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ARISTOTELE
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BIOGRAFIA
Nato a Stagira (una città al confine con la macedonia) nel 384 a.C.,
Aristotele sin da bambino riceve un ottimo inseg

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ARISTOTELE 1 BIOGRAFIA Nato a Stagira (una città al confine con la macedonia) nel 384 a.C., Aristotele sin da bambino riceve un ottimo insegnamento e, grazie a questo e ai suoi numerosi viaggi, è un uomo molto colto. La sua preparazione infatti non riguarda solo l'insegnamento di conoscenze come filosofia o retorica ma anche conoscenze scientifiche come biologia o matematica. Infatti sin da piccolo viene sottoposto a un insegnamento poliedrico, tra letteratura, filosofia e materie scientifiche. A 17 anni si trasferisce ad Atene ed entra nell'accademia di Platone. Studierà 20 anni in accademia, fino alla morte di Platone. Lasciata l'accademia venne chiamato dalla famiglia reale di macedonia (con la quale ha sempre avuto ottimi rapporti grazie al padre Nicomaco, dottore della famiglia reale di macedonia, infatti proprio Nicomaco cura Aminta, nonno di Alessandro Magno) come precettore del piccolo Alessandro. Nello stesso periodo in cui Aristotele fa da maestro ad Alessandro, Filippo II di Macedonia conquista tutta la Grecia. Diventato grande, Alessandro inizia ad avere un'ossessione per le conquiste. Aristotele prova a convincerlo che non sia la strada giusta poiché molto pericolosa in quanto avrebbe potuto suscitare ire o invidie ed essere assassinato, ma Alessandro non lo ascolta e muore a 33 anni presumibilmente avvelenato. Nel 336 torna ad Atene e nel 335 fonda il liceo" (prende il nome di liceo perché nasce vicino al...

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Stefano S, utente iOS

L'applicazione è molto semplice e ben progettata. Finora ho sempre trovato quello che stavo cercando

Susanna, utente iOS

Adoro questa app ❤️, la uso praticamente sempre quando studio.

Didascalia alternativa:

