell'umanità. La Chiesa, però, condannava le invenzioni e quindi Bacone voleva rinnovare questo approccio e per questo motivo disse che le invenzioni potevano essere considerate un peccato solo se l'uomo pretendeva di fare a meno di Dio con queste, infatti sosteneva che la scienza e il progresso non possono fare sentire l'uomo onnipotente. Per questo motivo, la Chiesa non aveva alcuna autorità in questo ambito. A proposito di autorità, Bacone parlava di verità come figlia delle scoperte e del progresso e non come figlia di autorità come Aristotele; infatti, secondo lui le autorità non esistono e sosteneva che se Aristotele fosse stato lì con lui gli avrebbe dato ragione. Per questo motivo, come aveva sostenuto già Galileo, le verità non sono inconfutabili (ipse dixit), ma sono frutto per progresso della conoscenza fin a quel momento. È questo il motivo per cui decise di fondare una nuova ENCICLOPEDIA, basata su nuove basi del sapere (questo progetto ambizioso venne portato avanti nel '700 da Diderot e D'Alembert). Il piano di questa Enciclopedia è contenuto nello scritto "Sulla dignità e sull'accrescimento delle scienze", nella quale identifica 3 attività mentali dell'uomo: • la Memoria, su cui si fonda la Storia; • La Fantasia, su cui si fonda la Poesia; • La Ragione, su cui si fonda la Filosofia. Lo scopo di questa Enciclopedia non era quello di fare un "calderone" di notizie, ma quello di giudicare tutto ciò che non è stato fatto perché era oggetto di pregiudizio nei secoli oppure vi erano carenze metodologiche; infatti, secondo lui per fondare un sapere c'è bisogno di un Metodo. Il METODO di Bacone è diverso da quello di Galileo e di Cartesio, in quanto non è Matematico, ma include l'Osservazione e quindi è un Metodo Induttivo, perché parte dall'esperienza e dall'osservazione che devono essere interpretate (il metodo di Aristotele era deduttivo, perché la natura non si può anticipare). Il metodo si basa su due momenti che non si possono concepire separatamente, ovvero il pensare e l'osservare. Questo Metodo è composto da due parti: • PARS DESTITUENS (parte distruttiva), che consiste nello sgomberare la mente dai pregiudizi del passato, chiamati da lui "idola", che offuscano la mente e non permettono di avere le idee chiare. Distingue 4 tipi di Idola: O IDOLA TRIBUS (idoli della tribù), che sono propri dell'uomo ed è come se fossero connaturati in questo, in quanto fanno parte del suo modo di pensare; sono dovuti all'insufficienza dei nostri sensi che da soli non riescono a comprendere ciò che è nascosto nella natura e questa insufficienza non permette all'intelletto di vedere le cose così come sono, ma porta a vedere uniformità che non esistono; O IDOLA SPECIIS (idoli della spelonca), che fanno riferimento alla Repubblica di Platone e al Mito della Caverna; questi idola fanno riferimento alle inclinazioni di ogni individuo, che derivano dal proprio carattere e quindi sono connaturate in noi, così come gli idola tribus; questi idola fanno sì che gli uomini rispondano di sì frettolosamente a ciò che gli sembra corrispondere alle loro inclinazioni; O IDOLA FORI (idoli della piazza), che sono i più pericolosi, perché hanno origine nella società e sono originati dal linguaggio, che ● secondo Bacone è pericoloso perché è convenzionale e quindi può dominare più della ragione (riferimento ai sofisti); O IDOLA THEATRI (idoli del teatro), che derivano delle filosofie del passato, in modo particolare dalla Scolastica e dalla Sofistica, in quanto si fondano sui dogmi, che non sono altro che pregiudizi; considera anche Aristotele un pregiudizio perché si è più preoccupato di dare definizioni verbali alle cose, piuttosto che studiarle e fa questa stessa critica anche agli alchimisti rinascimentali, i quali si sono fatti eccessivamente domare dai dati sensibili senza alcun criterio. una volta che l'uomo si è liberato da questi Idola, inizia la PARS COSTRUENS (parte costruttiva), che è il Metodo vero e proprio. Il suo metodo si basa su un Processo Induttivo, in quanto parte dall'esperienza per