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L'amicizia La relazione fra individui classificata come amicizia è considerata il più grande dei beni esteriori che però sono necessari alla vita felice e ha un ruolo molto importante nel rafforzare la virtù (quindi essere virtuosi è capacità necessaria ma non sufficiente per essere felici). L'amicizia comporta che la virtù sia esercitata collettivamente, è un fatto sociale che costituisce un anello di congiunzione fra l'etica come teoria dell'azione individuale e la politica come teoria dell'azione collettiva perché consiste nell'essere virtuosi insieme. Aristotele dice che a volte l'amicizia può sembrare qualcosa di casuale e spontaneo e invece comporta dei delicati meccanismi di costruzione e gestione e ne individua 3 tipi di amicizia: ● nell'amicizia che si fonda sull'utile e quella che si fonda sul piacere l'amico è amico perché può portare un vantaggio, un'utilità materiale o un piacere e quindi sono destinate a durare poco perché cessano quando viene meno l'utilità su cui si basano. Sono quindi instabili e passeggere perché si fondano esclusivamente sull'utile e sul piacere. l'amicizia che si fonda sul bene e sulla virtù è quella autentica, quella disinteressata, l'amico è amico perché è apprezzato per sé e il fine di questa amicizia, in prima battuta, è il conseguimento delle virtù come bene comune. E quindi un legame dei buoni e dei simili nella virtù e può...
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Stefano S, utente iOS
Susanna, utente iOS
essere stabile e duratura. Anche se nasce senza un fine preciso, se non quello del realizzare la virtù e il bene, può avere un'ulteriore ricaduta positiva perchè si può rivelare anche utile e piacevole. Quindi si può dire che i primi due tipi sono racchiuse in quest'ultimo perché si può rivelare fonte di piacere e di utilità ma non in prima battuta. La politica E' la scienza pratica intesa come teoria dell'agire collettivo, Aristotele all'inizio dei libri della politica da subito una definizione di uomo che si va ad aggiungere a quella già definita (uomo è un animale razionale): l'uomo è uno zoon politikon, un animale politico. Possiamo dire che sono due modi di dire la stessa cosa perchè dire che l'uomo è animale politico in un certo senso è l'altra faccia della medaglia perché l'uomo può vivere razionalmente e quindi essere felice solo all'interno di una comunità. L'uomo non può vivere al di fuori di una comunità, l'uomo è un animale sociale e chi vive al di fuori della comunità o è una bestia o è dio (solo una divinità può esercitare la propria razionalità come pensiero puro prescindendo totalmente dagli altri). Il termine politico deriva da polis che è una forma di comunità costituita in vista di un bene, la felicità. Poiché un uomo è un animale politico per natura produce comunità sociale, non è fatto per vivere da solo; la prima comunità politica che produce è la famiglia che è la cellula base della società. Viene analizzata la famiglia come una struttura fatta da relazioni interne come quella tra marito e moglie (sottomessa, concezione patriarcale), genitori e figli, padrone e servo (per Aristotele esistevano degli uomini liberi per natura e degli uomini liberi per natura). La famiglia però non è costruita fine a se stessa ma è in potenza qualcos'altro cioè un villaggio (insiemi di famiglie) che è a sua volta in potenza di qualcos'altro: lo stato. Il fine ultimo della politica quindi è dare vita alla stato alla polis che è una forma di comunità costituita in vista di un bene, la felicità. Forme di governo Per aristotele non c'è uno stato ideale ma analizza le forme di governo esistenti 3 sono definite rette, buone perché in esse chi è al governo mira al bene comune: governo di uno solo (monarchia) ● il governo dei migliori (aristocrazia) ● il governo dei molti (politia) 3 sono definite corrotte nelle quali chi è al governo mira solo al proprio vantaggio: quando la monarchia degenera nella tirannia (il monarca pensa solo a se stesso) ● ● ● quando il governo dei migliori degenera nella oligarchia (quando i pochi pensano solo al loro interesse e vogliono arricchirsi a proprio vantaggio) ● quando il governo dei molti degenera nella democrazia e quindi nel governo dei poveri (dove i molti mirano solo al vantaggio dei poveri) sotilog AJ
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Simone
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Appunti che completano il filosofo Aristotele che spiegano cos'è l'amicizia secondo lo stesso, e spiegate le opere che trattano di polita sempre scritte dallo stesso.
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747
Vita, Metafisica, Logica, Politica, Psicologia, Etica, Amicizia, Teatro...
1
Nelle seguenti pagine sono presenti l'etica(la morale) e la politica. È presente la felicità, le virtù etiche e dianoetiche, l'amicizia e le 3 tipologie di governo con la loro degenerazione.
43
Appunti di filosofia su Aristotele
13
aristotele vita e i suoi scritti, metafisica, politica e etica, virtù e felicità, uomo razionale e animale politico.
234
sintesi da “con filosofare”
62
RIASSUNTO COMPLETO ARISTOTELE: biografia, scritti, il quadro delle scienze, il concetto di metafisica, essere e sostanza, categorie, accidenti, divenire, concezione di Dio, la fisica, la natura, la psicologia, la logica, la dialettica, la retorica ecc...