tempio di Apollo Licio). Il liceo aristotelico, rispetto l'accademia platonica, offre un insegnamento enciclopedico, non solo filosofico quindi, ma anche scientifico e letterario. Aristotele divide in tre gruppi le materie ● materie teoretiche: filosofia prima (metafisica→ filosofia che riguarda un mondo ultrasensibile), matematica e fisica • materie pratiche: da praxis, etica e politica ● materie poietiche: arti e tecniche (come la scultura o il teatro) Una caratteristica importante del liceo aristotelico era il peripato, un lungo corridoio esterno dove Aristotele e i suoi allievi facevano lezione passeggiando. Gli allievi infatti passano alla storia con il nome di peripatetici. Nonostante sia l'inventore del liceo, Aristotele ebbe diversi problemi alla morte di Alessandro Magno, infatti nonostante non avesse voce in capitolo in politica perché straniero, era benvoluto nel governo filo-macedone ma al crollo di questo, nel 323 a.C venne visto dai greci come una minaccia in quanto aveva solidi rapporti con la famiglia reale macedone. Per questo motivo per difendere la sua incolumità scappa via e lascia a Teofrasto la direzione del liceo. Aristotele morì nel 322 a.c a Calcite dell'Eubea. I SUOI SCRITTI Aristotele scrisse molto e possiamo raggruppare i suoi scritti in due gruppi scritti essoterici → opere complete scritte per il largo pubblico, quindi semplificate e in forma di dialoghi (come Platone) ● • scritti esoterici → appunti preparati per i suoi allievi, non completi e scritti in maniera molto più complessa, infatti sono complicati da leggere perché vi sono ragionamenti scollegati e termini tecnici le opere essoteriche non sono state rinvenute, probabilmente sono andate perdute in un incendio, invece le opere esoteriche sono state ritrovate da Andronico da Rodi. Andronico provò a riorganizzare gli scritti trovati in base al tema e dando un titolo a ogni raccolta. Successivamente Alessandro D'Afrodisia, studioso del III secolo d.C cambiò alcuni dei titoli dati da Andronico. Diede il nome di "psicologia" a "teoria dell'anima" o il cambiamento ritenuto più importante: gli scritti di logica vennero rinominati "organon" (strumento), infatti la logica era considerata una metadisciplina, base di tutte le altre. Lo strumento per conoscere tutto ciò che ci circonda. Per Aristotele invece, la logica si intitola "analitica" → nome dato anche da Andronico. Del libro "poetica" scritto da Aristotele arriva solo la parte inerente alla tragedia. Sulla leggenda che invece circonda la parte della commedia, Umberto Eco si appoggia per scrivere "il nome della rosa". 2 LA LOGICA E I SILLOGISMI La logica aristotelica analizza i termini, che creano i periodi e successivamente i sillogismi, ossia i "ragionamenti", intesi cosi da Aristotele. → Il sillogismo è un ragionamento deduttivo (generale-particolare) costituito da un gruppo di proposizioni 3 in particolare: premessa maggiore, premessa minore, conclusione se tutti gli uomini sono mortali e se tutti i greci sono uomini allora i greci sono mortali Non sempre però il processo deduttivo porta alla verità, infatti solo i sillogismi scientifici possono le premesse (soprattutto quella Maggiore) devono essere vere se tutti gli uomini sono immortali e se tutti i Greci sono uomini allora tutti i Greci sono immortali sillogismo falso. Ci sono due tipologie di proposizioni (giudizi) e li divide ● quantitativamente = possono essere generali o particolari • qualitativamente possono essere affermativi o negativi Le proposizioni sono chiamate anche giudizi perché dichiarano un qualcosa. Ci sono inoltre 10 categorie che permettono a definire qualsiasi ente in qualsiasi circostanza e dalle categorie nascono i complementi Sostanza Quantità Qualità Relazione Luogo Tempo Giacere Avere Agire Partire Aristotele non scarta il ragionamento induttivo (particolare- generale) ma non gli dà la stessa valenza perché non si adatta con la sua logica. PRINCIPIO DI NON CONTRADDIZIONE: A e non A non possono coesistere insieme 3 PRINCIPIO DEL TERZO ESCLUSO: non esiste una terza possibilità dove A e non A coesistono insieme. PRINCIPIO DI IDENTITÀ: A= A, non A= non A. Un ente non può essere anche il suo opposto. COME CONCEPISCE LA DIVINITA' Concepisce Dio come concetto della divinità e lo identifica come ● atto puro → perfetto infatti non diviene • pensiero di pensiero →, Dio pensa solo a se stesso in quanto divino e quindi pensa a tutto perché c'è il divino in tutto Motore immobile → Dio è fermo ma muove tutto, perché tutti gli esseri sono spinti verso l'amore di Dio Inoltre è trascendente e immanente ● LA METAFISICA ARISTOTELICA La metafisica → Metafisica (meta - dopo = dopo la fisica) è un termine coniato da Andronico di Rodi. Questi scritti vengono chiamati " dopo la fisica" perché trattati dopo appunto gli scritti di fisica. Questi scritti si occupano dell'ontologia aristotelica e Aristotele chiama questa materia "filosofia prima". L'ontologia è la scienza dell'essere, in tutte le sue forme ● come sostanza come materia e forma come