arrivare ad una legge. L'induzione presuppone la raccolta e la descrizione dei fatti, che, per essere interpretati correttamente, devono essere catalogati; a tale scopo, Bacone elaborò il METODO DELLE TAVOLE, che servono allo scienziato per procedere per gradi e gli permettono di analizzare tutte le situazioni intermedie. Queste tavole si distinguono in: O TAVOLE DELLA PRESENZA, che raccolgono tutti i casi in cui un determinato fenomeno si presenta; per esempio, il calore si presenta sotto forma di fiamme, raggi solari, fulmini... O TAVOLE DELL'ASSENZA, che raccolgono tutti i casi in cui lo stesso fenomeno non si presenta, pur verificandosi condizioni e circostanze simili a quelle della tavola della Presenza; per esempio, i raggi lunari sono simili a quelli solari, ma non riscaldano e quindi vengono inseriti in questa tavola; O TAVOLE DEI GRADI, dette anche TAVOLE COMPARATIVE, che raccolgono le variazioni con cui questi fenomeni si manifestano in un corpo o confrontando due corpi; per esempio, quando si parla di calore, si parla prima delle cose che hanno solo una disposizione al caldo, poi di ciò che è rappresentato dal calore in atto e poi delle variazioni di intensità del calore nei corpi. Una volta che le tavole sono complete, inizia una Fase Negativa, in cui vengono escluse tutte quelle verità intermedie che risultano incompatibili con il fenomeno studiato. Si passa poi alla formulazione di una PRIMA VINDIMIATIO (quella che per Galileo era la 1° Ipotesi); facendo l'esempio del calore, viene ipotizzato che il calore sia l'effetto del moto delle particelle dei corpi, o meglio che lo stesso calore è moto di queste particelle. Questa ipotesi richiede delle verifiche sperimentali e allora si fanno degli esperimenti, che non sono altro che esperienze predisposte e adattate a questo tipo di finalità; questo significa che solo la natura può farci capire le cose come stanno. Tra tutti gli esperimenti, il più importante è I'EXPERIMENTUM CRUCIS (esperimento cruciale), a cui si giunge dopo aver esaminato tutte le possibilità, giungendo a due ipotesi contrapposte, tra cui lo scienziato deve scegliere quella giusta e per questo è cruciale. La risposta dello scienziato non porta alla legge, quindi alla quantificazione del fenomeno, ma all'individuazione di: O SCHEMATISMO LATENTE, che è la struttura che costituisce essenzialmente il fenomeno; O PROCESSO LATENTE, che indica il movimento all'interno del fenomeno. Per questo motivo, Bacone era considerato il Profeta della Tecnica, dato che aveva capito che lo studio del fenomeno deve giungere alla comprensione della struttura della materia, in quanto solo dopo aver capito come è fatta la natura la si può dominare. Ecco perché secondo Bacone "sapere è potere". Inoltre, anche se ha contestato molto Aristotele, Bacone ha utilizzato la parola Aristotelica "forma", che non indica l'aspetto esteriore, ma l'essenza stessa dell'elemento, che è ciò che Bacone trova con il suo metodo. Bacone distinse 3 orientamenti filosofici e associò a ognuno di questi un insetto: ● | Ragni rappresentano i RAZIONALISTI, in quanto i ragni cacciano la ragnatela dalla loro testa e, secondo i Razionalisti, le leggi sono quelle dell'intelletto, in quanto ritenevano che alla base della conoscenza ci fossero le leggi apriori dell'intelletto, prescindendo quindi dall'esperienza e quindi Bacone li critica; • Le Formiche rappresentano gli EMPIRISTI, perché così come le formiche accumulano le riserve, gli Empiristi accumulano le conoscenze, senza una giusta interpretazione e quindi Bacone critica questo atteggiamento; • Le Api rappresentano il METODO DI BACONE, in quanto le api succhiano il nettare dei fiori e poi lo rielaborano fino a trasformarlo in miele e allo stesso modo Bacone trae dall'esperienza il materiale, che viene poi elaborato.
109
Dal libro “con filosofare”
89
Francesco Bacone riassunto
28
Gli Idola e la Nuova Atlantide
1
Analisi dei pregiudizi individuali, linguistici e tradizionali che ostacolano la ricerca scientifica e la comprensione qualitativa dei fenomeni.
