Lo Scandalo del Principe
Il genere del trattato si concentra sugli aspetti e sulle forme del saggio, sostenendo e dimostrando una propria verità individuale. Nei Trattati del 400 vengono elencate e delineate le virtù e gli aspetti morali che un principe deve avere per essere un buon principe. Il "scandalo" risiede nella spregiudicatezza dell'autore nel fare largo uso della forza del proprio pensiero e della propria scrittura. La morale del principe dipende dal successo delle sue azioni politiche, conducendo così alla separazione della politica dalla morale e dalla religione. L'utilizzo del termine "machiavellismo" assume un'accezione negativa, indicando il ricorso a strumenti spregiudicati pur di raggiungere il "fine" del successo politico. Machiavelli dimostra un carattere anticonformista e demistificatorio, introducendo il pensiero del sospetto, affinché si osservi sotto le apparenze che possono ingannare le aspettative del lettore, incarnando quindi la modernità di Machiavelli.
La Vita di Machiavelli
Nato nel 1469 a Firenze in una famiglia borghese, Machiavelli ricevette un'educazione umanistica basata sui classici latini e su una formazione materialistica. Il suo pensiero non si identifica né con i seguaci di Savonarola né con quelli dei Medici. Nel 1502 divenne il principale collaboratore di Pier Soderini, svolgendo diverse missioni diplomatiche, tra cui quella presso Cesare Borgia, il Valentino. Nel 1506 divenne segretario della magistratura. Dopo il ritorno dei Medici a Firenze nel 1512, Machiavelli venne esonerato da ogni incarico politico e successivamente accusato di aver partecipato a una congiura antimedicea. Dopo essere stato liberato, iniziò a scrivere "Il Principe" e i "Discorsi sopra la prima Deca di Tito Livio", dedicandosi quindi agli studi. Successivamente migliorarono i rapporti con i Medici, che revocarono l'interdizione a ricoprire cariche pubbliche. Tuttavia, dopo il sacco di Roma, i Medici vennero nuovamente cacciati e Machiavelli venne esonerato nuovamente dalla politica. Morì nel 1527.
I Discorsi sopra la Prima Deca di Tito Livio
Questa opera, scritta tra il 1513 e il 1518, è varia e composita e non presenta una struttura unitaria. Si basa su una serie di riflessioni e appunti che mirano a costruire una teoria politica moderna basata sugli insegnamenti della storia della Roma antica, in particolare sulla prima deca della storia di Roma scritta da Tito Livio. La visione politica di Machiavelli si divide in tre libri che trattano, rispettivamente, la politica interna dello stato, la politica estera e le forme di governo accettabili.
Il Principe
Il trattato "Il Principe" fu inizialmente annunciato nella lettera a Francesco Vettori con il titolo "De Principatibus", per poi essere modificato più volte e avere il titolo definitivo dopo le stampe. Inizialmente Machiavelli aveva intenzione di dedicarlo a Giuliano de Medici, ma dopo la sua morte nel 1516, il libro venne dedicato a Lorenzo di Piero de Medici. Rispetto ai trattati del 400 sui principi, "Il Principe" si differenzia per alcuni tratti, ad esempio nell'organizzazione del testo, ma è totalmente diverso sul piano tematico e ideologico.
Conclusion
Niccolò Machiavelli e le sue opere, in particolare "Il Principe" e "Discorsi sopra la Prima Deca di Tito Livio", rappresentano un punto di svolta nel pensiero politico e nella letteratura italiana. La modernità del suo pensiero, unita alla sua vita e alle sue esperienze politiche, ha reso Machiavelli una figura di grande rilevanza storica e letteraria.