accidente = con delle caratteristiche momentanee, non permanenti. Aristotele concepisce come 'accidenti' delle caratteristiche casuali che caratterizzano l'essere in determinate condizioni. Potenza e Atto come il potenziale divenire di un ente in qualcosa che poi diverrà .Esempio di potenza e Atto => dal seme (potenza) nasce l'albero (atto) 4 ● come cause dell'essere = definiscono l'essere: causa materiale, formale, efficiente (da origine tutto ciò che esiste), finale (lo scopo ultimo, Dio) come potenza e Atto (potenza= idea di divenire, atto= cambiamento) "in atto è adolescente in potenza è adulto→ poi diventerà adulto" come vero = si contrappone all'essere come accidente. Noi rimaniamo ciò che siamo (esseri concreti viventi) ma tutte le nostre nostre situazioni o caratteristiche sono passeggere (accidenti) La metafisica concerne ogni essere esistente realmente e concretamente, non concepisce una realtà oltre il reale concreto (rifiuta ad esempio l'idea di iperuranio). Il rapporto tra potenza-atto ed essere si deve dividere tra l'essere come soggetto e il divino. Infatti l'essere è soggetto al divenire nascendo, crescendo e morendo. Il divino invece è atto puro, è perfetto e non può divenire. La categoria fondamentale è la sostanza, chiamata anche sinono ed è formata da • materia= la nostra struttura materiale (corpo) forma = la nostra forma interiore, la nostra essenza Inoltre vi sono 4 cause che definiscono l'essere (usiologia= uoia= scienza della sostanza) ● causa materiale ● causa formale ● causa efficiente ● causa finale 5 LA PSICOLOGIA ARISTOTELICA La funzione dell'anima per Aristotele è profondamente diversa rispetto alla nostra concezione cristiana. Per lui l'anima è diffusa in tutto il corpo e in ogni essere vivente. Ha tre diverse funzioni, divise tra vegetali, animali ed esseri umani. funzione vegetativa: è lo scopo di sopravvivenza. I vegetali hanno solo questa funzione dell'anima • funzione sensitiva: la funzione di provare emozioni e sensazioni. Gli animali sono dotati della funzione vegetativa e della funzione sensitiva • funzione intellettiva: la funzione per cui l'uomo riesce a pensare e ragionare. L'uomo è dotato di tutte e tre le funzioni. Aristotele si pone il problema dell'immortalità dell'anima. Nonostante ci arrivino pezzi non chiari della sua ideologia, possiamo supporre che l'anima, in quanto funzioni terrene del corpo e della mente, non sopravviva alla morte. Aristotele si pone il quesito dell'immortalità dell'anima senza essere influenzato dall'orfismo, infatti non credeva neanche nella metempsicosi, in quanto non credeva in una doppia realtà. Per questo motivo rifiuta anche l'iperuranio di Platone, in quanto per Aristotele le idee non vengono da un pianeta ma sono contenuti dell'intelletto umano. LA FISICA ARISTOTELICA la teoria aristotelica-tolemaica, anche detta geocentrica, afferma la centralità della terra, il fatto che lo spazio non è vuoto e la sfericità dei corpi celesti, infatti concepivano la forma sferica come sinonimo di perfezione. Questi corpi celesti sono costituiti da etere, anche detta quinta essenza, considerata pura e perfetta. Secondo qualche calcolo Aristotele è arrivato a considerare 47/55 corpi celesti che ruotano attorno alla Terra in vari sensi. Definisce la terra "sublunare" e non costituita da etere ma solo dai 4 elementi che, combinandosi, danno origine a tutto. Inoltre i 4 elementi si muovono in maniera ● naturale tendono a raggiungere la loro sede naturale acqua e terra tendono verso il basso aria e fuoco tendono verso l'alto • qualitativa • quantitativa ● sostanziale LA GNOSEOLOGIA ARISTOTELICA La funzione intellettiva dell'anima è strettamente legata alla gnoseologia, infatti secondo Aristotele parte tutto dalla conoscenza sensoriale, nonostante la consideri imperfetta. prime due fasi della conoscenza sensoriale ● conoscenza sensoriale in potenza = potenzialmente siamo in grado di conoscere tramite i nostri sensi ● conoscenza sensoriale in atto = in atto siamo in grado di conoscere tramite i nostri sensi Tra la conoscenza sensoriale e quella intellettiva c'è l'immaginazione. L'immaginazione è la capacità di visualizzare immagini quando sensorialmente percepiamo una qualsiasi essenza. Esempio: lascio gli occhiali sul tavolo, dopo cercandoli visualizzo l'immagine degli occhiali sul tavolo. La conoscenza intellettiva è anch'essa correlata al concetto di potenza-atto, ma con una variabile. Infatti la conoscenza intellettiva in potenza può divenire conoscenza intellettiva in atto solo con l'accompagnamento dell'intelletto attivo, una presenza trascendente dentro ognuno di noi. 6 ETICA ARISTOTELICA Aristotele non considera virtù solo quelle etiche riconosciute da sempre, ma considera come tali anche le virtù dianoetiche, quindi le virtù razionali, derivanti dalla ragione. Alcuni esempi possono essere: la conoscenza, la scienza, l'intelligenza, ecc.. Per Aristotele tutte le decisioni che prendiamo dovrebbero essere dettate dall'intelletto, infatti la virtù parte dalla conoscenza. 7