15
filosofia
59
Nuova Atlantide, Nuovo Organo, metodo scientifico, tavole e idola
BACONE Bacone è il Secondo Filosofo del Metodo e può essere considerato il Profeta della Tecnica, nonché un grande spregiudicato. Francesco Bacone, in inglese Francis Bacon, nacque a Londra nel 1561 e suo padre era il Lord guardasigilli della regina Elisabetta I (Bacone, infatti, vive nel periodo di massimo splendore dell'Inghilterra); quindi, visse in un ambiente culturale aristocratico e studiò prima all'Università di Cambridge e poi a Parigi. Nel 1579 morì il padre e quindi tornò a Londra e non avendo più grandi possibilità economiche, si dedicò alla politica; grazie all'appoggio del conte di Essex, che era il favorito della regina, divenne membro del Parlamento a soli 23 anni. Quando questo conte entrò in contrasto con la regina, Bacone lo abbandonò e partecipò anche all'elaborazione dello stato di accusa in base al quale il conte venne decapitato (questo è uno dei motivi per cui è considerato uno spregiudicato). Quando salì al trono Giacomo I, ottenne l'incarico di consulente della corona, questa volta grazie all'appoggio del duca di Buckingham, che era il consigliere del re. Con il tempo, Bacone di nominato avvocato generale, poi procuratore generale e infine lord guardasigilli e lord cancelliere. Nel 1621, quando Giacomo I fu costretto a convocare il Parlamento, Bacone venne accusato di corruzione e lui si dichiarò colpevole, in quando aveva effettivamente favorito l'emancipazione di...
BACONE Bacone è il Secondo Filosofo del Metodo e può essere considerato il Profeta della Tecnica, nonché un grande spregiudicato. Francesco Bacone, in inglese Francis Bacon, nacque a Londra nel 1561 e suo padre era il Lord guardasigilli della regina Elisabetta I (Bacone, infatti, vive nel periodo di massimo splendore dell'Inghilterra); quindi, visse in un ambiente culturale aristocratico e studiò prima all'Università di Cambridge e poi a Parigi. Nel 1579 morì il padre e quindi tornò a Londra e non avendo più grandi possibilità economiche, si dedicò alla politica; grazie all'appoggio del conte di Essex, che era il favorito della regina, divenne membro del Parlamento a soli 23 anni. Quando questo conte entrò in contrasto con la regina, Bacone lo abbandonò e partecipò anche all'elaborazione dello stato di accusa in base al quale il conte venne decapitato (questo è uno dei motivi per cui è considerato uno spregiudicato). Quando salì al trono Giacomo I, ottenne l'incarico di consulente della corona, questa volta grazie all'appoggio del duca di Buckingham, che era il consigliere del re. Con il tempo, Bacone di nominato avvocato generale, poi procuratore generale e infine lord guardasigilli e lord cancelliere. Nel 1621, quando Giacomo I fu costretto a convocare il Parlamento, Bacone venne accusato di corruzione e lui si dichiarò colpevole, in quando aveva effettivamente favorito l'emancipazione di...
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una serie di sentenze in cambio di denaro (altro motivo per cui era uno spregiudicato). Bacone venne quindi interdetto da tutti i pubblici uffici e perciò si dedicò agli studi scientifici e filosofici, occupandosi anche di questioni filosofiche e sperimentazioni. Morì nel 1626 probabilmente in seguito ad un'infreddatura presa durante uno dei suoi esperimenti, in cui cercava di accertare se il congelamento arrestasse la putrefazione. Fra le sue opere principali, troviamo "Sulla dignità e sull'accrescimento delle scienze" (enciclopedia a cui si ispireranno Diderot e D'Alembert), il "Novum Organum" (illustra la logica del procedimento scientifico) e due opere pubblicate post mortem, ovvero "La Nuovo Atlantide" (immagina una città utopistica su di un'isola sconosciuta in cui vive una comunità di scienziati, che vogliono ideare strumenti in grado di migliorare la vita degli uomini) e i "Cogitata et visa" (critica la tradizione scientifico-filosofica). Bacone, a differenza di Cartesio, non diede vita ad una corrente filosofica. Il suo problema principale era quello di capire che senso avesse la cultura del tempo e soprattutto quale fosse il ruolo della scienza e il valore della cultura tradizionale. Egli riteneva che la scienza