L'amicizia La relazione fra individui classificata come amicizia è considerata il più grande dei beni esteriori che però sono necessari alla vita felice e ha un ruolo molto importante nel rafforzare la virtù (quindi essere virtuosi è capacità necessaria ma non sufficiente per essere felici). L'amicizia comporta che la virtù sia esercitata collettivamente, è un fatto sociale che costituisce un anello di congiunzione fra l'etica come teoria dell'azione individuale e la politica come teoria dell'azione collettiva perché consiste nell'essere virtuosi insieme. Aristotele dice che a volte l'amicizia può sembrare qualcosa di casuale e spontaneo e invece comporta dei delicati meccanismi di costruzione e gestione e ne individua 3 tipi di amicizia: ● nell'amicizia che si fonda sull'utile e quella che si fonda sul piacere l'amico è amico perché può portare un vantaggio, un'utilità materiale o un piacere e quindi sono destinate a durare poco perché cessano quando viene meno l'utilità su cui si basano. Sono quindi instabili e passeggere perché si fondano esclusivamente sull'utile e sul piacere. l'amicizia che si fonda sul bene e sulla virtù è quella autentica, quella disinteressata, l'amico è amico perché è apprezzato per sé e il fine di questa amicizia, in prima battuta, è il conseguimento delle virtù come bene comune. E quindi un legame dei buoni e dei simili nella virtù e può...
L'amicizia La relazione fra individui classificata come amicizia è considerata il più grande dei beni esteriori che però sono necessari alla vita felice e ha un ruolo molto importante nel rafforzare la virtù (quindi essere virtuosi è capacità necessaria ma non sufficiente per essere felici). L'amicizia comporta che la virtù sia esercitata collettivamente, è un fatto sociale che costituisce un anello di congiunzione fra l'etica come teoria dell'azione individuale e la politica come teoria dell'azione collettiva perché consiste nell'essere virtuosi insieme. Aristotele dice che a volte l'amicizia può sembrare qualcosa di casuale e spontaneo e invece comporta dei delicati meccanismi di costruzione e gestione e ne individua 3 tipi di amicizia: ● nell'amicizia che si fonda sull'utile e quella che si fonda sul piacere l'amico è amico perché può portare un vantaggio, un'utilità materiale o un piacere e quindi sono destinate a durare poco perché cessano quando viene meno l'utilità su cui si basano. Sono quindi instabili e passeggere perché si fondano esclusivamente sull'utile e sul piacere. l'amicizia che si fonda sul bene e sulla virtù è quella autentica, quella disinteressata, l'amico è amico perché è apprezzato per sé e il fine di questa amicizia, in prima battuta, è il conseguimento delle virtù come bene comune. E quindi un legame dei buoni e dei simili nella virtù e può...
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essere stabile e duratura. Anche se nasce senza un fine preciso, se non quello del realizzare la virtù e il bene, può avere un'ulteriore ricaduta positiva perchè si può rivelare anche utile e piacevole. Quindi si può dire che i primi due tipi sono racchiuse in quest'ultimo perché si può rivelare fonte di piacere e di utilità ma non in prima battuta. La politica E' la scienza pratica intesa come teoria dell'agire collettivo, Aristotele all'inizio dei libri della politica da subito una definizione di uomo che si va ad aggiungere a quella già definita (uomo è un animale razionale): l'uomo è uno zoon politikon, un animale politico. Possiamo dire che sono due modi di dire la stessa cosa perchè dire che l'uomo è animale politico in un certo senso è l'altra faccia della medaglia perché l'uomo può vivere razionalmente e quindi essere felice solo all'interno di una comunità. L'uomo non può vivere al di fuori di una comunità, l'uomo è un animale sociale e chi vive al di fuori della comunità o è una bestia o è dio (solo una divinità può esercitare la propria razionalità come pensiero puro prescindendo totalmente dagli altri). Il termine politico deriva da polis che è una forma di comunità costituita in vista di un bene, la felicità. Poiché un uomo è un animale politico per natura produce comunità sociale, non è fatto per vivere da solo; la prima comunità politica che produce è la famiglia che è la cellula base della società. Viene analizzata la famiglia come una struttura fatta da relazioni interne come quella tra marito e moglie (sottomessa, concezione patriarcale), genitori e figli, padrone e servo (per Aristotele esistevano degli uomini liberi per natura e degli uomini liberi per natura). La famiglia però non è costruita fine a se stessa ma è in potenza qualcos'altro cioè un villaggio (insiemi di famiglie) che è a sua volta in potenza di qualcos'altro: lo stato. Il fine ultimo della politica quindi è dare vita alla stato alla polis che è una forma di comunità costituita in vista di un bene, la felicità. Forme di governo Per aristotele non c'è uno stato ideale ma analizza le forme di governo esistenti 3 sono definite rette, buone perché in esse chi è al governo mira al bene comune: governo di uno solo (monarchia) ● il governo dei migliori (aristocrazia) ● il governo dei molti (politia) 3 sono definite corrotte nelle quali chi è al governo mira solo al proprio vantaggio: quando la monarchia degenera nella tirannia (il monarca pensa solo a se stesso) ● ● ● quando il governo dei migliori degenera nella oligarchia (quando i pochi pensano solo al loro interesse e vogliono arricchirsi a proprio vantaggio) ● quando il governo dei molti degenera nella democrazia e quindi nel governo dei poveri (dove i molti mirano solo al vantaggio dei poveri) sotilog AJ