Aristotele

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Filosofia

 

3ªl

Sintesi

ARISTOTELE
1
BIOGRAFIA
Nato a Stagira (una città al confine con la macedonia) nel 384 a.C.,
Aristotele sin da bambino riceve un ottimo inseg
ARISTOTELE
1
BIOGRAFIA
Nato a Stagira (una città al confine con la macedonia) nel 384 a.C.,
Aristotele sin da bambino riceve un ottimo inseg
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BIOGRAFIA
Nato a Stagira (una città al confine con la macedonia) nel 384 a.C.,
Aristotele sin da bambino riceve un ottimo inseg
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BIOGRAFIA
Nato a Stagira (una città al confine con la macedonia) nel 384 a.C.,
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BIOGRAFIA
Nato a Stagira (una città al confine con la macedonia) nel 384 a.C.,
Aristotele sin da bambino riceve un ottimo inseg

Biografia e idee di Aristotele

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ARISTOTELE 1 BIOGRAFIA Nato a Stagira (una città al confine con la macedonia) nel 384 a.C., Aristotele sin da bambino riceve un ottimo insegnamento e, grazie a questo e ai suoi numerosi viaggi, è un uomo molto colto. La sua preparazione infatti non riguarda solo l'insegnamento di conoscenze come filosofia o retorica ma anche conoscenze scientifiche come biologia o matematica. Infatti sin da piccolo viene sottoposto a un insegnamento poliedrico, tra letteratura, filosofia e materie scientifiche. A 17 anni si trasferisce ad Atene ed entra nell'accademia di Platone. Studierà 20 anni in accademia, fino alla morte di Platone. Lasciata l'accademia venne chiamato dalla famiglia reale di macedonia (con la quale ha sempre avuto ottimi rapporti grazie al padre Nicomaco, dottore della famiglia reale di macedonia, infatti proprio Nicomaco cura Aminta, nonno di Alessandro Magno) come precettore del piccolo Alessandro. Nello stesso periodo in cui Aristotele fa da maestro ad Alessandro, Filippo II di Macedonia conquista tutta la Grecia. Diventato grande, Alessandro inizia ad avere un'ossessione per le conquiste. Aristotele prova a convincerlo che non sia la strada giusta poiché molto pericolosa in quanto avrebbe potuto suscitare ire o invidie ed essere assassinato, ma Alessandro non lo ascolta e muore a 33 anni presumibilmente avvelenato. Nel 336 torna ad Atene e nel 335 fonda il liceo" (prende il nome di liceo perché nasce vicino al...