dovesse essere attiva, perché aveva l'obbiettivo di cambiare il mondo in base al principio secondo cui ogni forma di sapere è potere (famosa è la sua frase "Sapere è potere"); infatti, egli parla di sapere dinamico che ha lo scopo di dominare sulla natura, sempre con il presupposto che la natura deve essere compresa fino in fondo, perché altrimenti non può essere modificata e dominata. Quindi, dà dignità alle arti meccaniche, dato che credeva che le invenzioni fossero fondamentali per cambiare la vita degli uomini e per aumentare il benessere dell'umanità. La Chiesa, però, condannava le invenzioni e quindi Bacone voleva rinnovare questo approccio e per questo motivo disse che le invenzioni potevano essere considerate un peccato solo se l'uomo pretendeva di fare a meno di Dio con queste, infatti sosteneva che la scienza e il progresso non possono fare sentire l'uomo onnipotente. Per questo motivo, la Chiesa non aveva alcuna autorità in questo ambito. A proposito di autorità, Bacone parlava di verità come figlia delle scoperte e del progresso e non come figlia di autorità come Aristotele; infatti, secondo lui le autorità non esistono e sosteneva che se Aristotele fosse stato lì con lui gli avrebbe dato ragione. Per questo motivo, come aveva sostenuto già Galileo, le verità non sono inconfutabili (ipse dixit), ma sono frutto per progresso della conoscenza fin a quel momento. È questo il motivo per cui decise di fondare una nuova ENCICLOPEDIA, basata su nuove basi del sapere (questo progetto ambizioso venne portato avanti nel '700 da Diderot e D'Alembert). Il piano di questa Enciclopedia è contenuto nello scritto "Sulla dignità e sull'accrescimento delle scienze", nella quale identifica 3 attività mentali dell'uomo: • la Memoria, su cui si fonda la Storia; • La Fantasia, su cui si fonda la Poesia; • La Ragione, su cui si fonda la Filosofia. Lo scopo di questa Enciclopedia non era quello di fare un "calderone" di notizie, ma quello di giudicare tutto ciò che non è stato fatto perché era oggetto di pregiudizio nei secoli oppure vi erano carenze metodologiche; infatti, secondo lui per fondare un sapere c'è bisogno di un Metodo. Il METODO di Bacone è diverso da quello di Galileo e di Cartesio, in quanto non è Matematico, ma include l'Osservazione e quindi è un Metodo Induttivo, perché parte dall'esperienza e dall'osservazione che devono essere interpretate (il metodo di Aristotele era deduttivo, perché la natura non si può anticipare). Il metodo si basa su due momenti che non si possono concepire separatamente, ovvero il pensare e l'osservare. Questo Metodo è composto da due parti: • PARS DESTITUENS (parte distruttiva), che consiste nello sgomberare la mente dai pregiudizi del passato, chiamati da lui "idola", che offuscano la mente e non permettono di avere le idee chiare. Distingue 4 tipi di Idola: O IDOLA TRIBUS (idoli della tribù), che sono propri dell'uomo ed è come se fossero connaturati in questo, in quanto fanno parte del suo modo di pensare; sono dovuti all'insufficienza dei nostri sensi che da soli non riescono a comprendere ciò che è nascosto nella natura e questa insufficienza non permette all'intelletto di vedere le cose così come sono, ma porta a vedere uniformità che non esistono; O IDOLA SPECIIS (idoli della spelonca), che fanno riferimento alla Repubblica di Platone e al Mito della Caverna; questi idola fanno riferimento alle inclinazioni di ogni individuo, che derivano dal proprio carattere e quindi sono connaturate in noi, così come gli idola tribus; questi idola fanno sì che gli uomini rispondano di sì frettolosamente a ciò che gli sembra corrispondere alle loro inclinazioni; O IDOLA FORI (idoli della piazza), che sono i più pericolosi, perché hanno origine nella società e sono originati dal linguaggio, che ● secondo Bacone è pericoloso perché è convenzionale e quindi può dominare più della ragione (riferimento ai sofisti); O IDOLA THEATRI (idoli del teatro), che derivano delle filosofie del passato, in modo particolare dalla Scolastica e dalla Sofistica, in quanto si fondano sui dogmi, che non sono altro che pregiudizi; considera anche Aristotele un pregiudizio perché si è più preoccupato di dare definizioni verbali