Pagina 2: Narratore, Ambientazione e Messaggio
Il narratore dei Promessi Sposi è palese, onnisciente ed esterno, utilizzando la terza persona. Il punto di vista varia, permettendo una rappresentazione a tutto tondo dei personaggi, che evolvono nel corso della storia. Manzoni offre una profonda analisi psicologica dei suoi personaggi, aspetto che non si ritroverà in autori successivi come Verga.
L'ambientazione del romanzo è sul lago di Como, vicino a Lecco e Pescarenico, con alcune scene ambientate a Milano. La storia si svolge nel XVII secolo, periodo scelto da Manzoni per le sue similitudini con l'invasione austriaca dell'800, permettendogli così di evitare la censura.
Example: La scelta del XVII secolo come ambientazione permette a Manzoni di trattare temi contemporanei senza incorrere nella censura.
Il messaggio centrale del romanzo riguarda l'importanza della provvidenza. Manzoni sostiene che, nonostante la storia sia caratterizzata dal male, la fede in Dio rende questo male accettabile e superabile. Il comportamento più esemplare può portare al male, ma è la fede che aiuta a superarlo.
Quote: "IL MALE C'E', NON SI PUO' PENSARE IL CONTRARIO, MA SI PUO' SUPERARE CON LA FEDE"
Manzoni utilizza la tecnica del manoscritto ritrovato, fingendo di basarsi su un testo di un autore anonimo del XVII secolo. Questa "bugia" serve a dare veridicità alla vicenda, facendo coincidere le invenzioni narrative con la realtà storica.
Highlight: La tecnica del manoscritto ritrovato è un espediente letterario usato da Manzoni per conferire autenticità alla sua narrazione.
Il romanzo si inserisce in un momento storico cruciale: l'800 vede la presa di coscienza da parte della borghesia, prima in Francia con la Rivoluzione Francese, poi in Italia con i moti rivoluzionari. Manzoni si interessa agli umili dopo il suo soggiorno a Parigi nel 1805, dove entra in contatto con i maggiori esponenti dell'illuminismo.
Vocabulary: Illuminismo - Movimento culturale e filosofico del XVIII secolo che enfatizzava l'uso della ragione e della scienza.