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tempio di Apollo Licio). Il liceo aristotelico, rispetto l'accademia platonica, offre un insegnamento enciclopedico, non solo filosofico quindi, ma anche scientifico e letterario. Aristotele divide in tre gruppi le materie ● materie teoretiche: filosofia prima (metafisica→ filosofia che riguarda un mondo ultrasensibile), matematica e fisica • materie pratiche: da praxis, etica e politica ● materie poietiche: arti e tecniche (come la scultura o il teatro) Una caratteristica importante del liceo aristotelico era il peripato, un lungo corridoio esterno dove Aristotele e i suoi allievi facevano lezione passeggiando. Gli allievi infatti passano alla storia con il nome di peripatetici. Nonostante sia l'inventore del liceo, Aristotele ebbe diversi problemi alla morte di Alessandro Magno, infatti nonostante non avesse voce in capitolo in politica perché straniero, era benvoluto nel governo filo-macedone ma al crollo di questo, nel 323 a.C venne visto dai greci come una minaccia in quanto aveva solidi rapporti con la famiglia reale macedone. Per questo motivo per difendere la sua incolumità scappa via e lascia a Teofrasto la direzione del liceo. Aristotele morì nel 322 a.c a Calcite dell'Eubea. 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Diede il nome di "psicologia" a "teoria dell'anima" o il cambiamento ritenuto più importante: gli scritti di logica vennero rinominati "organon" (strumento), infatti la logica era considerata una metadisciplina, base di tutte le altre. Lo strumento per conoscere tutto ciò che ci circonda. Per Aristotele invece, la logica si intitola "analitica" → nome dato anche da Andronico. Del libro "poetica" scritto da Aristotele arriva solo la parte inerente alla tragedia. Sulla leggenda che invece circonda la parte della commedia, Umberto Eco si appoggia per scrivere "il nome della rosa". 2 LA LOGICA E I SILLOGISMI La logica aristotelica analizza i termini, che creano i periodi e successivamente i sillogismi, ossia i "ragionamenti", intesi cosi da Aristotele. → Il sillogismo è un ragionamento deduttivo (generale-particolare) costituito da un gruppo di proposizioni 3 in particolare: premessa maggiore, premessa minore, conclusione se tutti gli uomini sono mortali e se tutti i greci sono uomini allora i greci sono mortali Non sempre però il processo deduttivo porta alla verità, infatti solo i sillogismi scientifici possono le premesse (soprattutto quella Maggiore) devono essere vere se tutti gli uomini sono immortali e se tutti i Greci sono uomini allora tutti i Greci sono immortali sillogismo falso. Ci sono due tipologie di proposizioni (giudizi) e li divide ● quantitativamente = possono essere generali o particolari • qualitativamente possono essere affermativi o negativi Le proposizioni sono chiamate anche giudizi perché dichiarano un qualcosa. Ci sono inoltre 10 categorie che permettono a definire qualsiasi ente in qualsiasi circostanza e dalle categorie nascono i complementi Sostanza Quantità Qualità Relazione Luogo Tempo Giacere Avere Agire Partire Aristotele non scarta il ragionamento induttivo (particolare- generale) ma non gli dà la stessa valenza perché non si adatta con la sua logica. PRINCIPIO DI NON CONTRADDIZIONE: A e non A non possono coesistere insieme 3 PRINCIPIO DEL TERZO ESCLUSO: non esiste una terza possibilità dove A e non A coesistono insieme. PRINCIPIO DI IDENTITÀ: A= A, non A= non A. Un ente non può essere anche il suo opposto. COME CONCEPISCE LA DIVINITA' Concepisce Dio come concetto della divinità e lo identifica come ● atto puro → perfetto infatti non diviene • pensiero di pensiero →, Dio pensa solo a se stesso in quanto divino e quindi pensa a tutto perché c'è il divino in tutto Motore immobile → Dio è fermo ma muove tutto, perché tutti gli esseri sono spinti verso l'amore di Dio Inoltre è trascendente e immanente ● LA METAFISICA ARISTOTELICA La metafisica → Metafisica (meta - dopo = dopo la fisica) è un termine coniato da Andronico di Rodi. Questi scritti vengono chiamati " dopo la fisica" perché trattati dopo appunto gli scritti di fisica. Questi scritti si occupano dell'ontologia aristotelica e Aristotele chiama questa materia "filosofia prima". L'ontologia è la scienza dell'essere, in tutte le sue forme ● come sostanza come materia e forma come accidente = con delle caratteristiche momentanee, non permanenti. Aristotele concepisce come 'accidenti' delle caratteristiche casuali che caratterizzano l'essere in determinate condizioni. Potenza e Atto come il potenziale divenire di un ente in qualcosa che poi diverrà .Esempio di potenza e Atto => dal seme (potenza) nasce l'albero (atto) 4 ● come