alle cose, piuttosto che studiarle e fa questa stessa critica anche agli alchimisti rinascimentali, i quali si sono fatti eccessivamente domare dai dati sensibili senza alcun criterio. una volta che l'uomo si è liberato da questi Idola, inizia la PARS COSTRUENS (parte costruttiva), che è il Metodo vero e proprio. Il suo metodo si basa su un Processo Induttivo, in quanto parte dall'esperienza per arrivare ad una legge. L'induzione presuppone la raccolta e la descrizione dei fatti, che, per essere interpretati correttamente, devono essere catalogati; a tale scopo, Bacone elaborò il METODO DELLE TAVOLE, che servono allo scienziato per procedere per gradi e gli permettono di analizzare tutte le situazioni intermedie. Queste tavole si distinguono in: O TAVOLE DELLA PRESENZA, che raccolgono tutti i casi in cui un determinato fenomeno si presenta; per esempio, il calore si presenta sotto forma di fiamme, raggi solari, fulmini... O TAVOLE DELL'ASSENZA, che raccolgono tutti i casi in cui lo stesso fenomeno non si presenta, pur verificandosi condizioni e circostanze simili a quelle della tavola della Presenza; per esempio, i raggi lunari sono simili a quelli solari, ma non riscaldano e quindi vengono inseriti in questa tavola; O TAVOLE DEI GRADI, dette anche TAVOLE COMPARATIVE, che raccolgono le variazioni con cui questi fenomeni si manifestano in un corpo o confrontando due corpi; per esempio, quando si parla di calore, si parla prima delle cose che hanno solo una disposizione al caldo, poi di ciò che è rappresentato dal calore in atto e poi delle variazioni di intensità del calore nei corpi. Una volta che le tavole sono complete, inizia una Fase Negativa, in cui vengono escluse tutte quelle verità intermedie che risultano incompatibili con il fenomeno studiato. Si passa poi alla formulazione di una PRIMA VINDIMIATIO (quella che per Galileo era la 1° Ipotesi); facendo l'esempio del calore, viene ipotizzato che il calore sia l'effetto del moto delle particelle dei corpi, o meglio che lo stesso calore è moto di queste particelle. Questa ipotesi richiede delle verifiche sperimentali e allora si fanno degli esperimenti, che non sono altro che esperienze predisposte e adattate a questo tipo di finalità; questo significa che solo la natura può farci capire le cose come stanno. Tra tutti gli esperimenti, il più importante è I'EXPERIMENTUM CRUCIS (esperimento cruciale), a cui si giunge dopo aver esaminato tutte le possibilità, giungendo a due ipotesi contrapposte, tra cui lo scienziato deve scegliere quella giusta e per questo è cruciale. La risposta dello scienziato non porta alla legge, quindi alla quantificazione del fenomeno, ma all'individuazione di: O SCHEMATISMO LATENTE, che è la struttura che costituisce essenzialmente il fenomeno; O PROCESSO LATENTE, che indica il movimento all'interno del fenomeno. Per questo motivo, Bacone era considerato il Profeta della Tecnica, dato che aveva capito che lo studio del fenomeno deve giungere alla comprensione della struttura della materia, in quanto solo dopo aver capito come è fatta la natura la si può dominare. Ecco perché secondo Bacone "sapere è potere". Inoltre, anche se ha contestato molto Aristotele, Bacone ha utilizzato la parola Aristotelica "forma", che non indica l'aspetto esteriore, ma l'essenza stessa dell'elemento, che è ciò che Bacone trova con il suo metodo. Bacone distinse 3 orientamenti filosofici e associò a ognuno di questi un insetto: ● | Ragni rappresentano i RAZIONALISTI, in quanto i ragni cacciano la ragnatela dalla loro testa e, secondo i Razionalisti, le leggi sono quelle dell'intelletto, in quanto ritenevano che alla base della conoscenza ci fossero le leggi apriori dell'intelletto, prescindendo quindi dall'esperienza e quindi Bacone li critica; • Le Formiche rappresentano gli EMPIRISTI, perché così come le formiche accumulano le riserve, gli Empiristi accumulano le conoscenze, senza una giusta interpretazione e quindi Bacone critica questo atteggiamento; • Le Api rappresentano il METODO DI BACONE, in quanto le api succhiano il nettare dei fiori e poi lo rielaborano fino a trasformarlo in miele e allo stesso modo Bacone trae dall'esperienza il materiale, che viene poi elaborato.