Nel IV secolo a.C., Aristotele, definito uno dei più grandi filosofi della storia, ha delineato la poetica dell'epica. Egli ha affermato che l'epica è una narrativa in versi che narra avvenimenti nobili e spesso include parti dialogate.
Il poema epico è un testo narrativo scritto in uno stile alto e solenne che racconta vicende legate al passato lontano di un popolo. I protagonisti di tali vicende sono dei ed eroi che incarnano i valori di un'intera comunità, quali forza, coraggio e nobiltà di sentimenti.
La poesia omerica, ad esempio, è un esempio di poema epico. È il risultato dell'opera di poeti orali, gli aedi e i rapsodi, che raccontavano storie di dei ed eroi presso le comunità greche. La poesia epica omerica godeva di un'importante funzione didattica, trasmettendo i valori e la cultura di generazione in generazione.
I poemi epici erano fondamentali nella trasmissione della cultura greca. Attraverso la descrizione di personaggi e luoghi, fornivano esempi di comportamenti positivi e negativi. Ad esempio, la figura di Penelope rappresenta il modello di comportamento, mentre il Ciclope simboleggia l'inciviltà.
Gli incontri di Ulisse con vari personaggi fantastici nella "Odissea" riflettono modelli di comportamento positivi e negativi, insegnando attraverso l'esempio dell'etica e delle norme sociali.
Gli aedi e i rapsodi erano i protagonisti della poesia epica. Questi cantori orali, con capacità mnemoniche considerevoli, si esibivano nei banchetti dei nobili e producevano canti epici improvvisati.
L'epica omerica ha avuto un impatto profondo sulla cultura greca. In "Odissea", il personaggio di Demodoco è un esempio di aedo che recita versi della guerra di Troia. Inoltre, Femio, un altro aedo, intrattiene gli abitanti di Itaca con i suoi racconti.
I rapsodi, che recitavano a memoria senza accompagnamento musicale, hanno segnato l'evoluzione dalla tradizione del canto epico alla recitazione. Sono subentrati agli aedi nel montaggio e nella recitazione dei canti epici.
Nel VI secolo a.C., sotto Pisistrato ad Atene, furono fissate ufficialmente le versioni scritte dell'Iliade e dell'Odissea. Successivamente, nel III secolo a.C., gli studiosi alessandrini suddivisero i due poemi in 24 libri ciascuno.
Le vicende narrate nei poemi omerici risalgono all'età micenea, durante la quale gli Achei entrarono in conflitto con i Troiani. Questi avvenimenti mitici offrono uno scorcio della storia e della cultura greca.
Questa esposizione della poetica di Aristotele e dell'epica omerica offre un'analisi delle caratteristiche, degli esempi e dell'influenza di questi testi sulla cultura e sulla letteratura greca antica.