cause dell'essere = definiscono l'essere: causa materiale, formale, efficiente (da origine tutto ciò che esiste), finale (lo scopo ultimo, Dio) come potenza e Atto (potenza= idea di divenire, atto= cambiamento) "in atto è adolescente in potenza è adulto→ poi diventerà adulto" come vero = si contrappone all'essere come accidente. Noi rimaniamo ciò che siamo (esseri concreti viventi) ma tutte le nostre nostre situazioni o caratteristiche sono passeggere (accidenti) La metafisica concerne ogni essere esistente realmente e concretamente, non concepisce una realtà oltre il reale concreto (rifiuta ad esempio l'idea di iperuranio). Il rapporto tra potenza-atto ed essere si deve dividere tra l'essere come soggetto e il divino. Infatti l'essere è soggetto al divenire nascendo, crescendo e morendo. Il divino invece è atto puro, è perfetto e non può divenire. La categoria fondamentale è la sostanza, chiamata anche sinono ed è formata da • materia= la nostra struttura materiale (corpo) forma = la nostra forma interiore, la nostra essenza Inoltre vi sono 4 cause che definiscono l'essere (usiologia= uoia= scienza della sostanza) ● causa materiale ● causa formale ● causa efficiente ● causa finale 5 LA PSICOLOGIA ARISTOTELICA La funzione dell'anima per Aristotele è profondamente diversa rispetto alla nostra concezione cristiana. Per lui l'anima è diffusa in tutto il corpo e in ogni essere vivente. Ha tre diverse funzioni, divise tra vegetali, animali ed esseri umani. funzione vegetativa: è lo scopo di sopravvivenza. I vegetali hanno solo questa funzione dell'anima • funzione sensitiva: la funzione di provare emozioni e sensazioni. Gli animali sono dotati della funzione vegetativa e della funzione sensitiva • funzione intellettiva: la funzione per cui l'uomo riesce a pensare e ragionare. L'uomo è dotato di tutte e tre le funzioni. Aristotele si pone il problema dell'immortalità dell'anima. Nonostante ci arrivino pezzi non chiari della sua ideologia, possiamo supporre che l'anima, in quanto funzioni terrene del corpo e della mente, non sopravviva alla morte. Aristotele si pone il quesito dell'immortalità dell'anima senza essere influenzato dall'orfismo, infatti non credeva neanche nella metempsicosi, in quanto non credeva in una doppia realtà. Per questo motivo rifiuta anche l'iperuranio di Platone, in quanto per Aristotele le idee non vengono da un pianeta ma sono contenuti dell'intelletto umano. LA FISICA ARISTOTELICA la teoria aristotelica-tolemaica, anche detta geocentrica, afferma la centralità della terra, il fatto che lo spazio non è vuoto e la sfericità dei corpi celesti, infatti concepivano la forma sferica come sinonimo di perfezione. Questi corpi celesti sono costituiti da etere, anche detta quinta essenza, considerata pura e perfetta. Secondo qualche calcolo Aristotele è arrivato a considerare 47/55 corpi celesti che ruotano attorno alla Terra in vari sensi. Definisce la terra "sublunare" e non costituita da etere ma solo dai 4 elementi che, combinandosi, danno origine a tutto. Inoltre i 4 elementi si muovono in maniera ● naturale tendono a raggiungere la loro sede naturale acqua e terra tendono verso il basso aria e fuoco tendono verso l'alto • qualitativa • quantitativa ● sostanziale LA GNOSEOLOGIA ARISTOTELICA La funzione intellettiva dell'anima è strettamente legata alla gnoseologia, infatti secondo Aristotele parte tutto dalla conoscenza sensoriale, nonostante la consideri imperfetta. prime due fasi della conoscenza sensoriale ● conoscenza sensoriale in potenza = potenzialmente siamo in grado di conoscere tramite i nostri sensi ● conoscenza sensoriale in atto = in atto siamo in grado di conoscere tramite i nostri sensi Tra la conoscenza sensoriale e quella intellettiva c'è l'immaginazione. L'immaginazione è la capacità di visualizzare immagini quando sensorialmente percepiamo una qualsiasi essenza. Esempio: lascio gli occhiali sul tavolo, dopo cercandoli visualizzo l'immagine degli occhiali sul tavolo. La conoscenza intellettiva è anch'essa correlata al concetto di potenza-atto, ma con una variabile. Infatti la conoscenza intellettiva in potenza può divenire conoscenza intellettiva in atto solo con l'accompagnamento dell'intelletto attivo, una presenza trascendente dentro ognuno di noi. 6 ETICA ARISTOTELICA Aristotele non considera virtù solo quelle etiche riconosciute da sempre, ma considera come tali anche le virtù dianoetiche, quindi le virtù razionali, derivanti dalla ragione. Alcuni esempi possono essere: la conoscenza, la scienza, l'intelligenza, ecc.. Per Aristotele tutte le decisioni che prendiamo dovrebbero essere dettate dall'intelletto, infatti la virtù parte dalla conoscenza. 7